Da non perdere. Ve lo dice chi lo ha visto. Dopo qualche minuto di iniziale sorpresa, lo spettacolo diventa davvero coinvolgente. Stiamo parlando di Eumenidi di Vincenzo Perrotta in scena fino a domenica 31 gennaio Teatro Sociale di Brescia. Lo spettacolo è prodotto dal CTB Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con il 68°Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza. 

Nel nuovo allestimento di EUMENIDI, l’artista siciliano riprende lo spettacolo da lui realizzato nel 2004 per la Biennale di Venezia, prodotto sempre dal CTB, la Biennale di Venezia, Teatro di Roma e Fondazione Orestiadi di Gibellina e che ha ricevuto nel maggio 2005 il premio dell’Associazione Nazionale Critici.

Vincenzo Pirrotta in questa nuova versione di Eumenidi ha inserito i risultati di una sua personale ricerca sul blues applicato alle vocalità popolari. Alcune parti, come dice lui stesso, saranno cuntate attraverso questa nuova forma di blues arcaico, contaminato dalle culture musicali mediterranee, in particolare delle tradizioni nordafricane e maghrebine, che in tal modo restituiranno tutta la potenza evocativa della tragedia greca.

Davanti agli occhi dello spettatore si dipana, in un ritmo ipnotico e forsennato dove il corpo è il vero protagonista scenico, la vicenda cupa e sanguinosa di Oreste, uccisore della madre Clitennestra per vendicare a sua volta l’assassinio del padre, e ora perseguitato dalle Erinni, che rivendicano il loro tributo di sangue. Ma Oreste sarà assolto dal suo crimine dal tribunale dell’Aeropago, istituito da Atena, e le antiche dee tramutate in benevoli Eumenidi.

Quattro attori maschi interpreteranno anche i ruoli femminili, come avveniva nel teatro greco antico, in un suggestivo processo di recupero di un colore arcaico, reinventato anche attraverso suggestioni linguistiche e sonore remote. Pirrotta sarà Oreste, l’ombra di Clitennestra, la Pitia: personaggi che parleranno nei modi gergali della zona di Alcamo, che fu la culla del volgare italiano. Apollo ed Atena sanno affidate agli altri interpreti, che non parleranno siciliano, mentre le Erinni parleranno un dialetto ancor più crudo e gergale, il “baccàghiu”, che è l’argot della malavita siciliana.

Pirrotta che cura la regia, testo e costumi della messa in scena, sarà sul palcoscenico insieme a Giovanni Calcagno, Marcello Montalto, Salvatore Ragusa e con Enrico Vicinanza. Le musiche sono di Ramberto Ciammarughi, le scene di Pasquale De Cristofaro, la musica è eseguita dal vivo da Luca Mauceri alle tastiere e strumenti elettronici, da Michele Marsella alla chitarra elettrica e da Govanni Parrinello, alla tamorra e alle percussioni.

Allievo di Mimmo Cuticchio, Vincenzo Pirrotta ha lavorato con i più grandi registi ed attori del teatro italiano. Dal 1996 conduce una personale ricerca sulle tradizioni popolari, innestando rituali arcaici al teatro di sperimentazione.

A margine dello spettacolo, sabato 30 gennaio alle ore 17.30, si terrà al Cinema Nuovo Eden per il consueto ciclo “RAPITI DALL’EDEN – i sabato pomeriggio tra cinema e teatro” un incontro con il regista e interprete Vincenzo Pirrotta, intervistato da Daniele Pelizzari, curatore degli incontri.

A seguire la proiezione del film Pietà di Kim Ki Duk.

 

Vendita biglietti:

TEATRO SOCIALE
I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del Teatro Sociale in orario della stessa.
Via Felice Cavallotti, 20 -  Brescia

Biglietteria tel. 030 2808600 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.