La gestione di un patrimonio edilizio storico di una certa consistenza è un tema molto diffuso all'interno del dibattito culturale inerente la maggioranza dei nostri paesi. La grande qualità urbana degli edifici storici prodotti nel corso dei secoli ci chiede un approccio al loro utilizzo ed alla loro conservazione che sia mediato da una sufficiente conoscenza e con caratteri tali da garantirne la sopravvivenza ed il loro rapporto di qualità con l'edificato contermine.

Il mantenimento della qualità architettonica-urbanistica dei nostri paesi passa necessariamente dalla necessità di mantenerne vivo il tessuto sociale e la generale buona qualità del proprio costruito anche in attuazione dell'art. 9 della nostra Costituzione che sancisce il valore sociale della conservazione dei Beni Culturali.

Tutto ciò può all'apparenza essere visto in antitesi con la necessità dei proprietari di questi immobili che si trovano a gestire “macchine edilizie” complesse sempre più deteriorate e con minori disponibilità finanziarie a causa della non felice situazione economica attuale.

Tutto questo è evidente passeggiando per le vie di Lonato dove molti sono i casi di palazzi e monumenti di ottima qualità architettonica lasciati all'abbandono e con

situazioni di degrado forse eccessivamente avanzate, basti come esempio su tutti ricordare la tragica situazione conservativa di palazzo Carpaneda.

Questo edificio posto in pieno centro storico e legato strutturalmente a parte del Duomo del paese versa ormai da decenni in precarie condizioni conservative pur possedendo al suo interno ambienti di pregio con affreschi e stucchi di buona fattura.

Proprio partendo da queste considerazioni ed in virtù del ruolo sociale che la conservazione dei nostri edifici monumentali riveste per l'intera popolazione,

l'associazione DISVELARTE intende ragionare sul modo con cui porsi nei confronti delle problematiche precedentemente sollevate anche nella consapevolezza di voler sfatare la dicotomia che vede in antitesi un recupero architettonico di qualità con i relativi costi.

Da anni l'associazione è convinta, infatti, che una buona progettazione conservativa non solo non sia contraria alla necessità di realizzabilità con risorse finanziarie sostenibili, ma anzi, che sia l'unica strada percorribile per garantire l'operatività stessa degli interventi su immobili così “complessi”.

Per questo motivo organizziamo un momento di confronto tra cittadini e professionisti sul patrimonio architettonico di Lonato ad iniziare da palazzo Carpaneda che si terrà sabato 11 febbraio 2017 dalle ore 15:00 alle ore 19:00 circa presso la Sala degli Specchi alla Biblioteca di Lonato d.G. (BS) in via Zambelli n° 22 in cui speriamo vi possa essere l'apporto della cittadinanza lonatese al dibattito.

L'evento è anche valido ai fini dell'aggiornamento professionale degli Architetti (4 CFP).

Interverranno:

- Giacomo Turolla (Presidente di DISVELARTE)

Saluti e presentazione dell'evento

- Davide Sigurtà (Architetto libero professionista)

La situazione del patrimonio storico di Lonato ed esempi di valorizzazione finalizzati ad

avviare un confronto sul recupero di palazzo Carpaneda.

- Carlotta Coccoli (Università degli Studi di Brescia)

Università e Pubblica Amministrazione per la conservazione del patrimonio edilizio

storico: il caso di villa Grasseni a Flero

- Fausto Monceri (Architetto libero professionista)

Il progetto di restauro della copertura di villa Grasseni a Flero

- Filippo Olari (Archeologo)

L'attività di “Manifattura Urbana” a Parma come strumento di rigenerazione di edifici

abbandonati.

Seguirà un momento lasciato agli interventi liberi ed al relativo dibattito.

Per informazioni:

http://disvelarte.blogspot.it/ - Tel. Fax: 0309131432 – Cell. 3476848384 (Davide)

Leonardo Mazzari