Si inaugura sabato 29 alle ore 16:30 la sesta edizione del premio per il gioiello contemporaneo nella Fondazione Cominelli di Cisano di San Felice.

Si tratta di una istituzione consolidata che scodella sui nostri piedi una vetrina di altissimo livello per questo genere di arte applicata di estrema raffinatezza e curiosità. Non posso dimenticare la visita che feci al Victoria and Albert museum relativo alle arti applicate di Londra nel quale una grande sezione è dedicata proprio a questo settore e trovarvi molti dei nomi che a Cisano avevo imparato a collegare a quei piccoli oggetti preziosi e carichi di immaginazione. Perchè è proprio questo il gioiello contemporaneo, un universo di possibilità espressive raccolto in pochi o pochissimi centimetri e grammi di oro, plastica, cuoio, ferro, argento, feltro, vetro, carta, resina, poliestere, ceramica, acciaio, smalto, pietre dure e così via. Funziona così che gli artisti più qualificati inviano i loro manufatti i quali vengono selezionati da una giuria specializzata per partecipare alla mostra finale. Quest'anno sono esposti 40 autori per un totale di ottanta pezzi originali.  Tra i partecipanti viene quindi indicato un vincitore, un secondo e terzo posto e alcune segnalazioni. Al premio si affianca la collezione che dopo sei anni è ragguardevole e comprende molti degli artisti che hanno vinto o solo partecipato con rilevanza alle edizioni precedenti, ormai quasi un centinaio. Questa collezione che si arricchisce nel tempo è sempre visibile al secondo piano del Palazzo del piccolo borgo a coronamento del golfo di Salò, assieme ad alcuni video ritratti che interpellano alcuni dei maestri per avere un'idea dalla loro stessa voce riguardo alle loro tecniche, modalità e ragioni estetiche. Ogni edizione ospita una scuola di design del gioiello in giro per il mondo con i lavori degli studenti più rilevanti, quest'anno è la volta de College of art di Glasgow. Merita ricordare che questa scuola ha la sede in un edificio bellissimo, capolavoro dell'architetto Charles Mackintosch. Infine domenica mattina nella sala delle conferenze della fondazione si svolgono due conferenze relative al gioiello contemporaneo una delle quali tenuta dal preside della scuola scozzese a cui il pubblico partecipa generalmente con molte domande e curiosità, sempre affascinato da questo rapporto tra l'arte e la vita. Infatti lo specifico di questi lavori è che sono per così dire completati dall'essere indossati, o immaginare di essere indossati. Quindi esiste un rapporto fisico con l'opera d'arte, una sua usabilità che accorcia sempre più la distanza col mondo dell'arte vero e proprio in nome di una relazione corporea, diciamo performativa, che giustifica e perfeziona l'oggetto come veicolo linguistico e, più che mai, culturale.