I quattro libri Graduali miniati, uno dei tesori più preziosi della collezione permanente del MuSa, sono stati oggetto di un ampio progetto di ricerca che ha beneficiato del contributo della Fondazione della Comunità Bresciana attraverso i finanziamenti del Bando Cultura 2017.

L’importante progetto sarà presentato al pubblico venerdì 9 novembre alle ore 17 nella Sala dei Provveditori del Comune di Salò. L’impegno del Sindaco, Giampiero Cipani, e del Presidente della Fondazione Opera Pia e Carità Laicale e Istituto Lodroniano e Direttore Generale del MuSa, Giordano Bruno Guerri prosegue infatti sul binario della riscoperta dei tesori salodiani: ancora una volta il MuSa si riconferma attento alle esigenze della valorizzazione di quei beni che sonosimbolo della grandezza di Salò nel mondo.

Introdurrà la serata l’Assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, cui seguiranno gli interventi del Sindaco, del Direttore Generale e del consigliere della Fondazione della Comunità Bresciana Pierangelo Guizzi. La descrizione del progetto verrà invece affidata a Federica Bolpagni, per gli aspetti storico artistici, e ad Alfonso Zoleo, per quelli prettamente scientifici.

I Graduali pergamenacei, che contengono le notazioni musicali dei canti della Messa per l’intero anno liturgico, furono acquistati dal Comune di Salò nel 1448 al fine di costituire un primo nucleo del Tesoro del Duomo. Realizzati in ambito veronese alla fine del XIV secolo, questi straordinari volumi mostrano affinità con la miniatura legata alla committenza dei Della Scala e contengono splendide iniziali miniate e fregi con decorazioni fogliacee.

Il progetto, curato da Federica Bolpagni e caratterizzato da una collaborazione tra il MuSa e l’Università degli Studi di Padova, ha comportato una ricerca storico-artistica, svolta da Federica Bolpagni con la supervisione di Federica Toniolo (docente presso il dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova), una serie di indagini scientifiche di tipo spettrografico sui pigmenti delle miniature, realizzate da Alfonso Zoleo, Renzo Bertoncello e Cecilia Rossi (dipartimento di Scienze Chimiche della medesima Università), una campagna fotografica multispettrale, compiuta da Rita Deiana (responsabile del Centro Interdipartimentale di ricerca, studio e conservazione dei Beni Archeologici, architettonici e storico-artistici dell’Università degli Studi di Padova).

L’approccio integrato dello studio ha permesso di raggiungere rilevanti risultati di ricerca, tra i quali spicca l’individuazione dello stemma scaligero che si è rivelato in un medaglione abraso posto in una delle pagine iniziali dei Graduali; inoltre ha consentito di aprire nuovi percorsi di indagine. Le risultanze del lavoro sono state esposte in un volume che sarà presentato nel corso della serata.

Il progetto è stato completato dal restauro di tre dei quattro volumi, effettuato da Melania Zanetti dello studio Res di Padova, e dalla digitalizzazione completa delle pagine dei manoscritti: adesso interamente visionabili dal pubblico grazie ad una postazione con video touchscreen allestita appositamente presso il museo. I preziosi Graduali, dunque, non saranno più visibili attraverso una vetrina di sicurezza, ma liberamente consultabili da tutti. E questa è una grande conquista del MuSa, del Comune di Salò e dell’intera cultura italiana.

Alle ore 18 è previsto lo spostamento al MuSa per ammirare i capolavori restaurati.    

La serata sarà conclusa con un brindisi di saluto.