A distanza di poco più di un mese dall’inizio della stagione venatoria la Polizia Provinciale di Brescia traccia un primo bilancio dell’attività di monitoraggio e controllo effettuato da .agenti e ufficiali del Nucleo Ittico-Venatorio sull’intero territorio provinciale.

 

Nonostante un avvio della stagione venatoria sottotono, in considerazione anche della situazione climatica, i dati emersi dalle verifiche e dai controlli sulle varie forme di caccia (selvaggina stanziale, tipica di monte, migratoria) non si discostano sostanzialmente da quelli dello scorso anno. I vari distaccamenti operativi del Nucleo Ittico-Venatorio hanno effettuato 24 denunce per reati vari che spaziano dall’abbattimento di specie protette, all’abbandono di armi, dall’uso di mezzi di cattura proibiti al furto venatorio. Sono state sequestrate 25 armi da caccia, numerosi fonofil e sono state anche elevate 67 sanzioni per violazioni amministrative prevalentemente dovute a omesse annotazioni sul tesserino venatorio, oppure per mancato rispetto della distanza di sicurezza da abitazioni e strade.

A seguito delle verifiche intraprese, la Polizia Provinciale ha eseguito il sequestro di 145 esemplari di fauna protetta abbattuta illegalmente mentre numerosi esemplari di richiami vivi detenuti illegalmente, ma ancora atti al volo, sono  stati rimessi in libertà. Non sono mancate situazioni di particolare delicatezza, come quella del rinvenimento in un capanno di armi da caccia cariche ed incustodite, mentre il titolare si era assentato per andare altrove. In un altro caso è stata scoperta selvaggina abbattuta illegalmente e nascosta, poi rinvenuta grazie al fiuto del cane Sole, l’unità cinofila della Polizia Provinciale. Da segnalare, inoltre, il rinvenimento di cervi e caprioli feriti inseguiti da cani da caccia.

"L’attività della Polizia Provinciale non è solo questo - spiega il comandante Claudio Porretti - sono decine anche gli interventi per il soccorso di animali selvatici feriti su tutto il territorio provinciale. L’ultimo solo in ordine di tempo è stato nella notte tra domenica e lunedì in Vallesabbia dove, grazie all’intervento degli uomini del Nucleo Ittico-Venatorio e dei Veterinari di ATS, è stato salvato un giovane esemplare di capriolo che a seguito di un incidente stradale, da cui era uscito pressoché illeso, veniva rimesso in libertà dopo essere stato recuperato, non senza difficoltà, in una scarpata". Lo si vede nella foto di copertina e in quella sotto.

A tutto questo si aggiunge anche il costante monitoraggio sulla presenza del lupo e dell’orso nel bresciano. "E’ una presenza - conclude il comandante - che si farà verosimilmente sempre più stabile e con la quale dovremo imparare a misurarci, educandoci alla convivenza". Ha infine preso corpo l’attività dell’Unità Cinofila Antiveleno della Polizia Provinciale che in futuro verrà addestrata anche alla ricerca di fauna abbattuta e armi da sparo.