Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Gavardo sull’illuminazione pubblica, dopo che l’amministrazione ne aveva affidato la gestione alla Società Gavardo Servizi Srl, con una scelta dettata da convenienza e portata innovativa.

Dopo quasi tre anni e una lunga battaglia legale, il Comune di Gavardo tira un sospiro di sollievo e apre la strada ad altri paesi che vivono la stessa situazione. Era il 25 settembre 2013 quando venne deliberata la cessazione della gestione degli impianti di illuminazione pubblica in capo ad Enel Sole Srl, mentre la sentenza che mette un punto fermo alla questione porta la data 13 giugno 2016.

Il sindaco Emanuele Vezzola esprime viva soddisfazione per il risultato conseguito e ringrazia l’avvocato Paolo Sabbioni per la competenza,  la pazienza e la determinazione con le quali ha seguito la vicenda accompagnando passo passo i protagonisti. Guidato dall’avvocato Sabbioni del foro di Milano, il collegio difensivo del Comune era poi composto dagli avvocati Domenico Bezzi del Foro di Brescia e Davide Balboni del Foro di Milano.

Gavardo era a capo di una cordata di comuni che volevano liberarsi di affidamenti del passato non più competitivi, tra l'altro con impianti ormai obsoleti, e oggi guarda con soddisfazione al bando europeo di prossima pubblicazione da parte di Regione Lombardia su smart city ed illuminazione pubblica. L’obiettivo dichiarato è quello di realizzare il progetto con maggiore autonomia per l'intera aggregazione di oltre trenta comuni, guidati dalla Comunità Montana di Valle Sabbia. Del resto Gavardo vi crede fermamente, visto che ha sposato il piano in programma fin dagli inizi.

L'affidamento del servizio di illuminazione pubblica alla Società Gavardo Servizi Srl è dunque temporaneo, ma in questa fase si delinea come lo strumento più idoneo a realizzare le finalità proprie dell'ente locale in maniera competitiva e rispettosa delle normative nazionali ed europee. 

«La portata dell'obiettivo raggiunto è grande - afferma Vezzola - basti pensare al risparmio energetico con il rinnovamento degli impianti a led, al minore inquinamento luminoso, ai servizi wi-fi e video sorveglianza estesa, al rinnovamento e completamento dei corpi illuminanti sull'intero territorio gavardese. Obiettivi che, ora, si potranno perseguire senza il condizionamento di un colosso che ci è parso troppo lontano dalle esigenze dei cittadini e molto attento al proprio business».

Giovanna Gamba