I giorni di fine aprile e del mese di maggio 1945 segnarono in maniera particolare il Garda. La distribuzione sul lago (e nella provincia di Brescia) di un numero incalcolabile di documenti aveva attratto l’attenzione dei militi della Repubblica sociale prima della fine della guerra e degli Alleati dopo il loro arrivo.

La sottrazione di carte fasciste fu enorme, specie da parte di ufficiali della Quinta Armata e di “agenzie” alleate, specializzate nel recupero di documenti. Destinazione? Se a prelevare il “bottino” erano gli Alleati, il materiale finiva negli Usa. Se erano gli italiani tutto finiva a giornali e partiti politici ma soprattutto sul mercato clandestino dei documenti, sostenne Emilio Re, capo degli archivi del Regno d’Italia.

Quei giorni sono raccontati nel libro “Saccheggio sul lago. I documenti perduti della Rsi”, di Bruno Festa. Lunedì 20 agosto alle ore 21 nella piazzetta del porto di Gargnano l’autore illustrerà i momenti più importanti e le marcate attenzioni degli Alleati che sul Garda concentrarono quasi metà dei “Monuments Men” operativi in Italia: 10 su 22. Tra questi il Capitano William McCain, responsabile della Quinta Armata americana per gli Archivi della Lombardia.

L’iniziativa è inserita nella manifestazione “Cultura in piazza”.

Giordano Silvestri