Un uomo con un martello si aggirava in centro al paese minacciando i passanti. Fermato e denunciato dalla polizia locale valsabbina, è risultato irregolare sul nostro territorio ed è stato espulso.

Qualche giorno fa, di mattina, sulla via principale di Gavardo i passanti hanno vissuto attimi difficili: una persona, in evidente stato di alterazione psicofisica, con un martello minacciava pedoni e ciclisti di passaggio. La pattuglia a presidio del centro storico si è subito mossa per intervenire e ha intercettato l'uomo nei pressi dell'ospedale, con il martello ancora in mano. Dopo averlo disarmato, anche grazie all'aiuto di una seconda pattuglia sopraggiunta a rinforzo, gli agenti si sono sentiti dire dall'uomo che il martello serviva per lavorare e lo portava con sé per quello. Peccato che sia disoccupato da anni, come ben sanno gli agenti che lo conoscono da tempo.

Condotto al comando, l'uomo è stato denunciato per porto abusivo d'armi, di oggetti atti ad offendfere e per minacce. Non era la sua prima denuncia, visto che lo stesso negli ultimi mesi ne ha collezionato altre per diversi reati come furto, danneggiamento, ubriachezza e reati inerenti sostanze stupefacenti. Procedendo alla fotosegnalazione, gli agenti si accorgono che l'uomo, di nazionalità marocchina, è irregolare sul territorio italiano, pertanto viene ulteriormente denunciato e accompagnato in Questura a Brescia per la procedura d'espulsione.

Il magistrato rilascia il nulla osta, l'ufficio immigrazione si attiva per sistemarlo temporaneamente in un centro di accoglienza, ma non c'è alcuna disponibilità, quindi si cerca posto su un aereo in partenza per un rimpatrio immediato. "Per l'uomo però - conclude il comandante Fabio Vallini - non c'era alcuna possibilità di ritornare in Marocco in giornata, quindi gli è stato chiesto di provvedere volontariamente all'espatrio entro sette giorni dal provvedimento. Purtroppo capita spesso di denunciare le persone, magari sempre le stesse, senza trovare modo di espellerle, quindi il problema non si risolve". L'uomo è tornato a casa propria in Valsabbia e agli agenti resta l'amaro in bocca per il senso di impotenza con cui a volte sono costretti a convivere.

Intanto il comandante Vallini, in accordo con l'amministrazione comunale, ha disposto di intensificare i controlli nel centro storico, anche con pattuglie in abiti civili.

Giovanna Gamba