Una nuova galleria di personaggi in riva al lago di Como usciti dalla penna dello scrittore per qualche ora di divertimento assicurato.

All'alba del nuovo impero fascista, con la conquista dell’Etiopia, in tutta la penisola si susseguono le celebrazioni per la vittoria e, nella singolare competizione tra sezioni di partito, il segretario del fascio di Bellano vuole esagerare: stupirà tutti con un concerto di campane che coinvolga tutte le chiese del comune. Idea unica e inedita, da rinforzare con comizi, dal vivo o via radio, fuochi d'artificio e altre dimostrazioni di grandezza e potenza.

Il segretario, tuttavia, non avrà molto tempo per godere la gloria perché la sera stessa del concerto Eudilio Malversati, l’odioso ispettore del cotonificio locale,  viene incappucciato, picchiato e abbandonato con in tasca un paio di mutande della moglie, Verzetta Cece.  Per non suscitare scandalo, l'inflessibile ispettore non vuole coinvolgere i carabinieri e affida l'indagine al malcapitato segretario, con la minaccia di ripercussioni sulla carriera in caso di fallimento. Il mistero vira subito al tragicomico: le mutande sparite, infatti, non sono solo un paio, ma quattro o cinque e potrebbero ricomparire in qualsiasi luogo e... qualsiasi mano. Sarà ancora una volta il maresciallo Maccadò a capire come sono andate effettivamente le cose nel caso delle belle Cece, la moglie e la suocera del Malversati, madre e figlia trascurate entrambe dai loro uomini.

Tra nomi improbabili e vicende esilaranti, la trama procede con colpi di scena divertenti che coinvolgono piacevolmente  il lettore fino alla fine. La vita dei borghi durante il fascismo viene raccontata mettendo in evidenza con disarmante naturalezza le contraddizioni tra i formalismi del regime e le relazioni umane di paese che sfuggono a ogni tentativo di inquadramento. Chi conosce Vitali, inoltre, sa bene che la lontananza dei personaggi è solo apparente perché certe dinamiche, pregiudizi e sotterfugi compresi, abitano ogni società senza distinzioni di tempo e di spazio e la leggerezza con cui vengono presentate suggerisce sempre una riflessione anche mentre si sorride.

Giovanna Gamba

A. VITALI, Le belle Cece, Garzanti 2015