Non un addio ma un arrivederci. Si è tenuta ieri a Brescia una cerimonia buddhista in onore di Mario Rauseo, il 52 enne residente a Salò, una settimana dopo che la sua lotta contro il cancro è giunta all'epilogo. Di lui avevamo scritto qualche tempo fa, della sua battaglia contro il cancro condotta con metodi alternativi, dopo aver sperimentato la chemioterapia (tre anni fa gli erano stati dati tre mesi di vita). In particolare Mario aveva scelto il metodo Gerson: una cura basata sulla corretta alcalinizzazione del corpo tramite una dieta vegana, eliminando le proteine animali che sono terreno fertile per il tumore.

Nel quartiere di Casazza, dove Mario e la sua famiglia sono cresciuti, si sono ritrovati presso la palestra della scuola di via Arturo Reggio decine e decine di famigliari ed amici, un gruppo eterogeneo unito dalla fede, religiosa o calcistica che fosse, dalla malattia, vissuta insieme a lui, o più semplicemente dall'amore verso una persona che ha saputo portare luce e tranquillità in chi gli stava accanto. Nella sala è risuonata la vibrazione del "Nam myoho renge kyo", invocazione collegata al Sutra del Loto, parte fondamentale della dottrina Nichiren che lui seguiva, scandita da un folto gruppo di persone che con lui condivide questa fede buddhista, ed alcuni dei presenti hanno poi voluto ricordarlo con piccoli aneddoti ricchi di significato e di nostalgia. Un saluto sentito e partecipato per una grande persona che in vita ha saputo donare molto anche nei momenti più difficili.

Andrea Franzoni

https://www.51news.it/societa/712-fuori-dal-sentiero-piu-battuto