Il museo Archeologico della Valle Sabbia ripropone la rassegna sul medioevo dopo il successo dello scorso anno. Dopo l'apertura di ieri, 11 ottobre, l'appuntamento è per i prossimi due martedì alle 20:45 presso il museo. Conduce le serate Enrico Giustacchini.

 

Musica, teatro, conferenze. Torna la rassegna “Medioevo meraviglioso. L’Età di mezzo come non ve l’hanno mai raccontata”, promossa dal Museo archeologico della Vallesabbia nella sua sede di piazza San Bernardino a Gavardo.

L'incontro di ieri sera aveva come ospite Giuseppe Fusari, già direttore del Museo Diocesano di Brescia, che è intervenuto sul tema “Fede e bellezza. Alla scoperta del canto gregoriano”. La musica medievale esercita un notevole fascino sull’ascoltatore di oggi, anche per la distanza che lo separa da quell’epoca. La serata è riuscita ad avvicinare in maniera suggestiva a quel mondo, grazie anche agli esempi proposti dal vivo dal coro Santa Cecilia, diretto dallo stesso Fusari.

Martedì 18 ottobre sarà invece il turno di “San Galgano, la vera storia della spada nella roccia”, che avrà come relatore Maurizio Calì, fondatore e presidente di “Italia Medievale”. Si potrà ripercorrere la vicenda di Galgano Guidotti, cavaliere senese del XII secolo poi divenuto eremita, della Rotonda che custodisce ancor oggi la celebre spada infissa nella pietra e dell’abbazia, di cui rimangono i resti grandiosi. Una storia ricca di simbolismi e dai risvolti quasi magici, permeata di spiritualità.

L'ultimo appuntamento della serie è previsto per martedì 25 ottobre con “Il formaggio con le pere”. Si tratta di un allestimento scenico di straordinaria suggestione che, ispirato dal libro del medievista Massimo Montanari, racconta l’avventura del cibo nei secoli. L’attore Daniele Squassina, accompagnato dalle musiche eseguite alla chitarra da Maurizio Lovisetti (anche ideatore della pièce) e dalla proiezione di immagini d’epoca, farà compiere al pubblico un viaggio sorprendente tra ricettari antichi, opere letterarie e raccolte proverbiali, a suggerire inattese riflessioni di natura economica e sociale.

L’ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione, da effettuarsi telefonando al numero 0365.371474 o via mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..