Viaggiando sulla BNC del 1927. 

L'avevamo anticipato e manteniamo la parola. Siamo con Bruno e Primo quando manca poco alla partenza: mi accorgo che preferirebbero fare altro piuttosto che darmi retta, hanno ancora tanto da fare e in più il telefono suona in continuazione, però per fortuna hanno anche voglia di parlare e scherzare. Sono emozionati e il fatto di essere all'ottava partecipazione non toglie brividi né azzera l'adrenalina. Soprattutto negli attimi magici della partenza. Il consueto passaggio per il Castello e il centro storico, tra ali di folla che applaude, è un'emozione che ogni volta scuote e stupisce, non ci si abitua mai. 

Poi si va, la corsa entra nel vivo e si sfiora il Garda passando per Desenzano, Sirmione e Peschiera, per giungere poi a Verona, con il passaggio davanti all'arena immortalato nel video di Giancarlo, l’angelo custode dell'assistenza che fortunatamente in questo momento è disoccupato. Si prosegue quindi verso l’Adriatico, ma la “signora” reclama carburante: siamo lontani dalle auto progettate per il massimo risparmio nei consumi e bastano 130 km per dover già fare il primo rifornimento, a Bergantino (Rovigo). Chissà se è stato usato l'indicatore artigianale realizzato nei giorni scorsi!

Seguono le prime prove cronometrate, la frizione che fa un po' preoccupare, altri chilometri, nuove trepidazioni e finalmente l'arrivo a Rimini, che vediamo fotografato dallo stesso Bruno, dove sono previsti cena e pernottamento. Per ora tutto bene, il tempo magnifico ha accompagnato gli equipaggi lungo l'intero percorso, richiamando ovunque un folto pubblico e rendendo più festoso ogni passaggio per borghi e città. Domani si ricomincia.

Giovanna Gamba

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