Settantacinque anni giusti giusti sono trascorsi da quando la catastrofica spedizione italiana in Russia trasformò le truppe che combattevano in quella steppa desolata da CSIR (Corpo di Spedizione Italiano in Russia) in ARMIR (Armata Italiana in Russia). Da Bogliaco, sul Garda, dove erano stati addestrati gli alpini del Vestone, Val Chiese e Verona (Tridentina) vennero trasferiti in Piemonte da dove la tradotta li condusse in due settimane sulle rive del Don. Era l’estate 1942.

Quindi, da Nowo Gorlowka, avanti a piedi per alti 400 chilometri.

Infine la tragedia.

Pagine memorabili sono state consegnate alla Storia come nel caso di Fausto Bertolazza la cui miracolosa salvezza venne raccontata da Mario Rigoni Stern in “Ritorno sul Don”.

Di questo ed altri casi si parlerà venerdì 18 a Gargnano (piazza Feltrinelli, ore 21) nell’appuntamento organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dall’Associazione Oggicultura. Immagini, brani letti da Andres Festa, musica di Aldo Cantoni (armonica) e Fabio Castellini (chitarra), percorso storico curato da Bruno Festa. Al termine piccola degustazione offerta dalla “Casa del Formaggio” di Emanuela Chimini.

Cultura e Storia in piazza hanno già favorevolmente stupito, incontrando nelle precedenti occasioni il marcato favore del pubblico ferragostano. La scorsa settimana 250 persone hanno assistito alla ricostruzione della disfatta di Caporetto raccontata nel diario di un Caduto gargnanese. Buona parte era in piedi: è il segno che sul Garda c’è chi apprezza non solo la festa della birra o i fuochi d’artificio da 20 euro al secondo.

La manifestazione si tiene anche in caso di pioggia sotto il loggiato del municipio.

Giordano Silvestri