Venerdì 15 giugno alle 21:15, presso il palazzetto dello sport (viale Mazzini, Molinetto), andrà in scena il tradizionale concerto di fine anno accademico dell’orchestra giovanile dell’associazione Spazi Musicali. Ingresso libero.

Come si evince dal titolo, la serata di quest’anno sarà dedicata al balletto e, toccando tre continenti, permetterà di toccare diversi stili di danza in un riuscito connubio tra espressività del corpo e musica. Con la coreografia di Daniela Gorella, Ilaria Suss e Patrizia Tosi, si esibiranno sedici ballerini della Scuola del Teatro Musicale di Novara, che accompagna i suoi studenti in un percorso didattico verso produzioni nazionali e internazionali, garantendo una formazione a tuttotondo.

La direzione artistica dell’evento è affidata al regista Marco Iacomelli, che saluta con entusiasmo la collaborazione nata con l’associazione Spazi Musicali e l’Accademia di Belle Arti di Santa Giulia. «Per la prima volta – afferma Iacomelli – le nostre classi di danza partecipano a un’iniziativa interregionale che dà loro l’opportunità di ballare accompagnate da una grande orchestra dal vivo. Siamo certi che questo sarà l’inizio di una proficua collaborazione proiettata al futuro con progetti di ampio respiro, tradizionali e contemporanei».

L’impianto scenico è opera degli studenti dell’Accademia di Santa Giulia e consta di proiezioni realizzate con la guida dei docenti Carlo Susa e Massimo Tantardini. Nell’interazione tra il reale e il virtuale, i ragazzi hanno colto le sensazioni espresse nella danza e le hanno trasposte in una metamorfosi multimediale.

Direttore dell’orchestra è il maestro Sandro Torriani, che è anche direttore artistico di Spazi Musicali. «Il progetto dedicato alla danza -precisa il maestro – è solo il primo tratto di un percorso triennale di conoscenza e approfondimento del teatro musicale che ci sta portando a confrontarci con dinamiche e tempi artistici nuovi per la nostra orchestra». La compagine è composta da circa 55 strumentisti fra i 13 e i 25 anni, coordinati e assistiti dai propri docenti di strumento.