Cronaca

Gian Luca Bettini, conosciutissimo medico di base del paese, è mancato all'età di 65 anni. Lascia la moglie Laura, i figli Nicola, Silvia, Marco e Sara con le rispettive famiglie, la mamma Pierina e il papà Valentino.

 

La notizia ha destato incredulità in molti gavardesi perché il medico ha continuato a curare i suoi pazienti fino all'ultimo, quando è stato sopraffatto dalla malattia. Sono numerose le testimonianze che in queste ore si rincorrono sui social: i pazienti lo descrivono come un professionista serio che ha dedicato la vita alla salute degli assistiti con dedizione e disponibilità, un punto di riferimento attento e premuroso, un amico pronto alla battuta e allo scambio di opinioni anche nel corso di una visita, per stemperare tensioni e paure.

Bettini aveva frequentato il liceo classico Arnaldo, si era laureato in medicina a Milano e aveva quindi iniziato il lavoro sul territorio, sposando con convinzione - e talvolta anche anticipando - le trasformazioni che il ruolo del medico di medicina generale ha assunto negli anni. Operava infatti in team nel centro medico San Luca a Bostone, così da poter offrire un servizio coordinato e all'avanguardia nella gestione dei pazienti.

Il dottor Bettini ora riposa presso l'ospedale di Gavardo, mentre i funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Villanuova sul Clisi mercoledì 2 febbraio, alle 15. La cerimonia si concluderà nel cimitero di Vallio Terme, dove Gian Luca Bettini sarà sepolto.

Giovanna Gamba

Per le loro famiglie, ma anche per i congiunti di Irene e Dennis, è stata intanto avviata una raccolta fondi sulla piattaforma www.gofundme.com.

 

Saranno sepolti in Marocco i due cugini Salah Natiq e Imad Natiq e l'amico Imad El Harram, che sono stati composti nella sala del commiato Domus Aurora di Gavardo. Per loro in questi giorni è stata attivata una raccolta fondi, così da sostenere le famiglie nelle spese per il rimpatrio. La proposta è nata da un amico che, pensando ai costi elevati per il trasporto dei feretri e la sepoltura, ha voluto dare un contributo economico come segno di solidarietà ai congiunti distrutti dal dolore. Chi volesse partecipare può collegarsi alla piattaforma www.gofundme.com, una delle più famose per il crowdfunding, e selezionare la raccolta che tra l'altro compare fra le campagne del momento.

L'iniziativa in realtà non è solo per i tre giovani, ma è finalizzata ad aiutare tutte e cinque le famiglie colpite dal lutto, tra le quali sarà divisa equamente la somma raccolta. L'organizzatore è Yassin Kouisi, amico delle giovani vittime, che ha spiegato il suo gesto come un modo per "poter sollevare anche solo poco il morale dei genitori e far qualcosa per non restare con le mani in mano". Sono già numerose le adesioni, tutte registrate in trasparenza in un intreccio di nomi italiani e stranieri, anche se in molti casi i donatori mantengono l'anonimato. Yassin scrive che documenterà la consegna dei fondi e la condividerà sul web "per farvi vedere che la vostra fiducia nel donare non sarà mai tradita mai".

Giovanna Gamba

 

 

La segnalazione è giunta questa mattina in redazione. Numerose persone che sono solite fare una passeggiata lungo la via che sale da via Monte al Monticello a Gavardo si sono trovate davanti questa mattina una sconcertante sorpresa. A fianco della strada proprio accanto ad una delle santelle della via crucis, un ammasso di interiora di cinghiale sanguinolento e puzzolente faceva mostra di sé. La caccia al cinghiale è consentita, la maleducazione no. L'episodio di questa mattina denota che esistono persone che non hanno alcun rispetto degli altri. Dopo alcune segnalazioni il Comune di Gavardo ha provveduto a inviare degli addetti dell'ufficio tecnico per liberare la strada che tra l'altro conduce al vicino parco dall'ingombrante presenza. I cacciatori stessi dovrebbero al loro interno isolare e denunciare questi personaggi che mettono a repentaglio il buon nome di tutti coloro che cacciano rispettando le regole. Di per sé questo fatto è anche un reato perché rientra nel profilo dello scarico abusivo di rifiuti speciali. E quindi punibile per legge.

