Il presupposto di Selfie sentimentale. Autoscatti con parole è la considerazione che i rapporti interpersonali sono sempre più coltivati in modalità digitale, dentro una realtà che qualcuno continua a chiamare, a torto, “virtuale”. Questo ambiente – in apparenza - sembra più favorevole a far emergere l’autenticità delle relazioni perché consente di superare la timidezza, il pudore e la naturale resistenza a dire cose (contenuti, sentimenti, emozioni) che di persona faremmo fatica a manifestare. Apparentemente ne guadagna la comunicazione verbale (che si fa concisa, diretta, essenziale, spesso integrata o sostituita da emoticon), mentre si va perdendo la comunicazione non verbale, quella che si esprime tramite i gesti, le posture del corpo, l’intesa degli sguardi.

Selfie sentimentale. Autoscatti con parole è il progetto che proponiamo alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado, ai loro docenti e alle loro famiglie e a tutti coloro che sono interessati alle dinamiche educative che riguardano in particolare gli adolescenti e i preadolescenti. L’intenzionalità che poniamo alla base del progetto è quella di fare in modo che le esigenze comunicative di ragazze e ragazzi del nostro tempo siano intercettate e trovino una risposta in un ambito composto anche da educatori “tradizionali”, che rappresentano un mondo culturale e comunicativo “tradizionale”, che fa riferimento a media e a pratiche “antiche”, come i libri, le biblioteche, la lettura. Non è la supremazia dei media tradizionali che va rivendicata, non serve al processo educativo definire vinti e vincitori, o decretare chi sopravvive e cosa soccombe: ci pare utile, invece, definire le modalità di un dialogo possibile e necessario che provochi l’incontro tra nuovo e tradizionale, tra biblioteca e social, tra smartphone e libro e che individui come terreno comune tra questi elementi quello della relazione, e della relazione sociale in particolare. È la relazione sociale, dunque, che mettiamo alla base del nostro progetto: è questo il terreno privilegiato della cultura letteraria, che racconta le storie di uomini e donne e del loro mettersi in relazione nel contesto sociale. Ed è questo, parimenti, il terreno in cui sono utilizzati da ragazze e ragazzi gli strumenti della comunicazione digitale, per raccontare storie – spesso la propria storia –per stabilire contatti, per essere parte di un gruppo o community, per metterci in relazione col mondo che ci circonda e di cui ambiamo di fare parte.

 

Selfie sentimentale intende offrire ai giovani lettori e alle giovani lettrici quella complessità e quella capacità di profondità che è propria della letteratura e che sembra difficile trovare nel mondo della comunicazione social. In genere riteniamo che i libri e la lettura siano strumenti fondamentali della crescita e del percorso di costruzione delle identità personali, perché fondati su una serie di processi molto complessi legati alla decodifica della parola scritta, alla sua interpretazione e alle riflessioni che ne conseguono. La lettura di letteratura ci spinge a interrogarci su noi stessi e sul mondo che ci circonda, dialoga col nostro io interiore, raggiunge e nutre le profondità della nostra sfera relazionale e sentimentale. Se tanta complessità ci appare fondamentale, dobbiamo però fare i conti col fatto che non riusciamo a percepirla e trovarla nelle forme della comunicazione contemporanea, che è di gran lunga quella dominante nel nostro tempo, in cui lo smartphone ha soppiantato penna, macchina per scrivere e perfino computer, diventando strumento di un flusso comunicativo generalizzato e ininterrotto. Possiamo restituire profondità a queste modalità di comunicazione? Possiamo nutrire di contenuti non superficiali il bisogno delle nuove generazioni di stabilire legami comunicativi e identificativi? Possiamo affermare la necessità di ritrovare la complessità delle forme della relazione sociale? Possiamo farlo – questa la sfida che lanciamo con Selfie sentimentale. Autoscatti con parole – a partire dal riconoscimento della necessità di una riflessione sulla materia prima di ogni forma di comunicazione: la parola e la lingua, che poi originano tanto le forme semplici del discorso (la comunicazione social) quanto le forme più complesse della letteratura.

 

 

Alla parola, alle forme della comunicazione e della relazione è quindi ispirato tematicamente questo progetto che articoliamo in una serie di proposte differenti tra loro dal punto di vista delle modalità realizzative.

1.    Il percorso di lettura:

–          un percorso bibliografico articolato per temi e parole chiave contenuto in un bibliografia a stampa e in digitale realizzata secondo le articolazioni tematiche del percorso (a disposizione nelle biblioteche).

2.    Gli incontri con le classi, svolti da personale della Cooperativa Equilibri.

3.    Incontri nel tempo libero in biblioteca, per ragazze, ragazzi e gruppi di lettori.

4.    Incontri per docenti, bibliotecari, educatori e reading letterari con genitori nelle biblioteche con l’intervento di autori ed esperti.

 

Sul sito internet del Comune di Rezzato, nella sezione eventi (https://www.comune.rezzato.bs.it/news/eventi/selfie-sentimentale-autoscatti-con-parole), è possibile visualizzare il calendario degli incontri indicati nel punto 4, che sono tutti incontri a partecipazione libera e gratuita.

 

Selfie Sentimentale. Autoscatti con parole è un progetto di Eros Miari e Davide Pace (Equilibri, Cooperativa sociale).

Il progetto è promosso e sostenuto dal Sistema Bibliotecario Brescia est (capofila: Comune di Rezzato) in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia e la Rete Bibliotecaria Bresciana e con il patrocinio della Provincia di Brescia.

Per informazioni:

Sistema bibliotecario Brescia est

tel. 030.2593078 / int. 5

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www.comune.rezzato.bs.it (sezione “eventi”)