Venerdì 8 alle 20:30 e venerdì 22 aprile alle 21, presso il Piccolo Teatro Libero di corso Bazoli 89, a Brescia, andranno in scena due opere di Patrizio Pacioni.

 

La prima è Zastava 999, ambientata a Goli Otok o Isola Calva, località croata nell'Adriatico, sede di un terribile campo di concentramento durante la dittatura di Tito. Qui vivono Goran, ex-internato, il figlio Darko, combattente nel conflitto dei Balcani, e la nipote Katica, tre generazioni che attraversano il Novecento, dai tempi titini a ai nostri giorni. Il loro precario equilibrio sarà scardinato dall'arrivo di due turisti italiani, Riccardo e Milena, coniugi in crisi e prossimi alla separazione. La drammaturgia di Patrizio Pacioni e Daniela Morandini è messa in scena per la regia di Davide Del Grosso, che dirige Ivan Bonasia, Francesco Cundò, Valentina Maronese e la stessa Morandini. Per prenotare scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Lo spettacolo del 22 aprile, scritto sempre da Pacioni, è portato in scena dall'Associazione Teatranti in collaborazione con Le ombre di Platone e si intitola "Christine & Lea, le serve". È liberamente ispirato a un fatto di cronaca degli anni trenta del Novecento che vide protagoniste due sorelle, cresciute fra abusi e degrado, reagire alle ingiustizie subite compiendo un efferato delitto nella borghese Le Mans. La narrazione non giudica né fornisce risposte, piuttosto coinvolge lo spettatore nei confini sfumati di esistenze difficili, in cui si fatica ad attribuire i ruoli di vittima e carnefice. Sul palco Stefano Comini, Federica Foresti, Lia Pironi, Paola Michelotti, Paola Danieli, Samuele Danesi, con la regia di Katiuscia Armanni (aiuto regia Giuseppina Vivolo). Ingresso 12 euro e prenotazione obbligatoria al numero 351.8707889 o all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Patrizio Pacioni, romano trapiantato da lungo tempo a Brescia, ha fino a oggi pubblicato ventisette libri tra romanzi, raccolte di racconti e testi teatrali. Da circa dieci anni ha messo al centro della propria attività artistica la drammaturgia, con la predilezione per il cosiddetto "teatro d’inchiesta”, come i due drammi in calendario nei prossimi giorni. Nel 2020, con «Le notti di Monteselva» - che vede protagonista il commissario Cardona giunto ormai alla sua settima indagine - si è aggiudicato uno dei più prestigiosi riconoscimenti della letteratura italiana di genere: il premio Garfagnana in Giallo.