Nei giorni scorsi l’AUSER Insieme dedicato ad Albino Melzani ha subito un gesto squallido che lascia l’amaro in bocca fra i volontari, ma anche in chiunque ne è venuto finora a conoscenza: il furto delle poche decine di euro sottratte dalla cassa del centro che conteneva le modestissime offerte dei soci e dei frequentatori.

Il centro AUSER di Preseglie da anni propone attività ricreative per gli anziani e in paese è un fiore all’occhiello di cui molti sono orgogliosi: ben organizzato e sostenuto da una fitta rete di volontari, è cresciuto negli anni proprio grazie a tutti coloro che hanno scelto di investire buona parte del loro tempo libero per il funzionamento della struttura. Danila Guerra è una di loro e racconta che i volontari pagano di tasca propria perfino il caffè in compagnia, così da rimpinguare una cassa sempre bisognosa di fondi e raccogliere giorno dopo giorno somme piccole, certo, ma sempre significative per l’organizzazione quotidiana.

Tra giovedì e venerdì scorso, per esempio, la cassa del bar contava una somma di circa 30 euro, depositati in un cassetto durante il cambio turno perché così si è sempre fatto, senza bisogno di chiusure a chiave o lucchetti, anche perché si tratta in fondo di pochi spiccioli. Purtroppo, però, qualcuno questa volta li ha presi e se n’è andato indisturbato; difficile figurarsi tanta vigliaccheria e infatti inizialmente i volontari faticavano a crederci.

Poi sono iniziate le ricostruzioni e qualcuno ha ricordato che in questi giorni sono al lavoro diversi tecnici. Le due entrate potrebbero essere quindi rimaste aperte e incustodite, magari anche solo qualche minuto, un tempo però sufficiente per il furto. In effetti sulle porte non ci sono segni di scasso e l’intervento dei carabinieri ha solo confermato un fatto chiarissimo nella sua semplicità, ma particolarmente indegno per la spudoratezza con cui è stato compiuto. Danila ha provveduto immediatamente a posizionare un dispositivo di videosorveglianza, ma si capisce che delusione e rabbia la disturbano ancora e non basta una videocamera a far digerire l'accaduto. Per fortuna la voglia di fare non è stata scalfita e tutte le attività sono riprese a pieno ritmo. Se qualcuno passa dal centro e per curiosità prova a entrare, potrà conoscere persone entusiaste e attive. Se poi decidesse di bere un caffè, potrebbe perfino contribuire a ricostituire in tempi brevi il fondo cassa sparito, in una sorta di colletta solidale e virtuosa.

Giovanna Gamba