Durante l’anno scolastico 2019-2020 - dal mese di novembre 2019 al mese di maggio 2020 – il Museo d’Arte Sorlini aprirà gratuitamente alle scuole bresciane nella giornata di martedì (la giornata di chiusura al pubblico): gli istituti scolastici potranno riservare infatti una visita guidata che sarà concordata e declinata a seconda del grado ed indirizzo formativo dell’istituto.

Per accedere a questa opportunità le scuole, primarie e secondarie, potranno prendere contatto tramite e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e/o telefonicamente al numero 030/5787631.

Il Museo d’Arte Sorlini ha altresì ideato una serie di laboratori didattici e percorsi interattivi all’interno della collezione Sorlini, che sono stati appositamente definiti per le scuole primarie e secondarie di primo grado, ad esempio per scoprire l’evoluzione artistica del paesaggio, le storie raccontate dai dipinti (dalla mitologia classica alla storia sacra), per riconoscerne i protagonisti e comprenderne alcuni tratti, come ad esempio l’evoluzione del loro abbigliamento. Nei percorsi i ragazzi potranno anche realizzare l’identikit di alcune opere, analizzandone soggetto, stile, tecnica esecutiva e autore, vestendo così i panni di storici dell’arte per un giorno.

Tutti gli istituti scolastici riceveranno informativa delle suddette opportunità formative tramite apposita comunicazione, che sarà inoltrata dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia.

MarteS custodisce una straordinaria collezione privata composta da oltre 180 dipinti rappresentativi della pittura veneta e veneziana dal XIV al XIX secolo. La collezione è votata al settecento veneziano e ai nomi di Tiepolo, Ricci, Guardi, Canaletto, Rosalba Carriera, si affiancano quelli di pittori non così noti, ma fondamentali per lo sviluppo delle arti figurative della Serenissima: Pittoni, Diziani, Molinari, Bellucci, Fontebasso. Impreziosiscono questa pinacoteca privata anche opere di Giovanni Bellini, Bramantino, Savoldo, Padovanino, Celesti, Giuseppe Bernardino Bison. Martes ha sede nella splendida cornice di una grande dimora seicentesca a Calvagese della Riviera (Bs), in Piazza Roma 1. La preferenza per una pittura luminosa, allegra e dai toni squillanti ha guidato le scelte dell’imprenditore bresciano Luciano Sorlini (1925-2015) per la sua personale collezione d’arte, oggi offerta dalla Famiglia Sorlini al godimento di tutti, con una particolare attenzione e sensibilità rivolta alle giovani generazioni.

 

“Il progetto condiviso con la Fondazione Luciano Sorlini e con UBI Banca – dichiara Giuseppe Bonelli, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Ambito Territoriale di Brescia – è un’iniziativa che riconferma l’importanza del rapporto virtuoso e sinergico tra componente pubblica e istituzioni private e la riaffermazione del valore della cultura, anche come strumento di inclusione sociale.

Grazie al sostegno dell’Istituto di Credito, abbiamo avviato un percorso pluriennale di proficua collaborazione multidisciplinare, per fare in modo che la scuola possa confrontarsi con il territorio in un itinerario economico-sociale, aiutando gli studenti ad acquisire strumenti di conoscenza sempre più adeguati e all’avanguardia, e non solo attraverso l’impegno nei percorsi di educazione finanziaria e alternanza scuola lavoro, ma anche attraverso attività didattiche dedicate al nostro straordinario patrimonio culturale, artistico e musicale, studiato ed interpretato anche in ottica identitaria.

Siamo lieti di presentare questa nuova opportunità dedicata ai giovani bresciani, che denota una particolare sensibilità e una tangibile attenzione alla formazione delle giovani generazioni, che rappresentano il futuro del nostro Paese. Auspichiamo che questa collaborazione possa proseguire e arricchirsi di nuovi contenuti, con reciproca e piena soddisfazione”.

 

“MarteS nasce con la volontà di essere luogo di cultura e aggregazione - dichiara Stefano Sorlini, Presidente della Fondazione Luciano Sorlini. L’arte come strumento di divulgazione della cultura dell’uomo, il “bello” come guida  per una migliore educazione dei giovani. La condivisione progettuale emersa tra MarteS, UBI Banca ed UST di Brescia ci ha portato a intraprendere questa iniziativa che riteniamo molto importante e foriera di altri progetti che vedano queste tre realtà, così fortemente legate al territorio, cooperare per un unico scopo: i giovani, reale speranza per il divenire. Riteniamo la partnership tra enti di questo tipo una via privilegiata per lo sviluppo culturale ed economico del nostro territorio, in tal senso la Fondazione Luciano Sorlini, quale Ente gestore del MarteS, è attenta e aperta alla valutazione e ideazione di altri progetti in grado anche di coinvolgere il mondo dell’imprenditoria bresciana. Per tali ragioni ritengo molto rilevante la collaborazione con UBI Banca. Ringrazio il Dottor Giuseppe Bonelli, il Dottor Marco Franco Nava e la Dottoressa Daniela Bertozzi per aver reso possibile tutto questo”.

 

“UBI Banca è fortemente radicata nella comunità - dichiara Marco Franco Nava, Direttore Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est – con cui condivide valori, interessi ed obiettivi e considera la responsabilità sociale un tratto distintivo del suo modo di fare banca al servizio dei territori. Questa iniziativa rientra nel solco di una consolidata progettualità sviluppata con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia a sostegno della formazione delle giovani generazioni, nel condiviso intento di promuovere la fruizione e favorire la valorizzazione del patrimonio culturale custodito a Brescia. Il Museo d’Arte Sorlini racchiude una collezione d’arte preziosa e raffinata, frutto dell’impegno appassionato di un lungimirante imprenditore, che ci consente oggi di ammirare capolavori d’arte veneziani, veneti e altri, prima dispersi in varie sedi e spesso espatriati all’estero. Potenziare le partnership con i centri di cultura ed i musei del territorio è peraltro uno tra gli obiettivi del nostro Istituto, che considera l’arte uno strumento di sviluppo culturale e sociale”.