Costume

Fino al 30 giugno a Palazzo Callas Exhibitions sarà possibile visitare la mostra del fotografo inglese che ha immortalato anche numerosi bagnanti delle spiagge sirmionesi. Ingresso libero.

 

La Primavera sirmionese si apre con la mostra fotografica LIFE’S A BEACH di Martin Parr, allestita a Palazzo Callas Exhibitions fino al 30 giugno 2024, mostra che segna una nuova significativa collaborazione tra Sirmione e Magnum Photos. Inaugurata nei giorni scorsi, LIFE’S A BEACH mostra un Martin Parr al suo meglio, con i suoi divertenti cliché, i rituali, le tradizioni e le esilaranti assurdità legate alla vita da spiaggia. Completa la mostra l’allestimento esterno: una grande sdraio, con dimensioni fuori dall’ordinario, posizionata nel giardino della Veduta Sandro Pertini, invita i passanti a fermarsi e ad immergersi anticipatamente nell'atmosfera coinvolgente della mostra.

La speciale edizione sirmionese della mostra è arricchita da alcune fotografie inedite dello stesso Parr scattate a Sirmione e sul lago di Garda: il grande fotografo britannico ci regala il privilegio di vederci ritratti dall’insuperabile ironia del suo obiettivo e accoglie i visitatori con un video di saluto in cui sottolinea quanto siano affascinanti per lui Sirmione e il Lago di Garda. “Ho fotografato la spiaggia per molti decenni, documentando ogni singolo aspetto di questa tradizione, inclusi i primi piani dei bagnanti, i nuotatori irrequieti colti nel mezzo di un tuffo e l’interminabile picnic in corso sulla sabbia. […] Si può comprendere molto di un paese osservando le sue spiagge: attraverso le culture, la spiaggia rappresenta quel raro spazio pubblico in cui si possono rinvenire i comportamenti nazionali più stravaganti e bizzarri”.

Martin Parr ha iniziato a fotografare il soggetto “spiagge” negli anni ’70 nel Regno Unito - dove non ci si trova mai a più di settantacinque miglia dalla costa ed esiste una forte tradizione della fotografia in riva al mare - per poi proseguire nel corso dei decenni sulle spiagge di tutto il mondo. Parr ha raccontato con il suo obiettivo i litorali di Argentina, Brasile, Cina, Spagna, Italia, Lettonia, Giappone, Stati Uniti, Messico e Tailandia, offrendo uno sguardo unico e sorprendente sui costumi e sui rituali balneari di diversi paesi e culture.

“Siamo onorati - ha dichiarato la sindaca di Sirmione Luisa Lavelli - di proporre questa mostra, realizzata grazie alla prestigiosa collaborazione con Magnum Photos, e di presentare le opere del grande fotografo Martin Parr. C'è infatti un momento in cui l'umanità si mette a nudo, senza difese, abbandonata ai sogni o al riposo, un momento in cui tutti alla fine sono uguali nella ricerca forse inconsapevole della pace e del 'non pensare' alle continue incombenze e fatiche della vita quotidiana. Un momento durante il quale ci si spoglia di quasi tutto, senza preoccuparsi dei propri difetti e imperfezioni: Martin Parr con la mostra Life’s a Beach ci porta proprio in questa dimensione. Attraverso l’obiettivo di Parr, possiamo guardarci dal di fuori in quei momenti di vita quotidiana nei quali abbandoniamo i nostri ruoli lasciando emergere le parti più intime e curiose di noi stessi”.

"L’allestimento - aggiunge Mariangela Gavioli, Art Director della mostra - è un'esplorazione straordinaria della cultura balneare attraverso l'obiettivo unico di uno dei più grandi fotografi contemporanei, un viaggio emozionante e colorato sulla vita eccentrica della spiaggia. Nella sala d’ingresso alla mostra un grande telo, con una delle immagini più iconiche scattate a Sirmione, funge da punto focale visivo introducendo gli spettatori nel mondo vibrante e ricco di colore che li attende. Alle pareti delle sale una vasta selezione di fotografie cattura momenti unici e memorabili della vita sulla spiaggia: formati diversi si mescolano armoniosamente, creando un'esperienza visiva dinamica e coinvolgente. Fotografie su wallpaper di dimensioni generose e sdraio su tappeti d’erba, con fotografie di Parr stampate sui teli, trasportano gli spettatori direttamente nella scena, come se si trovassero fisicamente sulla spiaggia circondati dai suoni e dai profumi del mare e del lago”.

