Venerdì 23 maggio alle 21, presso il Teatro-Cinema Cristal, il Teatro Gavardo presenta “Caro don Murgioni”, dedicato al sacerdote incarcerato in Uruguay. Lo spettacolo è scritto da John Comini, ispirato al libro “Dalla mia cella vedo il mare” di Anselmo Palini e a lettere e immagini messe a disposizione da Pino, fratello di don Pierluigi.
La narrazione viene proposta da Andrea Giustacchini e da Paola Rizzi, che danno risalto alla grande fede di don Murgioni, al suo amore per la giustizia, alla sua azione in favore dei poveri e dei perseguitati dalla dittatura militare. Il sacerdote bresciano, missionario ‘fidei donum’ in Uruguay nel 1968, ha pagato con oltre cinque anni e mezzo di carcere duro e di torture la sua fedeltà al Vangelo.
Anche don Saverio Mori ha conosciuto il carcere e le torture: una volta liberato, è rimasto in Uruguay, nonostante il pericolo che correva, per visitare in carcere don Murgioni e garantirgli il proprio sostegno. Il vescovo di Brescia, mons. Luigi Morstabilini, fu sempre vicino al suo sacerdote e nel 1976 poté visitarlo in carcere, uscendo dall’incontro con le lacrime agli occhi. Grazie all’intervento di Paolo VI, del vescovo di Brescia, dell’Ufficio missionario con don Renato Monolo e del Governo italiano, don Murgioni è tornato in Italia, svolgendo il proprio servizio sacerdotale a Brescia in San Faustino, a Ghedi e infine a Gaino e Cecina sul lago di Garda, dove è morto il 2 novembre 1993 a soli 51 anni a seguito delle torture subite.
La serata di Salò è realizzata grazie a don Enrico Malizia, curato dell’oratorio: il ricavato è a sostegno dell’iniziativa missionaria “Accoglienza Giovani Mozambicani” che saranno ospitati nella prossima estate (info 339 3969063).