Martedì 8 luglio alle 20:30, nel giardino della biblioteca di Salò (via Leonesio 4), Massimo Lugli presenterà il suo ultimo libro, "La banda dell'arancia meccanica". Ingresso libero.

Un altro importante appuntamento, nel giardino della Biblioteca di Salò, è in calendario per martedì 8 luglio alle ore 20.30 con il giornalista e scrittore Massimo Lugli intervistato da Roberta Ghirardi, consigliera delegata agli eventi culturali della Biblioteca.

Lugli è inviato speciale de La Repubblica per la cronaca nera e partecipa a numerose trasmissioni televisive della Rai, oltre che essere autore di numerosi romanzi gialli. Con “La banda dell'Arancia Meccanica”, edito da Newton Compton Editori, racconta della famosa banda criminale che sconvolse Roma agli inizi degli anni Ottanta. La lettura del suo romanzo getta luce anche su un periodo in cui la violenza sulle donne, piaga purtroppo attuale, non era ancora riconosciuta come delitto. 

La banda dell'Arancia meccanica era formata dai “coatti” di periferia che sembravano usciti da un film ed erano il terrore della Roma bene. Colpiscono nei quartieri più esclusivi della Capitale, dove la gente si sente più al sicuro. Individuano la vittima per strada, la inseguono e la derubano dopo averla picchiata. Poi, all’inizio degli anni Ottanta, il salto di qualità: cominciano a prendere di mira le ville e gli appartamenti di lusso, e non si limitano a rubare. Le case si trasformano in teatri dell’orrore, che la gang devasta e saccheggia dopo aver malmenato, stuprato e terrorizzato gli abitanti. Un incubo che vale agli spietati criminali il nome di banda dell’Arancia Meccanica. Tra le vittime ci sono anche personaggi famosi, attori e cantanti, e molti fuggono spaventati dai quartieri ricchi. Per anni, tra il 1979 e il 1983, le forze dell’ordine li inseguono invano, ma la banda sembra avere la misteriosa capacità di anticiparne le mosse. Ci vorranno oltre 700 rapine e un bottino da 15 miliardi di lire – oltre a gioielli, pellicce e orologi rubati – prima che l’incubo finisca e la gang, capitanata da un ex poliziotto, finisca in manette. Massimo Lugli trasforma la cronaca nera in letteratura, raccontando la storia angosciante e maledetta della gang che ha seminato il panico nella Roma bene. 

Come in un film, e invece era realtà. Rapine, aggressioni, stupri, torture. Come ha potuto farla franca per tanti anni? Davvero qualcuno ha coperto la banda? Lugli, che Corrado Augias definisce “cronista-segugio”, mette nero su bianco una delle storie italiane forse troppo dimenticata. “E' un grande onore - commenta Roberta Ghirardi - avere un ospite prestigioso come Massimo Lugli, grande giornalista e scrittore, al quale ovviamente chiederemo anche degli aggiornamenti sui fatti di cronaca che tengono banco in questo periodo su ogni televisione e media”. 

L'evento è gratuito e a ingresso libero. Per informazioni: tel. 0365/20338 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.