Martin Parr è uno dei più noti fotografi documentaristi della sua generazione. Con oltre 100 libri pubblicati e altri 30 curati la sua eredità fotografica è già consolidata, il fotografo svolge anche attività di curatore ed editore. Parr ha curato due festival di fotografia: Arles nel 2004 e la Biennale di Brighton nel 2010. Recentemente ha curato la mostra Strange and Familiar al Barbican Centre di Londra. Dal 1994 è membro dell’agenzia Magnum Photos, di cui è stato presidente dal 2013 al 2017. Nel 2013 è stato nominato visiting professor di fotografia presso l’Ulster University. Le sue opere sono state collezionate da molti dei più importanti musei - dal Tate Museum, al Pompidou, al Museum of Modern Art di New York. Nel 2017 Martin Parr ha fondato la Martin Parr Foundation.

Orari di apertura: tutti i giorni 10:30-12:30 e 16:30-19. Venerdì e sabato 10:30-12:30 e 16:30-22. Chiuso il lunedì, eccetto festivi. Ingresso libero. Per info: Ufficio Cultura e Turismo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 030 9909 184. 

Lo storico dell'arte Giuseppe Merlo fa il punto sull'anno appena concluso e sui relativi eventi legati a Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura. Con il piglio che tutti conosciamo.

Sono trascorse diverse settimana da quando, senza rimpianti, Brescia ha ceduto lo scettro di capitale italiana della cultura. Furono giorni nei quali, a commossi discorsi su quanto si era spesa la città per essere all'altezza del ruolo si alternavano trionfanti bollettini sui mirabolanti flussi di visitatori e di quanto proficuo fosse stato l’abbraccio con Bergamo.

Ma è stata vera gloria? A distanza di mesi cosa rammentiamo di quegli eventi? La visita del presidente Mattarella, le luci inaugurali o le varie esposizioni i cui visitatori sono stati ben al di sotto delle aspettative e dei fondi, con tanta generosità elargiti. Mostre imbarazzanti, per mancanza di basi scientifiche, altra mera occupazione di spazi nei quali statue, fotografie dialogavano con chissà chi o cosa. Esposizioni simili a botteghe antiquarie dove si servivano, su lussuosi piatti, gli avanzi di un pranzo più volte servito; in un’ipotetica gara tra il Pitocchetto e il casoncello quest’ultimo ne esce senz’altro trionfante.

Se gente è venuta a Brescia, e di gente ne è venuta, è per la sua antica bellezza che noi ogni giorno ignoriamo e calpestiamo con la nostra boriosa maleducazione. Tutto è stato dimenticato, i bilanci sono stati appianati con generose contribuzioni pubbliche. L’anno si è aperto con un leggero “consommé” di acquerelli risorgimentali e una riscaldata minestra “macchiaiola”, che non merita essere detta ribollita tanto è sciapa da non poter essere associata alla gustosa zuppa toscana. “Brescia sdegnosa d’ogni vil pensiero” attende la mostra sul Rinascimento nella speranza che non sia uno scongelato ragù a base di Moretto, Romanino, Savoldo. Buon appetito Brescia!

Giuseppe Merlo

Il Vittoriale degli Italiani chiude il 2023 con un bilancio più che positivo per il numero di visitatori. A fare da traino l'occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, ma non solo quello.

Il 2023 ha segnato un record di 300mila presenze, un successo che va sottolineato con orgoglio. "Il Vittoriale si conferma una delle realtà museali più virtuose - afferma Francesca Caruso, assessora regionale alla Cultura - e un fiore all'occhiello del patrimonio artistico lombardo. Il dato importante sui visitatori testimonia anche la grande attrattività della Lombardia nell'anno appena trascorso di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Il Vittoriale è un esempio di come la cultura possa rappresentare un grande valore per il territorio e generare indotto per l'economia locale. Mi complimento col presidente della Fondazione del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, per la gestione sempre appassionata, propositiva ed efficiente". 

"Regione Lombardia - ha concluso l'assessore Caruso - in questi anni ha stanziato oltre 1,1 milioni di euro per sostenere il Vittoriale, compreso il contributo da 500.000 euro per la riqualificazione del 'Parlaggio', l'anfiteatro all'aperto che costituisce un'opera rilevante dal punto di vista storico, architettonico ed estetico. Siamo e saremo sempre accanto a questo autentico tesoro culturale lombardo".