Dal 23 al 30 agosto Bedizzole, Manerba, Moniga, Padenghe, Polpenazze e Soiano, cui quest’anno si è aggiunto il “fuori zona” Castegnato, ospiteranno la quinta edizione dei giochi europei concorrendo per il titolo con squadre di altre quattro diverse nazionalità. Campioni in carica sono gli atleti italiani, che hanno vinto nel 2014 in Francia.

Fervono i preparativi e il comitato per il gemellaggio ha surriscaldato il clima già bollente di questi giorni con l’entusiasmo e il coinvolgimento di numerose persone affinché l’organizzazione sia perfetta. Il progetto europeo “Uniti nella diversità”, approvato dall’Unione nel programma “Europa per i cittadini”, propone una rivisitazione dei famosi giochi senza frontiere, ma non manca di offrire occasioni di incontro e condivisione fra culture diverse a tutti i partecipanti coinvolti nell’esperienza. Le squadre partecipanti provengono da Francia (Plateau-Est de Rouen), Spagna (Truijllo), Polonia (Gostyn e Lubon) e Belgio (Meeuwen-Gruitrode). Le varie delegazioni – per un totale di circa 150 persone – saranno ospitate in famiglia nei diversi paesi che hanno aderito all’iniziativa.

Giochi, visita a bellezze artistiche del territorio, momenti conviviali per degustare i nostri prodotti tipici, serate di danza in allegria, concerti, escursioni e numerose altre attività riempiono il calendario settimanale degli ospiti che di certo non conosceranno la noia in questi giorni. Non solo divertimento, però, perché sono previsti anche workshop in cui ogni Paese presenterà alcune buone pratiche di dialogo interculturale e comprensione reciproca. «Tramite metodi di educazione non formale – sottolinea la professoressa Teresa Monetti, presidente del comitato di gemellaggio – favoriremo il dialogo multietnico, individuando ciò che ci accomuna e ciò che ci differenzia dagli altri Paesi, con l’obiettivo di incentivare la partecipazione attiva alla vita civile e sociale dei cittadini».

A nome di tutte le amministrazioni comunali coinvolte, il sindaco di Bedizzole Giovanni Cottini si augura che i giochi diventino l’occasione di riscoprire e rinvigorire i valori che spinsero i nostri padri a desiderare una casa comune per i cittadini europei. «Anche i tragici fatti recenti – continua Cottini – ci hanno fatto sentire più uniti: ci siamo sentiti tutti francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, perché con questi popoli abbiamo pianto, ma insieme ci siamo poi rialzati per guardare avanti».

Tutti pronti, allora, per le competizioni. Ma soprattutto per crescere insieme, “uniti nella diversità”. 

Giovanna Gamba

(Nelle foto, alcuni momenti dell'edizione 2014 dei giochi)