La società per l'igiene urbana ha acquistato all'asta l'area Ex Almici F.lli di Vobarno e da gennaio gestirà anche la città di Rezzato. Soddisfazione del Presidente Flocchini e delle autorità valsabbine.
Una cinquantina di automezzi fra autocarri e furgoni, altrettanti dipendenti, ma anche qualche milione di sacchi per la raccolta imballaggi ed alcune migliaia di cassonetti stradali. Sono solo alcuni degli importanti numeri che riguardano l'attività della società Servizi Ambiente Energia Valle Sabbia che opera nel settore dell'igiene urbana nei 25 comuni della valle, oltre a Muscoline e, dal primo gennaio 2021, anche a Rezzato, gestendo quasi 40mila utenze.
Il significativo impulso dato proprio dal nuovo programma di raccolta quinquennale nel comune alle porte di Brescia ha convinto l'amministratore unico della società, Valter Paoli, e il direttore generale, Marco Baccaglioni, a dotarsi di una sede strategica, sia per la vicinanza di impianti di raccolta rifiuti, sia per la posizione baricentrica rispetto alla Valle Sabbia e ai comuni serviti, con ampi e idonei spazi per gli spogliatoi destinati al personale, uffici e magazzini.
Gli spazi acquisiti permettono anche una visione a lungo termine legata a possibili future espansioni. Non era facile trovare l’area adatta, finchè a Vobarno non è stata messa all'asta dal Tribunale una proprietà di 15mila metri quadrati con tutte le caratteristiche utili e necessarie. «È nata così l'idea – racconta l’amministratore Paoli – di partecipare ad un'asta giudiziaria telematica dalla procedura tutt'altro che agevole, ma che ci ha permesso di aggiudicarci il sito della Ex Almici F.lli Spa di Vobarno».
Il presidente della Comunità Montana Valle Sabbia, Giovanmaria Flocchini, ha sottolineato la valorizzazione delle risorse locali come valore aggiunto dell'iniziativa: «Nella strategia fortemente voluta di rendere sempre più strutturata e operativa la proposta di curare in house i servizi di igiene urbana nei nostri territori abbiamo necessariamente pensato a soluzioni che valorizzino le risorse locali e che diano risposte immediate e concrete per i Comuni che se ne avvalgono. Ringrazio tutti i Sindaci per il loro appoggio e il supporto a questa operazione».
L'iniziativa di acquisto dell'area dismessa della Ex Almici F.lli è stata seguita con particolare soddisfazione anche dall’amministrazione comunale di Vobarno. Il sindaco Paolo Pavoni ritiene importante aver trovato una nuova destinazione a un’area da tempo dismessa, tra l’altro riconvertita al servizio pubblico in favore dei cittadini.
L'iniziativa ha comportato un investimento di 1,8 milioni di euro ed è stata resa possibile grazie all’intervento del Consorzio BIM che «vede nell'iniziativa della SAE una valida proposta per reinvestire nel territorio, in favore di progetti che generano occupazione e valore, i proventi dei canoni di concessione del Bacino Imbrifero Montano» come ha dichiarato il Presidente del BIM, Giovanni Zambelli.
Nei prossimi mesi la sede operativa di SAE verrà quindi trasferita da Villanuova sul Clisi a Vobarno.