 

Come ogni anno, la Polizia Provinciale di Brescia, oltre alle consuete attività di sorveglianza ittico-venatoria e di controllo stradale, durante la stagione invernale effettua il servizio di soccorso sciistico sulle piste del Comprensorio Ponte di Legno – Tonale – Temù.

 

I cinque agenti impegnati in questa attività si avvalgono di una motoslitta corredata di toboga: dall’inizio della stagione sono stati 11 gli interventi di soccorso effettuati dalla Polizia Provinciale, l’ultimo dei quali si è verificato nei giorni scorsi in favore di un cittadino israeliano.

La Polizia Provinciale vigila inoltre sul rispetto delle norme di comportamento degli utenti sulle piste e, da quest’anno, effettua i controlli a campione per la verifica dei Green Pass, obbligatori per accedere agli impianti. In caso di incidente, gli agenti del soccorso sciistico della Polizia Provinciale effettuano infine accertamenti giudiziari e rilievi sui sinistri avvenuti sulle piste.

La formazione continua degli agenti è una componente fondamentale per la qualità dei servizi erogati: oltre ai corsi di primo soccorso, che abilitano gli agenti alla stabilizzazione e al trasporto di una persona traumatizzata, ogni due anni viene effettuato un corso di aggiornamento per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico DAE, dispositivo presente nella casetta del soccorso piste alla fine della seggiovia Roccolo e a disposizione di tutti i membri del soccorso alpino.

 

 

 

Ultimo saluto oggi a Irene Sala, la diciassettenne di Villanuova sul Clisi, che ha perso la vita nel tragico schianto di sabato scorso lungo la tangenziale per Brescia insieme ad altri quattro giovani valsabbini. I funerali si tengono oggi pomeriggio alle 15 nella parrocchia di Villanuova sul Clisi partendo dall'abitazione in viale 24 maggio alle 14:50. Dopo le esequie la salma di Irene proseguirà per il tempio crematorio di Sant'Eufemia. Irene lascia nella disperazione la mamma Angioletta, il papà Enrico, la sorella Martina, la nonna Silvana. Una tragedia terribile quella che ha colpito la comunità valsabbina con 5 giovani che hanno perso la vita in modo così tragico. La somma dei loro anni di vita non raggiungeva il secolo.

La cerimonia di addio per Dennis Guerra si svolgerà sempre oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Michele a Sabbio Chiese. Partirà dalla casa di famiglia, dove lo piangono la mamma Simona, il papà Glauco, la sorella Nicole e i nonni. A Sabbio il sindaco Onorio Luscia ha proclamato il lutto cittadino. Le altre tre giovani vittime - Salah Natiq, Imad El Harram e Imad Natiq - saranno invece sepolte in Marocco.

Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13, un’automobile con a bordo una coppia residente nel milanese viaggiava sulla tangenziale 45bis da Gavardo verso Prevalle. Improvvisamente, per cause ancora in corso di accertamento, il conducente ha invaso l’opposta corsia di marcia proprio mentre sopraggiungeva un camper, guidato da una donna di Bedizzole.

Lo schianto è stato inevitabile e violento: il camper, centrato in pieno, si è ribaltato in seguito all’urto e ha terminato la sua corsa sulla corsia opposta. Le persone coinvolte hanno avuto solo ferite lievi, mentre ingenti sono stati i danni riportati dai loro mezzi.

Sul posto sono sopraggiunte più pattuglie della polizia locale valsabbina, sia per i rilievi sia per deviare il traffico sulle strade secondarie e far riprendere al più presto la circolazione, che all’arrivo degli agenti era totalmente paralizzata. Le automobili in coda sono fatte uscire a Gavardo e a Prevalle, sfruttando la viabilità secondaria e attraversando anche il centro dei paesi, in modo da poter tornare al più presto alla normalità.

