Vendevano cocaina e sono finiti in manette. Una coppia di africani - lei una senegalese di 36 anni al terzo mese di gravidanza, e lui, un ivoriano di 39 anni, entrambi con precedenti per lo stesso tipo di reato - sono stati arrestati dalla Polizia Locale a Brescia nella giornata di giovedì, perché trovati in possesso di 63 grammi  di cocaina.

Le indagini sono partite da una serie di segnalazioni dei residenti del quartiere Lamarmora, che hanno portato gli agenti a tenere sotto controllo i movimenti dei due africani, residenti  formalmente in via Piemonte, ma di fatto senza fissa dimora. Individuata l’auto di proprietà della donna, una Renault Clio, parcheggiata in via Pietro Dal Monte, gli uomini della Locale hanno atteso che la coppia si facesse viva. Verso le 20, i due sono usciti dal vicino Hotel Leonardo e sono saliti in macchina con circospezione; poco dopo, l’uomo ha aperto la bocchetta d’aria posta sul cruscotto, nella quale aveva creato un vano nascosto, e ha estratto due imballaggi, uno a forma di pochette, nastrato con scotch di colore marrone e carta stagnola, l’altro di forma cilindrica e ricoperto di nastro isolante. Quando gli involucri sono stati aperti, gli agenti hanno notato che contenevano numerosissime palline di cellophane chiaro termosaldante, che la coppia ha iniziato a contare, infilandone alcune in bocca e riponendo le altre nel nascondiglio.  Poi, l’auto è partita e a quel punto la polizia Locale è intervenuta, fermandola.

Dalla perquisizione è emerso che le palline, in totale 101, contenevano 63 grammi di cocaina e che l’uomo era in possesso di due cellulari, sui quali arrivavano in continuazione chiamate di clienti che chiedevano un appuntamento, ignari che a rispondere fosse un agente della Locale e non il loro abituale interlocutore. Nel bagagliaio dell’auto sono stati trovati un rotolo di cellophane bianco e una scatola contenente circa 110 grammi di sostanza da taglio. I due sono stati quindi arrestati e processati per direttissima già questa mattina.