Come di consueto, Ariel condivide con noi le sue emozioni nell’appuntamento del fine settimana.

Caldo, stress, urgenze, criticità, giorni no. Poi arriva, inaspettata, la chiamata di una nuova amica per un invito a cena. Rifletto solo un attimo se accettare o meno. Ho la scrivania invasa di carte e tante persone alle quali ho garantito la mia risposta per inizio settimana. Infine penso che non posso dire nuovamente no alla vita, a uno spaccato di serenità e pace e accetto con allegrezza.

Ho fatto una scelta vincente. Serata piacevolissima, silenzi pieni e soddisfacenti al pari delle tante riflessioni e idee scambiate, risate profonde e naturali, ossa e nervi rilassati e fluidi, menti alle stelle. Tutto perfetto.

Alle nostre spalle un lago opaco e uggioso di umidità che ci osserva sornione e una affermazione che supera tutte. Le prime uscite ti pongono di fronte a momenti di noia e ti lasciano in bocca quella spiacevole sensazione di non dover essere in quel luogo in quel momento. Ci si lascia con la triste certezza che non si desidererà una seconda volta.

Rientrata a casa lancio subito un messaggio. "Carissima, bella l'affermazione delle prime cene. Trasponendo il valore dell'amicizia, sono certa di desiderare da subito una seconda volta e poi un'altra ancora”. Immediata la risposta: "Venerdì sera a cena insieme?" Chiamasi empatia, emozione, benessere.

Auguro di cuore un bouquet di emozioni tanto profonde e variopinte a tutti. Le nostre anime se lo meritano. 

Ariel.