Cronaca

La Guardia Costiera, costantemente impegnata nei controlli della pesca e per la tutela del made in Italy, ha sorpreso un deposito alimentare bresciano con prodotti ittici importati illegalmente e senza la tracciabilità di legge.

La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità̀ alimentare e delle foreste - nella vigilanza sulla filiera della pesca e nella tutela dei consumatori. Un’attività̀ continua che ha lo scopo di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali e internazionali in materia anche a tutela degli operatori onesti del settore. Per questo, le donne e uomini della Guardia Costiera sono impegnati quotidianamente in controlli, sia a terra che in mare, con lo scopo di permettere ai consumatori di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri per il consumo umano e prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità̀ che possa alterare le regole del libero mercato.

Nello specifico, gli ispettori pesca del 9° Centro Regionale di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) del reparto operativo della Direzione Marittima di Venezia, nei giorni scorsi, hanno effettuato un intervento mirato presso un deposito alimentare nella provincia bresciana. L’ispezione, condotta in collaborazione con il servizio veterinario della locale Agenzia Tutela della Salute – ATS Brescia, ha permesso di rilevare l’importazione, la detenzione ed il commercio di prodotti ittici di varie specie, provenienti per lo più̀ da paesi extracomunitari, sprovvisti di idonea etichettatura e/o delle informazioni minime di tracciabilità̀, obbligatorie in ogni fase della commercializzazione, dalla cattura/raccolta alla vendita e somministrazione al consumatore finale.

Sono stati tolti così dal commercio prodotti ittici nella misura di 50 tonnellate - per un valore commerciale approssimativo pari a circa 500.000 euro – grazie al sequestro amministrativo operato da personale della Guardia Costiera che ha provveduto anche a sanzionare il rappresentante legale dell’attività commerciale ispezionata.

C’è voluto un giorno e mezzo ma gli agenti della polizia locale sono riusciti a individuare l'uomo che due giorni fa ha abbandonato dei rifiuti in un torrente secondario nel territorio di Villanuova in una zona impervia e nascosta.  La stessa persona - poi è emerso -  ha abbandonato altri rifiuti in una zona nel Comune di Roè Volciano. Si tratta di un ragazzo che abita a Roè che probabilmente stava facendo delle pulizie della propria abitazione e poi ha pensato bene di disfarsi del materiale “di troppo” senza andare a smaltire i rifiuti presso i centri di raccolta presso il comune dove lui appunto risiede. E’ adesso destinatario di una sanzione amministrativa, piuttosto salata e dovrà anche ripristinare il tutto.

Due delle sette Unità Navali in forza al Nucleo della Guardia Costiera Gardesana, che trova la sua base principale a Salò, dal 1° giugno scorso sono stati rischierati nel sorgitore di Lazise per operare nelle acque della sponda veneta del Lago di Garda.

Si tratta della Motovedetta CP 703, uscita da qualche giorno da lavori di refitting e del nuovo battello veloce GC B135. Alle due unità navali, sulle quali opereranno da tre a cinque militari, a seconda delle missioni, verrà assegnata anche una radiomobile CP per le attività logistiche e di interventi lungo costa.

Il rischieramento dei guardiacoste e dei mezzi navali e terrestri, reso possibile grazie all’ufficio e ai posti d’ormeggi messi a disposizione alla Guardia Costiera dalla locale amministrazione comunale di Lazise e all’alloggio assicurato dalla Comunità del Garda, è stato autorizzato dal Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia e rientra nell’ambito del protocollo di sicurezza dei naviganti per il Lago di Garda, il cui rinnovo è stato confermato anche per l’anno 2023, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Veneto, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento.

I due mezzi navali, che rispetto allo scorso anno erano stati rischierati in maniera permanenti a Lazise solo dal mese di Luglio, anche quest’anno continueranno ad operare costantemente nella sponda veneta fino al mese di settembre compreso, al fine di assicurare una maggiore efficacia in termini di prontezza d’intervento e di costante vigilanza per la sicurezza della navigazione, per il diporto e della balneazione.

