Ultima ora
Come consuetudine, per il giorno della Festa della Polizia si traccia un consuntivo dell’impegno dei precedenti 12 mesi (aprile 2020-aprile 2021) che consente di rilevare dati della vita della comunità. In questi 12 mesi anche le attività della Polizia di Stato sono state pesantemente caratterizzate dall’emergenza pandemica, per l’esigenza di destinare notevoli risorse al rispetto delle misure poste a tutela della salute pubblica.
ORDINE PUBBLICO
Le pubbliche manifestazioni si sono drasticamente ridotte per i limiti che l’emergenza pandemica ha comportato sulla vita sociale. Dalla primavera del 2020 i servizi di ordine pubblico in occasioni di manifestazioni si sono ridotti del 50%. Per converso, si è reso necessario approntarne numerosi, primi fra tutti quelli a cadenza di ciascun fine settimana, per garantire il rispetto delle disposizioni sanitarie, con particolare attenzione al centro di Brescia e alle zone rivierasche di Desenzano sul Garda.
DELITTUOSITÀ E REPRESSIONE DEI REATI
Negli ultimi 12 mesi alla Polizia di Stato sono pervenute 2337 denunce, con una flessione del 12 per cento rispetto al periodo precedente (2634). In sensibile diminuzione i furti (-33%), specie quelli in abitazione e di auto.
L’attività ha invece fatto registrare un aumento nel contrasto allo spaccio di stupefacenti, sia dal punto di vista degli arresti e delle denunce all’A.G. ma soprattutto del numero di assuntori segnalati alla Prefettura (+ 119 %, 169 persone rispetto a le 77 del periodo precedente). Tra i sequestri di droga, più consistenti rispetto al precedente anno, spicca quello di LSD, contenuto in 3938 francobolli operato dalla Squadra Mobile in provincia che attesta la consistente presenza sul mercato di tale sostanza psichedelica. Si segnala altresì un sensibile aumento del consumo di eroina
In tale ambito, si rammentano le più significative attività della Squadra Mobile portate a termine sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia e in esecuzione di provvedimento restrittivo disposto dall’A.G.[1]:
- 1 luglio, Operazione Customers, con l’arresto di1 4 persone indiziate di spacciare eroina nella zona della Stazione, Parco Pescheto e Parco Gallo a Brescia;
- 6 ottobre, Operazione XXL, con l’arresto di 12 persone, indiziate di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di hashish e cocaina operante nel comune di Lonato e Travagliato;
- 14 dicembre, Operazione Salto nel buio, con l’arresto di 8 persone, indiziate di detenzione e spaccio di stupefacenti, che veniva spacciato nella zona di via Milano a Brescia;
- 22 marzo 2021, su provvedimento restrittivo dell’A.G., arresto di 6 persone ritenute responsabili di aver ceduto lo stupefacente che ha cagionato la morte della giovane Francesca Manfredi, avvenuta a Brescia lo scorso 23 agosto.
Tra le operazioni della Squadra Mobile si è degna di nota quella condotta lo scorso 30 marzo, con l’arresto su provvedimento dell’A.G., di 3 persone per sequestro di persona a scopo di terrorismo avvenuto in Turchia in danno dei bresciani Sergio Zanotti e Alessandro Sandrini.
La DIGOS, sul fronte del contrasto ai reati di matrice eversiva, ha tratto in arresto:
- il 12 novembre a Castelcovati il cittadino macedone IMISHTI Ismail che, già espulso dal territorio nazionale nel 2015 per aver fornito base logistica al fratello Samet, legato a frange del terrorismo islamico, aveva fatto rientro illegalmente nel territorio nazional. L’IMISHTI è stato conseguentemente espulso per la seconda volta;
- 11.3.2021 indagati tre soggetti perché sospettati di arruolare persone con finalità di terrorismo contro l’integrità territoriale della Repubblica Ucraina a sostegno delle autoproclamate “Repubbliche Popolari di Donetsk e Lushansk”.
Il Commissariato di P.S. di Desenzano del Garda il 13 gennaio ha tratto in arresto, su provvedimento dell’A.G., 6 persone responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa nel commercio di auto.
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE
Controllo del territorio
Il numero di richieste di intervento pervenute alla sala operativa della Questura e al Commissariato di P.S. di Desenzano è diminuito del 6% ( da 26.081 a 24.597), comportando così o una riduzione del 4% degli interventi ( da 10.918 a 10.508). L’intensificazione delle attività ha portato ad un aumento dei controlli del 14% di persone (da 40.819 a 46.543) e del 5 % dei veicoli (da 19.045 a 20.039)
Misure di prevenzione
Le limitazioni agli spostamenti hanno ridotto il numero di fogli di via obbligatori emessi dal Questore e destinati a persone ritenute pericolose che si trovino in luogo diverso dalla propria residenza: 73 rispetto i 126 del precedente periodo.