Oltre alla locale, è intervenuta anche la polizia stradale, così come i vigili del fuoco e il personale dell’ANAS. La strada è stata riaperta verso le 15:30, dopo essere stata sgombrata e ripulita, mentre i mezzi recuperati dal carro attrezzi sono già stati restituiti ai legittimi proprietari.

Giovanna Gamba

In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, l’amministrazione comunale di Manerba del Garda ha voluto commemorare le vittime dell’Olocausto consegnando simbolicamente una Medaglia d’Onore ai familiari del Manerbese Angelo Olivari, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale venne internato dai nazisti in Germania dal 1943 al 1945.

Con questo gesto il Comune ha inteso sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le nuove generazioni perché non vengano dimenticati l’orrore della Shoah, la deportazione, la prigionia e morte nei lager di milioni di innocenti, e affinché immani tragedie come questa non debbano più ripetersi nella storia dell’umanità.

Nella foto l’Assessore ai Servizi Sociali, Giuliano Somensini, consegna la Medaglia d’Onore ai familiari di Angelo Olivari.

Uno sciatore bresciano 60enne aveva raggiunto le piste di Montecampione esibendo il green pass del fratello. La Polizia di Stato durante i controlli lo ha scoperto e multato.

 

Nell’ambito dell’attività di soccorso in montagna, gli agenti della Questura di Brescia con la loro presenza assicurano quotidianamente assistenza sulle piste e attività di controllo in relazione al green pass e alla copertura assicurativa, obbligatori per accedere agli impianti di risalita.

Nella giorni scorsi, una pattuglia di sciatori del Distaccamento di Montecampione ha individuato un uomo, bresciano, che si accingeva a entrare nell’impianto di risalita, esibendo su richiesta degli agenti la carta di identità e il green pass del fratello.

I poliziotti si sono insospettiti su regolarità e validità del documento sanitario esibito alla base della funivia, perciò hanno proceduto all’esatta identificazione dell'uomo, scoprendo così che l’identità della persona controllata non corrispondeva alla titolarità della certificazione sanitaria, a prima vista valida ma appartenente al fratello.

Il 60enne è stato immediatamente sanzionato per l’illecito amministrativo, in quanto sprovvisto del green pass obbligatorio, e dovrà così pagare una multa di 400 euro, più altri 100 per il comportamento e la mancata assicurazione. Immediato anche l’allontanamento dai luoghi di aggregazione sportiva in cui tentava di introdursi irregolarmente.

Inoltre, in relazione allo stratagemma ideato per aggirare la normativa emergenziale in vigore, sono in fase di ultimazione gli approfondimenti investigativi per il deferimento dell’uomo alla Procura della Repubblica di Brescia, ipotizzando il reato di sostituzione di persona.

Giovanna Gamba

E’ giunta alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda nel tardo pomeriggio di ieri la richiesta di soccorso da parte di un diportista, che, uscito per una battuta di pesca sportiva, con il calare della sera, che ha coinciso con il fenomeno di una nebbia molto fitta presente su tutto il Lago, ha perso l’orientamento, non riuscendo più a navigare per fare rientro in porto. Ad aggravare la situazione del diportista un leggero urto dell’unità con il basso fondale, senza, però, causare infiltrazioni di acqua.

La Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, nel dare immediati consigli al malcapitato, mantenendo un costante contatto telefonico con lo stesso, si faceva condividere le coordinate geografiche relative alla posizione tramite smartphone, al fine di poter passare il punto preciso ai guardiacoste del GC A58, subito impiegati nella ricerca.

Una volta raggiunta l’unità da diporto e accertato che il diportista fosse in buone condizioni di salute e che l’unità potesse navigare in autonomia, l’Equipaggio del GC A58 lo instradava a lento moto fino al porto Le Sirene di Salò.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma è opportuno sensibilizzare i diportisti nel non avventurarsi in navigazioni con fitta nebbia, soprattutto allorquando si tratta di natanti privi di sistemi radar o di cartografia elettronica. Infatti, con la scarsa visibilità che c’era ieri sera nel Lago, in alcuni punti anche sotto i 10 metri, i punti fissi quali segnalamenti notturni, ovvero le luci di costa, non erano più visibili e, come nel caso appena descritto, è stato necessario richiedere l’intervento della Guardia Costiera che è prontamente intervenuta in soccorso del diportista.

