I sentori positivi della vigilia sono stati più che confermati nel corso della “trasferta Russia” organizzata a Mosca e San Pietroburgo dal Consorzio Lago di Garda Lombardia, in collaborazione con Bresciatourism e il vettore aereo russo S7.

Nelle due metropoli dell’ex impero sovietico i promoter del turismo gardesano, capitanati dal presidente del Consorzio Franco Cerini e dai Vicepresidenti Luigi Alberti e Luigi Bertoldi, hanno illustrato a un ampio pubblico di addetti ai lavori le proposte vacanza del lago più grande d’Italia, soffermandosi sulle attrattive uniche di un territorio che offre molteplici motivi d’interesse per il turista russo tipo, big spender, amante del lusso, abituato a viaggiare con i familiari e appassionato di diverse discipline sportive.

In entrambe le città toccate la delegazione bresciana ha incontrato i principali tour operator, stringendo rapporti destinati a durare e a fare da solida base per le trattative commerciali degli operatori gardesani. Altrettanto utile sarà il rapporto instaurato con numerosi inviati delle più note testate giornalistiche locali. Secondo il Direttore di Garda Lombardia Marco Girardi “Incrementare il numero di contatti con i rappresentanti di giornali, radio e televisioni ci consentirà di vedere pubblicati molti articoli e servizi dedicati al lago, regalando al nostro territorio grande visibilità verso un pubblico formato da diversi milioni di lettori, ascoltatori e telespettatori. Nei prossimi mesi inoltre – prosegue Girardi – organizzeremo per i nostri amici russi un tour del Garda e dell’entroterra bresciano, in modo da consolidare i nuovi rapporti e garantire al Benaco ulteriore esposizione mediatica ad alto livello”.

A completare il quadro della missione all’ombra del Cremlino e del Museo dell’Ermitage era presente una trentina di albergatori gardesani che hanno partecipato ai workshop b2b loro riservati.

Il successo dell’iniziativa, il cui format verrà presto proposto dal consorzio anche in altri mercati emergenti europei ed extraeuropei, è stato favorito dal coinvolgimento logistico-organizzativo dell’Enit, del Consolato Generale d’Italia a Mosca e della Camera di Commercio Italo Russa.