Una festa di pubblico, un successo dell’organizzazione, un grande raduno alpino. Questo è stata l’adunata degli alpini della Sezione di Brescia, che quest’anno si è svolta a Rezzato e Virle per celebrare il 90esimo compleanno dei due Gruppi locali.

Un fitto calendario di iniziative (esibizioni musicali, mostre fotografiche, presentazioni di libri, visite ad aziende locali, cori) ha preceduto la sfilata, a cui si stima abbiano partecipato tremila penne nere. La messa è stata celebrata nel palazzetto dello sport di San Carlo, mentre il rancio per otre mille partecipanti è stato distribuito in un capannone della zona industriale adattato a grande mensa. Comprensibile la soddisfazione per i presidenti delle due sezioni, Luigi Braga (Rezzato) e Giovanni Bertuzzi (Virle). Nei discorsi ufficiali non è mancata una nota polemica del presidente della Sezione di Brescia Gianbattista Turrini, che non ha gradito l’intervento del vicepresidente nazionale dell’Ana (il camuno Minelli) a difesa della Fanfara Tridentina, commissariata per la presenza – non dichiarata – di numerosi non alpini. Un problema che si collega a quello più generale dell’allargamento (a cui la sezione di Brescia è contraria) delle fila associative anche a chi non ha svolto la naja alpina. Un primo impegnativo problema per Luciano Zanelli, neo consigliere nazionale dell’Ana, presente alla manifestazione, che nel suo breve saluto s’è impegnato ad affrontare il nodo. Alla fine della manifestazione si è svolto il “passaggio della stecca” al gruppo di Costorio di Villa Carcina, che organizzerà l’adunata sezionale del 2017.

 

Odoardo Resti