La passata stagione, infatti, solo sulla sponda veneta i mezzi navali della Guardia Costiera, grazie al predetto rischieramento, sono riusciti ad implementare in maniera considerevole i dati operativi rispetto all’anno precedente, di cui si elencano quelli più rilevanti del 2022:

Ø  232 missioni navali;

Ø  3.765 miglia nautiche percorse in attività di vigilanza di polizia lacuale;

Ø  504 ore di navigazione

Ø  23 le attività Sar;

Ø  44 le persone soccorse;

Ø  1365 i controlli ad Unità da Diporto;

Ø  205 sanzioni amministrative per violazioni della Legge Regionale e del Codice della Nautica di diporto.

I dati sopra elencati testimoniano la quantità di lavoro svolto dalla Guardia Costiera sulla sponda Veneta del lago più grande d’Italia nel 2022, che si è reso possibile anche grazie all’implementazione di uomini e mezzi che il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, su richiesta della Direzione Marittima di Venezia, ha destinato nell’ultimo triennio sul Lago di Garda.

Ad oggi, infatti, il Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera del Lago di Garda, può contare su:

Ø  37 guardiacoste (tutti abilitati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario);

Ø  1 sala operativa attiva h24;

Ø  1 motovedetta ogni tempo pronta a muovere h24 con qualsiasi condizione meteo lacuale;

Ø  2 motovedette di polizia lacuale;

Ø  3 gommoni veloci;

Ø  1 Rescuerunner (particolare moto d’acqua che può operare sui bassi fondali e su scogliere affioranti);

Ø  5 mezzi terrestri;

Ø  Tre basi logistiche (la principale a Salò, una a Lazise e una a Torbole, tutte fornite in comodato d’uso gratuito dalle locali amministrazioni alla Comunità del Garda per gli usi logistici della Guardia Costiera).

Inoltre, in considerazione degli eccellenti risultati del dispositivo operativo messo in campo dalla Guardia Costiera nel 2022, dal mese di marzo u.s., altre due unità navali del Nucleo sono state rischierate nel sorgitore di Torbole in trentino, al fine di avere una equa distribuzione dei mezzi lungo i 164 km di coste del lago, con una possibilità di prontezza d’intervento più efficace in fase di richiesta da parte dell’utenza, nonché di poter vigilare costantemente, per come fatto nello scorso anno, le coste lombarde, venete e trentine.

In questi giorni la polizia locale valsabbina ha incontrato le classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado di Agnosine e Sabbio Chiese. L'iniziativa ha riscosso successo e proseguirà anche nelle altre scuole medie in cui opera il comando.

Le tematiche trattate dal comandante e dagli agenti riguardano l'ambito della convivenza civile e dell'educazione alla legalità, oltre alle varie norme del codice della strada. Il progetto è stato promosso dalle scuole e appoggiato dalle amministrazioni comunali che ben conoscono il valore della prevenzione fra le nuove generazioni. Gli interventi sono stati molto apprezzati dai ragazzi che si sono mostrati attenti e interessati agli argomenti discussi, anche perché si sono sentiti coinvolti da testimonianze concrete relative al loro ambiente.

La scelta dell'estrema concretezza in effetti è stata compiuta proprio per raggiungere tutti con immediatezza. "Ci siamo soffermati su esperienze vissute in prima persona nel nostro territorio e sulle nostre strade - commenta infatti il comandante Fabio Vallini -  comprese attività di polizia giudiziaria in cui erano coinvolti minori per il consumo di droga, in qualche caso anche per lo spaccio. Abbiamo inoltre raccontato episodi di bullismo, gare di velocità con veicoli a motore e altri fatti di cronaca valsabbina che hanno colpito gli studenti".

