“La guerra l’avevamo mica voluta” è il titolo della serata che si ispira alle memorie di Antonio Baccolo, classe 1896, che prima di essere chiamato alle armi era un contadino. Baccolo nel corso della serata racconterà la guerra dal suo punto di vista, con gli stenti, la sofferenza e le fatiche, ma anche con quell’umanità, a volte più profonda delle ferite di guerra, che permetteva di superare i momenti più duri. Non mancano ironia e curiosità, mescolate alla rabbia e a una lucida intelligenza con cui analizzare i fatti. Tra tutto, sicuramente, spicca una inaspettata vitalità, più forte di ogni lutto.

Il racconto sarà affidato a Filippo Garlanda, attore poliedrico e autore del testo, che condurrà il pubblico fra le pieghe di uno degli eventi più drammatici della storia scoprendone aspetti quotidiani e minuti, ma non per questo meno drammatici. Anzi. A fare da colonna sonora saranno alcune canzoni popolari intonate dall’orchestra giovanile insieme al coro interzonale di Rezzato, Virle e Mazzano preparato da Cesare Archetti. Sono brani famosissimi, che nel nostro immaginario da sempre evocano la guerra: Ta-pum, Il capitan della compagnia, La tradotta, La leggenda del Piave, Sul cappello, Val Sugana.

Dirigerà l’orchestra il maestro Sandro Torriani, da dieci anni alla guida di una compagine che ormai ha in organico circa cinquanta elementi tra allievi e tutor. Gli strumentisti si dividono fra archi, fiati e percussioni e hanno un’età compresa fra i 12 e i 25 anni.