Fabrizio Gandi, artista di Comero di Casto, è approdato nella prestigiosa galleria dell’AAB – Associazione Artisti Bresciani – con la mostra “Migrantes. Viaggio fra sogno e sofferenza” curata da Giovanna Galli. La mostra, che riunisce una trentina di terrecotte, è stata inaugurata con gli interventi del direttore di AAB Dino Santina, di Alfredo Bonomi e Franco Valenti, che firmano due saggi introduttivi del catalogo, del sindaco di Casto Diego Prandini, del direttore del Museo diocesano mons. Gabriele Filippini, presente anche l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Brescia Marco Fenaroli. Gandi, che pratica anche la pittura e il desing, ha scelto stavolta un materiale poverissimo – la creta – per descrivere il dramma vissuto da persone che emigrano dai Paesi poveri via terra e via mare per cercare un approdo nel Nord del mondo. “Le opere plastiche di Gandi – scrive il presidente dell’AAB Massimo Tedeschi nell’introduzione al catalogo - sono un vibrante j’accuse su una tragedia a cui siamo assuefatti: quella dei profughi, delle migliaia di uomini, donne e bambini in fuga dalla miseria, dalle guerre, dalla desertificazione climatica. Nella creta bianca, ridotta al grado zero del colore, palpita il sogno che spinge intere popolazioni a emigrare, vibra soprattutto l’urlo della loro sofferenza”.

 

Odoardo Resti

 

(la mostra è visitabile fino al 18 luglio nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4 a Brescia, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 16 alle 19.30)