Arriva sul Garda un’iniziativa dell’organizzazione di imprenditori che da qualche tempo promuove progetti di aiuto alle scuole del territorio.

Un progetto originale e concreto, di facile realizzazione, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Un progetto internazionale, importato nella nostra provincia grazie alla sede bresciana di BNI (Business Network International), il movimento diffuso in tutto il mondo che raggruppa imprenditori, artigiani e professionisti di tutti i settori, con l’intento di fare rete e costruire relazioni significative per le proprie attività lavorative.

«BNI nasce nel 1985 negli Stati Uniti – spiega Alessandro Arienti, direttore esecutivo di BNI Brescia – e da allora l'organizzazione si è diffusa in ogni angolo del pianeta con attualmente circa 200mila persone affiliate, 8000 delle quali in Italia. Approdato a Brescia nel 2013, in cinque anni di attività oggi conta circa 350 membri divisi in dieci Capitoli, con Desenzano e Salò a coprire la zona orientale del Bresciano. Coltivando la conoscenza attraverso riunioni periodiche, gli affiliati aumentano la fiducia reciproca fino a scambiarsi le rispettive referenze; in tal modo si alimenta il cosiddetto “marketing referenziale”, ossia un passaparola strutturato che come risultato finale aumenta il volume degli affari.

Il circolo virtuoso produce effetti benefici evidenti, che hanno fatto nascere l’idea di una restituzione al territorio puntando soprattutto sulle nuove generazioni. Non si tratta, però, di erogare fondi a scuole, enti locali e istituti di altro tipo, o almeno non soltanto di questo. Business Voices vuole mettere in campo la professionalità dei suoi affiliati, che regalano parte del loro tempo per trasferire conoscenze e competenze fra i ragazzi, cioè – come recita il loro slogan – aiutare i ragazzi di oggi a diventare imprenditori di domani.

Con queste premesse si opera in modo da sostenere progetti che non riescono a ottenere finanziamenti di altro tipo, si investe sulla formazione, si punta su proposte di arricchimento che si riveleranno utili soprattutto a medio o lungo termine. Sara Baresi è la referente del progetto in terra bresciana e lo coordina facendo riferimento ai vari Capitoli della provincia. «Con gli alunni della scuola media, per esempio – racconta Baresi – dedichiamo particolare cura all’orientamento. Interveniamo nelle classi offrendo aiuto nella fase di autoanalisi, così i ragazzi sono stimolati a riflettere su più livelli focalizzandosi sulle proprie gambe (le competenze), sul cuore (il mondo delle emozioni) e sul cervello (la capacità di organizzazione). Successivamente i nostri associati incontrano i ragazzi per contribuire, raccontando la propria esperienza professionale, a orientarli nella scelta della scuola superiore».

Allo stesso modo sono state già attuate esperienze di alternanza scuola lavoro ospitando gli studenti presso aziende dei membri BNI, che hanno stilato liste di disponibilità in modo da mettere in contatto domanda e offerta e agevolare i ragazzi nella scelta. Altri fondi hanno contribuito alla realizzazione di mostre o corsi, come il laboratorio di fotografia con smartphone, offerto grazie alla disponibilità di un fotografo e sfociato poi nel corso sull’approccio intelligente ai social. «Il principio vincente – conclude Sara Baresi – è la sinergia tra fondi erogati e tempo messo a disposizione dai professionisti, anche perché lavorare insieme ai ragazzi è più educativo che donare soldi. Può anche capitare, infine, che si faccia un evento benefico e il ricavato venga devoluto a chi ci ha chiesto di essere aiutato».

Il segreto che rende così efficaci le azioni di Business Voices è che si tratta di progetti ripetibili e relativamente semplici da realizzare, così da garantire continuità e diffusione capillare sul territorio. Ora che l’associazione si è fatta più vicina a noi con le sedi gardesane, vale la pena di interpellarla. Gli stessi responsabili del progetto invitano soprattutto le scuole a scrivere, per esporre le proprie esigenze e richiedere interventi. L’indirizzo mail è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Giovanna Gamba