Il nuovo progetto di riqualificazione urbana del lungolago di Desenzano del Garda interesserà la fascia a lago tra il vicolo delle lavandaie e il centro balneare Desenzanino, ovvero la principale porta d’ingresso della città (lato sud-ovest) che da tempo necessita di una riqualificazione dal punto di vista turistico-architettonico.

«Una riprogettazione – commenta l’assessore al Turismo Valentino Righetti – che riguarda quattro degli otto chilometri di costa del Comune di Desenzano e che si collegherà agli altri interventi già realizzati o in corso, per la valorizzazione turistica della fascia a lago, partendo dal completamento della passeggiata Desenzano-Rivoltella, passando per il parco dell’idroscalo per finire con il restyling di piazza Cappelletti».

Il progetto vale quattro milioni di euro e non richiederà alcun esborso di denaro pubblico, in quanto collegato al piano d’intervento integrato (P.I.I.) delle Grezze.

«Dall’amministrazione Anelli – ricorda il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Rodolfo Bertoni – abbiamo ereditato i piani integrati Tassere e Grezze. Come opere compensative, il primo doveva servire a riqualificare il lungolago e il secondo a realizzare la scuola primaria nel quartiere delle Grezze. Il primo si è spento per disinteresse della proprietà (visto che la volumetria si è ridotta di due terzi), mentre per il secondo è stato cambiato lo standard di qualità. Infatti questa amministrazione – precisa Bertoni – ha sempre sostenuto che la scuola elementare alle Grezze non fosse una priorità per la comunità desenzanese, sia perché la popolazione scolastica non era in crescita sia perché la struttura si sarebbe collocata in una zona umida e decentrata».

Il passaggio in consiglio comunale ora servirà per modificare la convenzione e porre la riqualificazione del lungolago in capo al P.I.I. delle Grezze, dove non è stata chiesta alcuna riduzione volumetrica.

Il nuovo progetto, firmato sempre dallo Studio di architettura Visconti, si differenzia dal precedente che risultava essere un intervento “faraonico” di impatto troppo rilevante.

Anziché destinare il piano integrato a un progetto non necessario come la scuola, «si è pensato di convertirlo – evidenzia Bertoni – sulla rigenerazione urbana del lungolago, riducendo da 8.600 mq a 5400 mq l’impatto dello stesso. Il vecchio progetto usciva a lago per 33 metri, contro i 10 metri attuali. La passeggiata adesso è più lineare e geometricamente più apprezzabile».

Tra il lido Feltrinelli e il Desenzanino, al posto dell’attuale marciapiede, sarà ricavata una pista ciclabile bidirezionale larga due metri e mezzo. In tutto, la passeggiata sul lungolago sarà lunga 500 metri, per un totale calpestabile di 5.400 mq. Questo tratto si ricollegherà alla passeggiata a lago che dalla Maratona, con la conclusione del nuovo tratto rivoltellese e con il ponte della darsena Lepanto, renderà fruibile a piedi tutta la costa desenzanese fino a Villa De Asmundis.

Un’altra significativa modifica al progetto originale, spiega l’assessore con delega per porti e spiagge Maurizio Maffi, «sarà l’eliminazione della stazione di presa a lago dell’acquedotto comunale con lo spostamento di un centinaio di metri della cabina, che scomparirà dalla vista del lungolago perché verrà ribassata. L’arenile del Desenzanino invece rimarrà grossomodo inalterato rispetto al primo progetto: si aggiungeranno ai 6.000 mq esistenti altri 4.000 mq di spiaggia, per un’estensione totale di circa 10.000 mq. Pertanto il Desenzanino diventerà un centro balneare di tutto rispetto, il principale della città».

Per quanto riguarda il lido Feltrinelli, situato purtroppo in un punto delicato per la viabilità (vicino a una rotatoria stradale), «la Soprintendenza ha negato la possibilità di attrezzare tale spiaggia, per cui sarà mantenuto l’arenile, con il pontile restaurato, come promesso, ma non potrà più avere una funzione turistico-commerciale con pedalò e ombrelloni, che saranno spostati al Desenzanino nella spiaggia ampliata».

Si potrà ancora scendere sull’arenile Feltrinelli per fare il bagno o prendere il sole sul pontile, rassicura l’amministrazione comunale. Solo non sarà più possibile l’uso improprio che fino a oggi ne è stato fatto.

Questo progetto, conclude il vicesindaco Bertoni, «è il frutto di un lavoro lungo e faticoso condiviso con i privati per riconvertire il piano delle Grezze, che non si poteva cancellare e dare alla comunità di Desenzano una infrastruttura turisticamente importante come il lungolago, che serve a riqualificare l’ingresso principale alla città e il centro cittadino».

Il progetto sarà completato con arredo urbano curato, illuminazione a led, panchine in pietra e in legno e la piantumazione di tigli europei, caratteristici del lungolago storico e scelti per garantire una continuità estetica, oltre alla rigenerazione del patrimonio verde. La pavimentazione sarà realizzata in porfido nella parte di collegamento con il lungolago esistente dal lato sud e in granito chiaro tipo sul restante camminamento. Il bordo esterno della banchina sarà realizzato in blocchi di marmo rosso di Verona, simili a quelli esistenti nel lungolago storico, con richiami nei muretti di contenimento delle aiuole.