In ordine allo prevenzione degli atti persecutori, lo stalking, si sono ridotti del 50% gli ammonimenti disposti dal Questore rispetto all’anno precedente.
POLIZIA AMMINISTRATIVA
L’impegno maggiore è derivato dai controlli necessari a garantire le norme sanitarie, con un aumento delle attività ispettive del 64% rispetto al periodo precedente (196 controlli contro i 119). Conseguentemente, il numero di sanzioni elevate è aumentato del 231,31 % (328 rispetto alle 99 nel precedente periodo).
Sono aumentate da 1 a 4 le sanzioni comminate a pubblici esercenti che hanno venduto alcool a minori.
Il numero di passaporti rilasciati è diminuito del 45 per cento (da 41.981 a 23.245).
In flessione del 48,5% i primi rilasci di porto d’arma per uso caccia, mentre sostanzialmente stabile il numero dei rinnovi.
In ordine al porto d’arma per uso sportivo, sensibile flessione sia per i primi rilasci che per i rinnovi, superiore al 10%.
IMMIGRAZIONE
I dati non sono raffrontabili con quelli del precedente periodo, in ragione del rallentamento delle procedure imposto sin dal lockdown e dalla chiusura delle frontiere. L’Ufficio Immigrazione, dopo la chiusura al pubblico disposta sulla spinta delle prime disposizioni, dal 09.06.2020 ha riaperto il front office, ricevendo l’utenza su appuntamento anche nella fascia oraria pomeridiana, nel rispetto dei protocolli sanitari, per garantire il servizio al medesimo numero di cittadini stranieri che costituiva lo standard di utenza precedente all’emergenza (circa 500 al giorno).
Gli stranieri regolari in provincia di Brescia sono passati da 157.463 a 151.820 (-3,6%), anche in ragione dell’acquisizione della cittadinanza italiana da parte di molti.
Più che dimezzate le espulsioni, in ragione delle chiusure delle frontiere di paesi stranieri e per la procedura di emersione prevista d all’art. 103 D.L. 34/2020 che, di fatto, non consente di allontanare dal territorio nazionale i cittadini stranieri irregolari che hanno presentato l’istanza e fino alla completa definizione del relativo procedimento amministrativo.
Per limitare il numero degli utenti presenti in ufficio, tutta l’attività legata alle richieste di informazioni da parte dell’utenza e l’accesso agli atti dei legali è stata assicurata con l’attivazione di una casella di posta elettronica dedicata.
Da ultimo, al fine di agevolare l’utenza, alcune tipologie di titoli di soggiorno (quali quelli per familiari di cittadini UE ovvero per assistenza minori ex art. 31 D.lgs. 286/1998) possono essere richieste in tempi notevolmente più veloci, attraverso la prenotazione degli appuntamenti all’Ufficio Immigrazione tramite la piattaforma Cupa Project, liberamente accessibile dal web.
ATTIVITÀ DELLA SPECIALITÀ DELLA POLIZIA DI STATO DI BRESCIA
SEZIONE POLIZIA STRADALE
La Polizia Stradale ha incrementato il numero di pattuglie impiegate rispetto allo scorso anno, specie sulla viabilità ordinaria. Le limitazioni alla mobilità hanno condotto ad una flessione del numero di incidenti rilevati, ben inferiore rispetto al precedente periodo, con diminuzione degli incidenti con lesioni (653 contro 1063).
SEZIONE POLIZIA POSTALE
La Polizia Postale di Brescia ha raddoppiato le denunce per truffa a mezzo internet, passate da 29 a 56.
SEZIONE POLIZIA FERROVIARIA
La Polizia Ferroviaria di Brescia ha aumentato i controlli nell’ambito della stazione ferroviaria per verificare la legittimità dei movimenti delle persone, che in numero notevolmente inferiore l’hanno frequentata, come dimostrano le 6.711 identificazioni notevolmente inferiori rispetto alle 27.962 dell’anno precedente.
L’attività ha consentito di aumentare del 40 per cento il numero di persone denunciate all’autorità giudiziaria, tra le quali numerose per detenzione di sostanze stupefacenti.
POLIZIA DI FRONTIERA
Presso l’Aeroporto di Montichiari, l’incremento del flusso aereo ha imposto un controllo su 14.285 voli, il 3% in più rispetto al periodo precedente.
Eventi di prossimità
La Polizia di Stato ha comunque tenuto a mantenere la vicinanza con i giovani, attraverso numerosi progetti svolti attraverso la modalità online. Tra questi “Stai connesso con la testa” un progetto di educazione all’uso consapevole della rete, curato dalla Questura di Brescia, realizzato attraverso una serie di video fumetti educativi, inseriti all’interno del progetto Nazionale della Polizia di Stato Gioca con la Polizia.