La quantità di domande dei ragazzi è stata la prova del loro coinvolgimento e ha contribuito ancora di più a convincere gli organizzatori che l'esperienza debba essere ripetuta anche negli altri istituti in cui opera l'aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia.

Giovanna Gamba

Intervento d'eccezione ieri pomeriggio nella zona di San Michele di Gardone Riviera. Il giovane rapace sembra denutrito e affetto da una patologia che verrà definita meglio nelle prossime ore.

Ieri pomeriggio è stato eseguito un intervento di recupero del tutto eccezionale. Si è trattato infatti di un giovane esemplare di circa un anno di aquila reale. Il rapace,  apparentemente ferito, si trovava in un bosco al Val di Sur presso San Michele di Gardone Riviera. Per procedere alla cattura sono intervenuti in team il commissario del distaccamento di Vestone della polizia provinciale, un agente e un veterinario di ATS.

Messa in sicurezza, l'aquila è stata condotta al Centro Recupero Animali Selvatici di Valpredina a Bergamo. Subito visitato, l'animale è apparso denutrito e verosimilmente affetto da una forma di intossicazione. Oltre alle cure veterinarie saranno poi gli esiti degli esami a stabilire le cause e le patologie, in attesa che l'aquilotto si riprenda per poi essere di nuovo liberato in alto Garda.

In questi giorni è stato eletto il nuovo consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi: Samuele Montaperto eletto primo cittadino, mentre Mina Capponi è vicesindaco. Consegnate anche 35 borse di studio.

Un Consiglio Comunale speciale quello di lunedì 29 maggio a Sirmione, sono stati infatti eletti il Sindaco e il Vicesindaco del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi - rispettivamente Samuele Montaperto e Mina Capponi - e sono state assegnate 35 borse di studio al merito scolastico del valore complessivo € 13.500,00. Le elezioni hanno rappresentato l’atto finale della campagna elettorale iniziata tra i giovani cittadini il 5 maggio; prima di arrivare alla votazione che ha interessato le cariche più alte in data 18 maggio presso le diverse sedi scolastiche sono stati raccolti i voti per l’elezione dei Consiglieri, i candidati erano nel dettaglio 10 studenti iscritti alle classi quinte della Scuola Primaria e 20 delle classi prime e seconde della Secondaria.

Sono stati così eletti i 13 Consiglieri - precisamente 5 della Scuola Primaria e 8 della Secondaria - ora in carica: CAPPONI Mina, DOSSO Tommaso, MAFFIA Annachiara, PORRO REGEL Diana, NATALE Nicola, MASSARDI Nicola, OZUNA CANDELARIO Sheyla Karina, BUSTOS BATTOCCHIO Mattia, ABENI Anna, CAPELLI Alessandro, VOKSHI Kevin, MONTAPERTO Samuele, BITTURINI Lisa Caterina.

Lunedì 29 maggio nell’ambito del consueto Consiglio Comunale i 13 Consiglieri neoeletti hanno scelto il loro Sindaco e il loro Vicesindaco con conseguente insediamento; la durata in carica dei nuovi rappresentanti del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi sarà di 2 anni con funzioni consultive, propositive e di gestione in materia di Ambiente ed Ecologia, Sport e Tempo Libero, Politiche Sociali e Giovanili, Pubblica Istruzione, Cultura ed Innovazione Tecnologica, Pari Opportunità.

L’Amministrazione Comunale di Sirmione si impegna a garantire nel bilancio comunale una voce di spesa per finanziare le attività del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, un organo fortemente voluto con l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi senso di appartenenza e servizio alla comunità attraverso la partecipazione attiva alla vita del territorio. “Il Progetto sintetizza gli obiettivi cardine dell’educazione alla cittadinanza, promuovendo la cultura della partecipazione, della solidarietà, dell’inclusione e della legalità attraverso un’esperienza concreta e diretta dei nostri giovanissimi. Ringrazio i docenti referenti del Progetto, la maestra Agata Raia e il professor Mauro Gnesato per la preziosa collaborazione” così Miria Bocchio, Consigliera delegata alla Pubblica Amministrazione.