 

 

L'animale passeggiava sulla carreggiata della Sp. 45bis, mettendo tra l'altro a rischio la sicurezza degli automobilisti. Pronto l'intervento della polizia locale valsabbina.

 

I fatti risalgono a ieri pomeriggio, verso le 16:45, quando una pattuglia della polizia locale in servizio a Gavardo è stata avvicinata da alcuni cittadini. Agli agenti viene riferito che in tangenziale, all'altezza del supermercato Bennet, c'è un asino che vaga indisturbato.

La pattuglia si muove immediatamente e raggiunge l'animale, mettendolo in sicurezza fuori dalla carreggiata, legato al guardrail. Subito viene contattata l'ATS, che invia sul posto un veterinario. Nasce qualche problema per il fatto che l'asino non ha alcun microchip, quindi è più difficile risalire al proprietario, ma dopo qualche ricerca gli agenti riescono a individuarlo e a comunicargli l'accaduto.

L'uomo, residente a Gavardo, sopraggiunge e riconosce la propria bestia, ma non si spiega e non riesce a immaginare come abbia fatto ad arrivare lì. Pare scettico sulla possibiltà che a prima vista sembra la più probabile, ossia che l'asino sia scappato, e avanza perfino l'ipotesi che qualcuno l'abbia rubato o magari "aiutato" a fuggire. Alla polizia locale toccherà fare piena luce sulla vicenda nelle prossime ore. "Al momento - riferisce il comandante Fabio Vallini - sono in corso accertamenti per stabilire se ci sono responsabilità o meno da parte del conduttore dell'animale". Poi si vedrà. Che agli agenti tocchi anche indagare sul rapimento di un asino?

Giovanna Gamba

Gli agenti della polizia locale di Brescia hanno tratto in salvo e messo in sicurezza, l'animale che si aggirava nei pressi dell'Italmark di via Albertano da Brescia.

Nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa la centrale operativa della Polizia Locale di Brescia ha ricevuto la segnalazione della presenza di una pecora in via Albertano da Brescia, nei pressi del supermercato Italmark. Gli agenti sono tempestivamente intervenuti per evitare possibili ripercussioni sulla circolazione stradale o incidenti dovuti alla presenza dell’animale, che nel frattempo si stava pericolosamente spostando verso la tangenziale ovest. L'ovino è stato recuperato non senza difficoltà, poi è stato portato in una struttura adatta in via Serenissima dove un veterinario di ATS ne ha valutato lo stato di salute.

Sono attualmente in corso accertamenti per stabilire la provenienza dell’animale, dal momento che non erano presenti segni specifici di un eventuale proprietario. Che sia scappato da un presepe?

Sulla applicazione IO sono attivi a partire da questi giorni tredici servizi del Comune di Brescia, che progressivamente intende ampliare l'iniziativa dopo un periodo di rodaggio du qualche mese.

 

I 13 servizi sulla piattaforma nazionale IO sono raggiungibili all’indirizzo web https://io.italia.it/enti/comune-di-brescia oppure tramite la corrispondente App per smartphone e tablet.  

I servizi disponibili riguardano le informazioni sulla scadenza della carta d’identità, gli avvisi di avvenuto rilascio della tessera elettorale, di avvenuto sorteggio e di convocazione ai seggi elettorali, l’avviso dell’apertura delle iscrizioni e le comunicazioni relative al servizio pre-scuola primaria, l’avviso di apertura delle iscrizioni e le comunicazioni riguardo al trasporto scolastico, l’avviso dell’apertura delle iscrizioni al servizio di ristorazione scolastica per la scuola primaria, le comunicazioni relative agli asili nido, l’avviso di apertura delle iscrizioni e le comunicazioni relative alle scuole dell’infanzia e le comunicazioni riguardo al servizio di ristorazione della scuola primaria.

Si tratta di una prima fase che sarà progressivamente integrata con nuove funzionalità nei prossimi mesi.

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