Perché la storia ricorda i nomi dei Giusti? Chi sono? Quali virtù bisogna possedere per essere annoverati tra i Giusti della Shoah, ad esempio? Chi fa il Male?

Questi quesiti e infiniti altri hanno accompagnato gli studenti del Liceo delle Scienze Umane “De Andrè” alle prese con la visione dello spettacolo teatrale “Il Memorioso – breve guida alla memoria del bene”.

 

Lo spettacolo, per la regia di Paola Bigatto, interpretato da Massimiliano Speziano è tratto dai libri :” Il tribunale del bene” e “La bontà insensata” di Gabriele Nissim e affronta proprio il concetto di Bene e Male alla luce del grande avvenimento storico del novecento: l’Olocausto. Oggi a Gerusalemme esiste il Giardino dei Giusti, dove ad ogni albero è associato il nome di un uomo che durante il genocidio degli ebrei ha salvato uno di loro, ha aiutato qualcun altro, ha agito per il bene, insomma. Per essere un Giusto è necessario essere un eroe? Al contrario, gli altri, i nemici, sono stati tutti malvagi?

Fino a che punto un uomo è in grado di scegliere? L’uomo è libero di scegliere di agire per il Bene? O per il Male?

In un interessante e dinamico spettacolo, sulla cui scena campeggiava un solo attore che aveva a disposizione una scenografia minimalista ed essenziale (una lavagna e una carta geografica), questi temi hanno trovato l’ambientazione ideale per catturare totalmente l’attenzione di giovani studenti, altre volte etichettati come distanti ed insensibili. Oggi, invece, catapultati in una coinvolgente ed efficace narrazione si sono fatti avvolgere dagli avvenimenti passati, hanno provato emozioni vive nel rievocare  le tristi biografie di chi si è inconsapevolmente distinto in azioni imprevedibilmente giuste.

Col patrocinio del Comune di Brescia, l’incontro si è svolto al Cinema “Eden”, guidato dal professor Rolando Anni, attento storico dell’Archivio Storico della Resistenza Bresciana e di Storia Contemporanea e docente dell’Università Cattolica di Brescia. La sua misurata, ma precisa e opportuna mediazione ha guidato gli studenti alla riflessione e alla conoscenza di avvenimenti noti, ma forse non sempre contemporanei.

Che l’immagine dell’albero che per avere grandi fronde e innalzarsi al cielo deve avere ampie e solide radici, guidi il memorioso ricordo di questi studenti!

Monica Felice