Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Tavolo di lavoro provinciale “Basta veleni”.

 

Le associazioni che si ritrovano all’interno del tavolo BASTA VELENI esprimono piena solidarietà alle oltre 150 "Mamme del Chiese" e “Mamme del Garda” oggetto di un pesante attacco discriminatorio da parte del Sindaco di Salò, avv. Cipani, messo in atto attraverso le sue dichiarazioni riportate dal quotidiano locale Bresciaoggi nell’edizione del 02/12/2020.

“Mamme del Chiese” e “Mamme del Garda” che altro non hanno fatto che pensare al futuro dei loro, dei nostri figli, si sono trovate vittime di un attacco volgare e senza scusanti. Le “Mamme”, punta di un movimento ben più grande, sono seriamente preoccupate per il futuro delle proprie e altrui famiglie, in un’area, come quella del Chiese e più in generale quella bresciana, già gravemente compromessa e guardano con attenzione all’uso (o spesso abuso) e alla tutela (o mancanza di tutela) dell’acqua, che essa sia di un fiume o di un lago, comunque fonte di vita e di ricchezza per molte comunità.

Siamo allibiti dall’atteggiamento di un politico che ricopre numerose cariche in seno ad enti e società e che con questa totale mancanza di senso delle istituzioni, anziché cercare il dialogo e una soluzione condivisa dei problemi che anche la sua comunità ha contribuito a creare nel corso degli anni, invece irride attraverso la stampa, ormai da tempo e senza particolare distinzione, chi ha l’unico scopo di preoccuparsi dell'ambiente in cui vivono e in cui dovranno crescere i propri figli.

Invece di recitare il mea culpa e riconoscere che già una parte della comunità del Garda s’è solidarizzata con l’opposizione all’idea di trasferire nel Chiese la depurazione dei propri reflui, il Sindaco di Salò cerca di ridicolizzare questa solidarietà e addossare ad altri le proprie responsabilità nell'ennesimo fallimento. Ripetere ancora oggi l'accusa di opposizione al progetto del mega collettore del Garda come dovuta solo a "becero campanilismo" quando 60 sindaci per oltre 250 mila persone hanno detto NO a questo progetto, vuol semplicemente dire non rendersi conto del fallimento di 13 anni anche del suo operato di amministratore gardesano.

Appare evidente che quando non si hanno argomenti credibili da opporre alla controparte, si passi ad affermazioni come quelle contenute nell'articolo, è prassi consolidata di una pessima politica che in questi anni, con il suo agire, ha prodotto tensioni tra istituzioni, territori e cittadini che speriamo con le determinazioni approvate in consiglio provinciale possa aprire una nuova stagione improntata su un processo di condivisione del percorso che porterà a trovare la soluzione migliore per la tutela del lago di Garda.

Appare anche evidente che questa infelice uscita del Sindaco di Salò sia ancora più inaccettabile in quanto, oltre ad essere poco più di una battuta da bar che ha l’unico intento di denigrare e svilire senza null’altro aggiungere, ci induce a riflettere sul senso che il Sindaco di Salò abbia dato alla giornata del 25 Novembre, giornata contro la violenza sulle donne. A pochi giorni da tale data così tanto celebrata siamo costretti a leggere attacchi di questo genere. La violenza ha tante forme, alcune evidenti ma anche quella verbale, che ha l’unico scopo di denigrare e svalutare, non è meno pericolosa di quella fisica! Auspichiamo che la società civile, anche di Salò, prenda le distanze dalle parole del Sindaco Cipani.

Tavolo di lavoro provinciale Basta Veleni