Uno studio promosso dal dottor Gabriele Tabaracci (Poliambulatorio San Rocco di Montichiari) in collaborazione con l’Università di Verona sarà presentato nei prossimi giorni nel congresso annuale dell’Accademia di Ozonoterapia a Dallas.

Novità nel trattamento di diverse patologie con la pratica dell’ossigeno-ozonoterapia. La disciplina, riconosciuta dall'Istituto Superiore di Sanità (possono esercitarla solo medici che abbiano seguito corsi specifici), utilizza l’ozono per attivare le funzioni cellulari e tissutali. La ricerca di Gabriele Tabaracci, ortopedico livornese trapiantato da anni nel bresciano, ha dimostrato la maggior efficacia dell’ozono a basso dosaggio rispetto alla pratica finora applicata, il che permetterà ulteriori passi avanti e nuovi orizzonti di sviluppo della tecnica.

Lo studio si è svolto in sinergia con il dipartimento di Scienze neurologiche e del movimento, Sezione di Anatomia e Istologia dell’Università di Verona e i risultati verranno presentati ufficialmente a Dallas venerdì 19 febbraio, nell’ambito del Congresso annuale dell’American Academy of Ozonotherapy. Oltre a Tabaracci sarà presente la sua collaboratrice Viviana Covi, impegnata anche lei, nei due anni di durata della ricerca, a osservare il comportamento in vitro di cellule della pelle, neurologiche e staminali esposte a diverse concentrazioni di ozono. I due medici esporranno alla comunità scientifica americana i risultati della ricerca “Effects of mild ozonization on cultured cells: from transformed cell lines to stem cells models”.

Giovanna Gamba