Un gruppo di cittadini di Gavardo ci scrive per rendere nota una iniziativa. Si tratta di una raccolta di firme per una petizione contro la riapertura della cava sul Monte Tesio. Alleghiamo il testo della petizione. Sarà possibile avere informazioni DOMENICA 30 OTTOBRE  DALLE ORE 9 ALLE ORE 12 IN PIAZZETTA BORGO DEL QUADREL a Gavardo.

Il Consiglio comunale di Gavardo in data 8 agosto 2016 ha approvato lo schema di convenzione urbanistica stipulato con la società scavatrice: questo significa che la cava sul Monte Tesio riaprirà a breve con il passaggio quotidiano di 15 veicoli pesanti (30 passaggi quotidiani) e orario di inizio/cessazione dell’attività di cava dalle ore 7.00 alle ore 18.30. Zone particolarmente coinvolte: via Fornaci, via Quarena e via degli Alpini. Le conseguenze per la nostra comunità saranno disastrose:

VIABILITA’ E SICUREZZA PUBBLICA. Il passaggio continuo dei mezzi pesanti renderà insostenibile il traffico nella zona considerata. In particolare l'accesso alla via pubblica dai passi carrai e pedonali diventerà molto difficile e rischioso. Parliamo di mezzi che pesano centinaia di quintali: frenare, in caso di necessità, è un problema non indifferente!!! Nella passata gestione della cava più di un veicolo pesante ha avuto gravi danni all’impianto frenante scendendo dal Tesio, con conseguenti incidenti stradali anche gravi. Pensiamo poi alla larghezza della carreggiata, che in alcuni punti non consente il passaggio contemporaneo di due veicoli. L’incrocio con i mezzi pesanti sarà davvero pericoloso: impossibile per il veicolo pesante in discesa fermarsi, necessità di grande prontezza dell’automobilista nell’innestare la retro e trovare una piazzola. E quando si incroceranno due mezzi pesanti, sarà un problema ancora più grave! Grande pericolo anche per gli amanti della passeggiata in montagna: bambini (pensa ai Grest estivi), ciclisti, famiglie.

INQUINAMENTO E DANNI ALLA SALUTE. Saranno inevitabili enormi problemi di inquinamento atmosferico e acustico, con vibrazioni ripetute di pavimenti/finestre/murature. Non mancheranno di conseguenza gravi danni alla salute fisica e psicologica. La qualità della nostra vita quotidiana subirà un radicale peggioramento: polvere depositata ovunque, tapparelle zona strada sempre abbassate, rumori molesti, esalazioni moleste (gasolio/impianto frenante), niente panni stesi sul balcone, crepe nelle murature sempre più estese, coppi sul tetto sempre dissestati.

QUIETE PUBBLICA. La tranquillità che caratterizza il nostro quartiere scomparirà completamente. Non ci servirà più la sveglia per andare al lavoro perchè saremo già svegli. Infatti i mezzi pesanti inizieranno i loro passaggi intorno alle ore 6.00 di ogni giorno (esclusi sabato e domenica!) per terminare intorno alle ore 19.00. Mai un attimo di pace: si può già da ora ipotizzare un passaggio dei mezzi pesanti ogni venti minuti circa!

DANNI PATRIMONIALI. Le nostre case subiranno una immediata impressionante svalutazione. E se valuteremo l'opportunità di andarcene, non otterremo neanche lontanamente un prezzo vicino a quello di mercato. Consideriamo poi le manutenzioni suppletive che dovremo effettuare (es. riparazioni crepe, sistemazioni coppi) a causa della riapertura della cava. Queste spese saranno tutte a nostro carico.

Non possiamo accettare in silenzio che il nostro territorio e la nostra vita quotidiana diventino un inferno. Ricorda: più firme raccogliamo, più possibilità abbiamo di bloccare la riapertura della cava.