Tutti ai banchi di partenza per il gemellaggio che porterà in Francia una cinquantina di residenti della nostra zona dal 23 al 30 marzo. Quattordici comuni del Plateau Est di Rouen sono infatti gemellati da alcuni anni con Bedizzole, Manerba, Moniga, Padenghe, Polpenazze e Soiano.

 

“Seguendo la corrente” o - per dirla con gli amici d’Oltralpe - “Au fil de l’eau”, è il titolo dello scambio culturale promosso dall’Associazione Comitato di Gemellaggio Bedizzole - Valtenesi, dopo che nel 2015 una delegazione francese era stata ospitata nella nostra zona, assaporando colori, suoni e cibi del nostro territorio con entusiasmo e partecipazione molto intensi. Ora tocca a noi: saremo rappresentati da alcuni amministratori dei paesi coinvolti, dal sindaco di Bedizzole ad alcuni assessori dei comuni della Valtenesi, fino al consigliere delegato di Padenghe Gianmarco Amadori, che con i suoi 23 anni è il più giovane tra le figure istituzionali coinvolte.

Portabandiera del gruppo, come sempre, sarà la prof. Teresa Monetti, instancabile promotrice di eventi fin da prima che nascesse il comitato, con una tradizione di viaggi di istruzione in Francia per generazioni di studenti della scuola media di Bedizzole, fino al progetto dello scambio culturale nato negli ultimi anni e sostenuto con convinzione dalle diverse amministrazioni. Forse è merito di questa cultura “europea” respirata sui banchi di scuola se la delegazione italiana ha un’età media molto inferiore a quella francese dell’anno scorso: saranno infatti presenti studenti delle superiori e giovani cittadini interessati e curiosi nei confronti di stili di vita a noi vicini, eppure differenti, con peculiarità storiche, sociali e culturali che vale la pena riscoprire nei loro luoghi di origine.

Durante la conferenza stampa intervengono Giovanni Cottini, sindaco di Bedizzole, Michela Pochetti, Maria Rosa Avanzini e Graziella Vedovello, assessori rispettivamente dei comuni di Manerba, Polpenazze e Bedizzole, oltre a Gianmarco Amadori, consigliere comunale di Padenghe. Gloria Terzi e Carla Marchesi, entrambe assessori del comune di Moniga, fanno sapere di essere impegnate in giunta, ma hanno già le valigie pronte e non vedono l'ora di unirsi al gruppo. Qualcuno di loro dunque è in partenza, qualcun altro ha ospitato i francesi l’anno scorso, tutti concordano nel non attribuire colore politico a iniziative di questo tenore, che infatti sono cresciute e continuano anche dopo i recenti cambi di amministrazione in alcuni comuni. Un entusiasmo condiviso e giustificato, con l’obiettivo esplicito di «riscoprire la bellezza dell’Europa come unità politica e di valori, il sogno dei nostri padri». Così conclude il sindaco Cottini.

«Nel nostro viaggio di quest’anno - aggiunge la prof. Monetti - ci sarà inoltre un’interessante novità. Abbiamo invitato artisti della nostra terra a vivere l’esperienza dello scambio culturale portando con sé un’opera pittorica o scultorea da esporre in Francia, possibilmente sul tema dell’acqua, in linea con il titolo. I francesi hanno addirittura organizzato un vernissage nella mattinata di sabato, un’inaugurazione ufficiale della mostra, con tanto di aperitivo in municipio a Boos». A rappresentare il nostro patrimonio artistico ci saranno 5 pittori e uno scultore che vivono e operano nei paesi gemellati. Si tratta di Roberta Lorenzoni, Annalisa Bottarelli, Mina Chiarini, Laura Adesiva Baronio, Marco Parodi, Fernanda Palvarini, Pierdomenico Vezzola e Fokje Das, originaria dei Paesi Bassi, ma bresciana d’adozione dato che vive da anni a Moniga. 

I bresciani saranno ospitati in famiglia e, oltre a visitare varie località della Normandia, raggiungeranno anche Parigi, nella giornata di lunedì 28 marzo, e Giverny, martedì 29, con la visita alla casa di Claude Monet. Per molti sarà l’occasione di riallacciare rapporti significativi nati in questi anni di collaborazione, per altri forse l’inizio di nuove avventure. Per tutti, di sicuro, un’esperienza intensa e arricchente, anche in vista dei prossimi giochi europei del 2017, di cui Bedizzole e Valtenesi saranno paese ospitante. «L’amicizia come cemento per un mondo di pace» conclude la prof. Monetti, rinfrancata dal vissuto personale che ogni anno si rinnova per lei e per chi con lei ha accettato di condividere un tratto di strada.

Giovanna Gamba