A Bagolino, nella ex chiesa di San Lorenzo, è possibile visitare fino al 25 agosto (apertura tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19) la mostra dell'artista Paolo Melzani, dal titolo "Ragione e metarealtà".

Perizia tecnica, cultura artistica e illimitata pazienza: sono gli ingredienti delle 28 opere di Melzani che torna a esporre nella "sua" Bagolino a sette anni dalla precedente personale, a poco più di un anno dalla mostra che l’aveva proiettato sulla ribalta cittadina, in AAB, nell’anno della Capitale della cultura.

Laureato in Filosofia alla Statale di Milano, una lunga carriera di insegnante di materie umanistiche alle medie e alle superiori da Salò alla Valle del Caffaro, Melzani conduce da anni una raffinata ricerca artistica scandita dalle tecniche via via affrontate. Dopo la stagione delle grafiche, da anni l’artista si sta dedicando con importanti risultati alla china, tecnica che richiede precisione di tratto, abilità esecutiva e una lunga dedizione per realizzare una singola opera.

I quadri di Melzani introducono in un mondo misterioso in cui scorci del centro storico suo paese si mescolano a incursioni moderne, oniriche, inquietanti. Accostato ai surrealisti per le atmosfere, ai divisionisti per la tecnica, Melzani è un filosofo prestato all’arte. Titoli (e contenuti) delle sue opere rimandano a Kant, Nietzsche, Platone, Heidegger. Traducono in immagini le domande sul nostro essere nel mondo, sul rapporto fra l’uomo e la natura, sull’origine delle cose e sul loro destino. Le figure umane che si affacciano sul limitare dei suoi quadri ci volgono le spalle: siamo noi, sono gli spettatori che si incamminano in questi paesaggi spiazzanti, o più semplicemente si arrestano sulla loro soglia. Ad ammirarne la bellezza.