Due delle sette Unità Navali in forza al Nucleo della Guardia Costiera Gardesana, che trova la sua base principale a Salò, sono stati rischierati nel sorgitore di Nago Torbole per operare nelle acque dell’alto Garda. Si tratta della Motovedetta CP 605, uscita da qualche giorno da lavori di refitting e del battello veloce GC B98.

Alle due unità navali, sulle quali opereranno da tre a cinque militari, a seconda delle missioni, è stata assegnata anche una radiomobile CP per le attività logistiche e di interventi lungo costa. Il rischieramento dei guardiacoste e dei mezzi navali e terrestri, reso possibile grazie alla caserma fornita in comodato d’uso gratuito dalla locale amministrazione comunale alla Guardia Costiera e ai posti d’ormeggio assicurati dall’Ispettorato dei Porti di Trento, è stato autorizzato dal Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia e rientra nell’ambito del protocollo di sicurezza dei naviganti per il Lago di Garda, il cui rinnovo è stato discusso in un’apposita riunione indetta dalla Comunità del Garda e alla quale hanno preso parte i rappresentanti dell’Ispettorato dei Porti di Verona e di Trento, dell’Autorità di Bacino, della Guardia Costiera e della stessa Comunità del Garda.

Nell’ambito della predetta riunione sono stati analizzati i dati operativi svolti dalla Guardia Costiera nell’anno 2022, di cui si elencano quelli più rilevanti:

Ø  734 missioni navali

Ø  15.441 miglia nautiche percorse in attività di vigilanza di polizia di sicurezza della navigazione;

Ø  144 sono state le operazioni di soccorso coordinate dalla sala operativa di Salò, di cui 98 svolte dai mezzi navali della Guardia Costiera e 46 dalle forze concorrenti (Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Protezione Civile e Organizzazioni di Volontariato);

Ø  222 le persone soccorse e assistite nell’ambito di tali coordinamenti SAR;

Ø  3880 i controlli in materia di diporto e di sicurezza della navigazione;

Ø  563 le sanzioni amministrative elevate, la maggior parte per navigazioni a motore in zone riservate alla balneazione, per evoluzioni pericolose e per mancato rispetto dei limiti di velocità;

Ø  29 i sequestri eseguiti (1 penale e 28 amministrativi, tra cui 7 sequestri di unità da diporto e 20 per violazioni in materia di tracciabilità del prodotto ittico e mancato rispetto delle normative per la conservazione, per un totale complessivo di 834 kg di prodotto ittico);

Ø  2 le operazioni di bonifica ambientale eseguite rispettivamente con vigili del fuoco e con il wwf.

I dati sopra elencati, in aumento di circa del 30% rispetto al 2021 e del 40% rispetto al 2020, che testimoniano la quantità di lavoro svolto dalla Guardia Costiera sul lago più grande d’Italia nel 2022 si è reso possibile anche grazie all’implementazione di uomini e mezzi che il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, su richiesta della Direzione Marittima di Venezia, ha destinato nell’ultimo triennio sul Lago di Garda. Ad oggi, infatti, il Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera del Lago di Garda, può contare su:

Ø  37 guardiacoste (tutti abilitati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario);

Ø  1 sala operativa attiva h24;

Ø  1 motovedetta ogni tempo pronta a muovere h24 con qualsiasi condizione meteo lacuale;

Ø  2 motovedette di polizia lacuale;

Ø  3 gommoni veloci;

Ø  1 Rescuerunner (particolare moto d’acqua che può operare sui bassi fondali e su scogliere affioranti);

Ø  5 mezzi terrestri;

Ø  Tre basi logistiche (la principale a Salò, una a Nago Torbole e una in fase di allestimento a Lazise, tutte fornite in comodato d’uso gratuito dalle locali amministrazioni alla Comunità del Garda per gli usi logistici della Guardia Costiera).

