In una sala di Palazzo Morani stracolma di gente e impreziosita da un allestimento che richiamava la memoria di scolaresche, insegnanti, libri e quadernetti ha avuto luogo la presentazione del secondo volume “Cara Maestra, Caro Maestro”. Un nuovo capitolo realizzato dall’Associazione Culturale “I Giorni” di Prevalle per ridare voce a maestre e maestri – ma anche a tanti scolari – che hanno fatto la storia delle scuole del Paese.

L’evento ha portato a Prevalle l’ex Direttore Didattico Omero Sala, dirigente illuminato, capace di lasciare un segno profondo nell’organizzazione della scuola e ricordi grati tra insegnanti e studenti. L’interpretazione di alcuni brani scelti tra le interviste-testimonianza da parte dell’attrice Valeria Battaini accompagnata dalla musicista Angela Scalvini ha costituito il piacevole omaggio ai narratori che hanno donato la loro storia professionale. Numerose le maestre presenti, emozionate e commosse dal turbine di ricordi suscitati. Molti anche gli alunni che hanno ritrovato insegnanti dell’infanzia e rivissuto momenti di un non lontano passato.

Il libro, pubblicato da Liberedizioni, raccoglie la voce di 13 tra maestre e maestri in servizio nelle scuole di Prevalle tra gli anni ’80 e i giorni attuali affiancandoli alle testimonianze di alunni che li hanno conosciuti in cattedra. Un’operazione culturale originale e apprezzata già nella prima edizione: raccoglie il desiderio di parlare del proprio vissuto e del proprio territorio, assegnandogli la dignità di una storia che non va dimenticata. Un percorso quello fatto dall’Associazione I Giorni che ha nella memoria personale la sorgente principale, ma permette di ripercorrere anche squarci della vita sociale del paese, storie famigliari, cambiamenti.

Formata secondo gli insegnamenti della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, l’Associazione “I Giorni” opera per restituire al territorio la sua memoria, perché le persone tornino ad incontrarsi non tanto per estemporanee rimpatriate ma nella consapevolezza di quel pezzo di storia che si è costruita insieme e fa di noi quel che oggi siamo. Lo sguardo è rivolto non solo al passato, al quale si può guardare con affetto, ma anche al presente con tutte le sue necessità e al futuro con i problemi che lascia in campo: ripercorrendo i ricordi ci si imbatte nei significati essenziali, quelli che ci hanno aiutato a districarci nella grande, indomata, confusione del mondo.

Il successo delle iniziative di questa Associazione Culturale (5 volumi pubblicati in pochi anni di attività e un riscontro di pubblico incoraggiante) dimostra come sia vitale che un territorio trovi momenti anche per rendere omaggio ai suoi protagonisti, non solo quelli famosi che finiscono nelle enciclopedie, ma quelli che un segno hanno lasciato. Nel caso dei maestri, l’eredità è per tutti la grande passione per l’educazione da loro testimoniata.

Nota sull’Associazione: costituita nel 2009, composta da dieci biografi volontari, è impegnata a costruire un archivio delle memorie del territorio, raccogliendo storie di vita secondo il metodo autobiografico. Ha realizzato i volumi: Ricordi, Ninetta - Uomini e donne di Prevalle si raccontano (2008); Mosina, voci e volti della contrada (2011); Cara maestra, caro maestro, raccolta di storie di insegnanti della scuola elementare, I volume (2014); Mani di donne, tra rocche, fusi e telai, raccolta di storie delle operaie del Cotonificio Ottolini di Villanuova e del Lanificio Grignasco (già Lane Gavardo) di Bostone (2015); Cara maestra, caro maestro, raccolta di storie di insegnanti della scuola elementare, II volume (2015). Ha inoltre organizzato convegni, laboratori anche nelle scuole, presentazioni di libri.

Paola Ballerini