Era partita da Largo Formentone snodandosi per le vie della città di Brescia la manifestazione organizzata da numerose associazioni del nostro territorio. Molti i sindaci bresciani presenti in prima linea.

“Restiamo umani” è lo slogan che ha accompagnato la quarta edizione della marcia per l’accoglienza, a testimonianza dell’impegno delle comunità verso i principi di solidarietà, giustizia, uguaglianza e pace. «Sono principi fondamentali della nostra Costituzione – ricordano gli organizzatori – e sono altresì alla base della Dichiarazione Universale dei diritti umani».

Accogliere non è solo soccorrere nell’immediato, per quanto ultimamente anche questo diritto abbia dovuto essere ribadito, ma è soprattutto introdurre canali legali e sicuri di ingresso. Solo in questo modo si può realizzare un’accoglienza di qualità, che permetta un’integrazione sociale ed economica piena, unica garanzia per una convivenza pacifica fra le persone. I progetti SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), per esempio, sono stati considerati efficaci nelle azioni messe in campo, al di là del colore politico degli enti locali coinvolti.

Questi sono gli obiettivi per cui hanno marciato associazioni, rappresentanti di enti locali e singoli cittadini che vedono nel clima sociale e politico di questi tempi troppa esasperazione, aggressività e intolleranza, di cui fanno le spese i più deboli. Non ci si può augurare che sia l’aumento dei morti in mare a far diminuire le partenze perché chi è disperato parte comunque. Solo la promozione della giustizia può evitare la catastrofe e l’Europa dovrà rivedere la propria legislazione ritrovando nei propri principi identitari la strada da intraprendere.

Hanno aderito all’iniziativa ACLI, Scout, Amnesty International, ANPI, Azione Cattolica, Bottega dei popoli, CGIL, CISL, Consulta per la Pace, Emergency, Cooperativa sociale K-Pax e molti altri gruppi, cooperative, associazioni che operano sul territorio bresciano.