Inoltre, in considerazione degli eccellenti risultati del dispositivo operativo messo in campo dalla Guardia Costiera nel 2022, anche quest’anno, prima dell’inizio della stagione estiva, altre due unità navali del Nucleo verranno rischierate nel sorgitore di Lazise, al fine di avere una equa distribuzione dei mezzi lungo i 164 km di coste del lago, con una possibilità di prontezza d’intervento più efficace in fase di richiesta da parte dell’utenza, nonché di poter vigilare costantemente, per come fatto nello scorso anno, le coste lombarde, venete e trentine.

 

Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti della polizia locale sono stati informati da un passante che due persone avevano appena scavalcato la recinzione dell'isola ecologica.

La segnalazione ha mobilitato subito il comando e hanno subito raggiunto il posto due agenti insieme al comandante, Massimo Zambarda. Mentre un agente è rimasto a sorvegliare l'uscita, il comandante e l'altro agente sono entrati e hanno sorpreso i due all'interno di un cassone per il recupero di materiale elettrico, intenti a frugare e selezionare alcuni oggetti.

Non essendoci possibilità di comunicazione, visto che i due non parlavano italiano e non avevano documenti con sé, la polizia locale ha operato un fermo per procedere all'identificazione. I fermati sono poi stati portati al comando di Brescia, dove era presente un interprete e si è provveduto al fotosegnalamento. I due sono stati dunque denunciati a piede libero, dopo il sequestro degli arnesi da scasso rinvenuti all'interno del marsupio di uno dei due.

Il comandante Zambarda ha ringraziato i cittadini che non esitano a fare segnalazioni e lo stesso comando di Brescia per l'ausilio fornito nel corso dell'operazione.

E’ ormai iniziata la stagione turistica sul Lago di Garda e con il contestuale aumento delle temperature è ripreso il traffico da diporto sul Benaco e infatti non sono mancati gli interventi che la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò ha dovuto coordinare nel fine settimana. Ecco il comunicato stampa della Costiera.

Nella mattinata di sabato, infatti, è stata segnalata nelle acque del basso - lago sponda veneta - una barca semi affondata a distanza dalla costa, in questo contesto la Polizia di Stato della Squadra Acque interne di Peschiera è prontamente intervenuta per verificare che non vi fossero dispersi. Raggiunta l’unità, i poliziotti riuscivano ad accertare che la barca capovolta non era stata di recente utilizzata e, a seguito di approfondimenti sul posto, risalivano al legittimo proprietario, che provvedeva al recupero dell’unità sotto il coordinamento dell’Equipaggio della Polizia di Stato.

Nel pomeriggio, invece, tre sono stati gli eventi SAR sviluppatisi quasi contemporaneamente e coordinati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò. Il primo ha riguardato un acquascooterista che, a seguito di una probabile manovra repentina, ha impattato con l’arto inferiore sulla sua stessa moto d’acqua, rimanendo infortunato, doloratne e alla deriva. Segnalato da altri acquascooteristi all’unità della Guardia Costiera, che era in vigilanza nel centro lago, è stato da quest’ultima raggiunto e recuperato a bordo della motovedetta di soccorso, quindi trasportato nel sorgitore di Bardolino dove la sala operativa del 118, su richiesta della S.O. della Guardia Costiera, aveva prontamente fatto convergere un’autoambulanza per il successivo trasporto in ospedale.

Il secondo evento ha riguardato un’unità da diporto con quattro turisti alla deriva a circa 3 miglia dalla costa di Lazise, dove è intervenuta in soccorso la motovedetta dei Vigili del Fuoco di Bardolino, e il terzo evento SAR ha riguardato un’altra unità da diporto con quattro diportisti italiani a bordo, rimasta in panne al traverso di Punta San Vigilio, quest’ultima raggiunta dalla Motovedetta della Guardia Costiera, che li ha poi trasferiti a Garda.

