La sottrazione di carte fasciste fu enorme, specie da parte di ufficiali della Quinta Armata e di “agenzie” alleate, specializzate nel recupero di documenti. Destinazione? Se a prelevare il “bottino” erano gli Alleati, il materiale finiva negli Usa. Se erano gli italiani tutto finiva a giornali e partiti politici ma soprattutto sul mercato clandestino dei documenti, sostenne Emilio Re, capo degli archivi del Regno d’Italia.

Quei giorni sono raccontati nel libro “Saccheggio sul lago. I documenti perduti della Rsi”, di Bruno Festa. Lunedì 20 agosto alle ore 21 nella piazzetta del porto di Gargnano l’autore illustrerà i momenti più importanti e le marcate attenzioni degli Alleati che sul Garda concentrarono quasi metà dei “Monuments Men” operativi in Italia: 10 su 22. Tra questi il Capitano William McCain, responsabile della Quinta Armata americana per gli Archivi della Lombardia.

L’iniziativa è inserita nella manifestazione “Cultura in piazza”.

Giordano Silvestri