Alla fine sono state quattro le unità assistite e nove le persone soccorse dai mezzi navali dei soccorritori intervenuti.

Fondamentale, in tale contesto, è la sinergia che le varie forze dello Stato (Polizia, Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, e 118) hanno messo in campo nella giornata di sabato, per come avviene ormai da anni, sotto il puntuale coordinamento della Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che gestisce, per norma di legge gli interventi di soccorso sul più grande lago Italiano.

 

In riferimento al "PROGETTO SCUOLE SICURE 2023" gestito dalla Prefettura di Brescia e promosso dal Ministero dell'Interno, il quale ha contribuito destinando al Comune di Rezzato circa € 13.000 per l'acquisto di apparecchiature in grado di rilevare la presenza di stupefacenti e, in parte, per avanzare attività atte al contrasto dello smercio di droga nei pressi degli istituti scolastici, il Comando Polizia Locale di Rezzato ha organizzato un'incisiva attività di controllo delle aree maggiormente a rischio, raggiungendo importanti obiettivi (nelle ultime due settimane), e cioè: nr. 13 soggetti segnalati alla Prefettura poiché trovati in possesso di sostanze stupefacenti (2 dei quali minori degli anni diciotto), nr. 4 denunciati in stato di libertà per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio (3 dei quali minori degli anni diciotto), mezzo etto di narcotico sequestrato. La notizia in una comunicato stampa della polizia locale.

In particolare, la presenza di un giovane 20enne che si aggirava con fare sospetto nell'area esterna di un istituto scolastico, veniva controllato e perquisito dagli Agenti di Polizia Locale. Sulla sua persona venivano rinvenute decide di dosi di sostanza stupefacente del tipo "hashish", così come all'interno della sua abitazione ove veniva rinvenuto ulteriore narcotico, unitamente ad un bilancino di precisione e a del materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. Le indagini avanzate d'iniziativa dal Comando di Polizia Locale hanno permesso di fare emergere una consolidata e ben radicata attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare tra la società giovanile, oltretutto minorenne.

"Quello della droga è un fenomeno che va debellato con ogni mezzo, ed è per questo che abbiamo chiesto al Comando che l'opera di prevenzione e repressione circa lo spaccio di droga venga estesa anche nel corso delle prossime settimane", commentano così il Sindaco Giovanni Ventura e l'Assessore alla Sicurezza Sergio Renato Voglini del Comune di Rezzato.

Nuvolento sotto shock in questi giorni. La notizia dell’omicidio di Romano Fagoni, ucciso con una coltellata alla gola dalla moglie Raffaella Ragnoli ha suscitato in tutti una grande impressione. Per tutta la domenica sono proseguiti gli interrogatori dei familiari e degli amici della coppia.

I carabinieri insieme al magistrato Flavio Mastrototaro hanno ascoltato numerose persone vicine di casa.

Ora resta da capire quali siano le cause profonde del delitto avvenuto a quanto sembra al culmine di una lite davanti al figlio 15enne della coppia.

«È un grande dolore perché conosco la famiglia e non mi sarei aspettato una cosa del genere - è il primo commento del sindaco Nuvolento Giovanni Santini al Giornale di Brescia -. Non me lo sarei aspettato soprattutto da lei, sempre disponile, per la parrocchia, per il Comune, quando aveva aiutato anche per il servizio pedibus. Lei si vedeva molto in paese, era attiva per la comunità, lui molto meno». E aggiunge: «Se c’erano tensioni tra loro erano ben nascoste tra le mura domestiche perchè non abbiamo mai saputo nulla. Sono vicino anche ai figli, soprattutto al 15enne che ha visto tutto. A lui va il mio abbraccio più grande».

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