[1] Le investigazioni hanno documentato che attualmente sul mercato al minuto i tossicomani bresciani pagano per:
- la cocaina ad 80 euro a grammo, corrispondente a 3 / 4 dosi;
- l’eroina, 20 euro al grammo, corrispondenti mediamente a 2 dosi;
- l’hashish a 15 euro al grammo, corrispondente ad uno “spinello”;
- la marjuana a 20 euro al grammo, corrispondente ad due “spinelli”;
- l’LSD a 20 euro a “francobollo”.
Da *lunedì 12 aprile* la Lombardia tornerà in “*ZONA ARANCIONE*”.
Ecco una sintesi delle principali novità rispetto ad oggi:
- ci si potrà *liberamente muovere all’interno del proprio comune* (senza autocertificazione);
- saranno *consentite le visite*, una volta al giorno, *ad amici e parenti*, al massimo in due persone (esclusi dal computo i figli under 14);
- per i residenti nei *Comuni sotto i 5 mila abitanti*, sarà *possibile muoversi in un raggio di 30 chilometri* (quindi eventualmente anche sconfinare in un’altra Regione), ma con il divieto di recarsi nei capoluoghi di provincia;
- riaprono tutti i *negozi*, i *parrucchieri* e i *centri estetici*;
- tutti i ragazzi *fino alla terza media* potranno tornare a scuola in *presenza*;
- gli studenti delle *superiori* torneranno in aula *tra il 50% e il 75%*.
Nuovo appuntamento della rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea del Centro Teatrale Bresciano. La quarta rivoluzione di Guido Chiarotti e Carlo Longo con Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza,Fabrizio Martorelli, Alberto Onofrietti e il coordinamento registico di Piero Maccarinelli.
Il video sarà disponibile dal 17 aprile gratuitamente sulla pagina Facebook, canale YouTube e sito web del CTB.
Dopo averne pubblicato il backstage in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, il Centro Teatrale Bresciano presenta la lettura scenica integrale de La quarta rivoluzione di Guido Chiarotti e Carlo Longo, un nuovo appuntamento virtuale della rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea Teatro (Aperto) del CTB.
Dalle ore 15.30 di sabato 17 aprile sarà disponibile online il video della lettura scenica del testo selezionato da Elisabetta Pozzi, Direttrice artistica della rassegna, che vedrà sul palcoscenico Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza, Fabrizio Martorelli, Alberto Onofrietti.
Il coordinamento registico è di Piero Maccarinelli, Silvia Quarantini è assistente alla regia, la drammaturgia del suono di Daniele D’Angelo, le luci sono di Cesare Agoni.
Sulla scena in penombra di un teatro disadorno prende vita il soliloquio di un anziano Cardinale Bellarmino, padre teorico della controriforma. Rievocando i più importanti avvenimenti della sua vita nella Roma del primo Seicento, racconta l’incontro con due uomini che sconvolsero i suoi tempi e le sue convinzioni: Giordano Bruno da Nola e Galileo Galilei. Un monologo che si scopre presto essere una finzione: il testo è, infatti, ambientato in un teatro moderno e sul palcoscenico ci sono tre attori che provano un testo teatrale. Squilla un telefonino, le prove s’interrompono e una misteriosa voce femminile fuori campo irrompe sul palcoscenico. È l’autrice del testo che, con un sorprendente colpo di scena finale, svelerà il significato del titolo del testo, La quarta rivoluzione.
Come di consueto, gli spettatori sono chiamati a esprimere i propri giudizi, commenti e sensazioni sui testi presentati, in un avvincente percorso collettivo di dialogo e confronto che porterà a definire uno o più testi vincitori che potranno essere prodotti nelle prossime Stagioni o presentati in forma di mise en espace. È possibile inviare i propri commenti all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il video de La quarta rivoluzione sarà disponibile gratuitamente e senza obblighi di registrazione dal sito www.centroteatralebresciano.it, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Centro Teatrale Bresciano nella data indicata e rimarrà sempre fruibile in seguito.
Teatro (Aperto) rappresenta un ulteriore tassello alla progettualità di creazione di contenuti virtuali per tenere vivo il legame con il teatro e gli spettatori, iniziata nel marzo del 2020 con la rassegna Il trucco e l’anima e proseguita con Resistenze Teatrali e RiCreazione, teatro in Dad per la scuola.
Un’occasione che il Centro Teatrale Bresciano vuole offrire al proprio pubblico di continuare ad amare il Teatro e attendere insieme una possibile e sperata riapertura delle sale teatrali.
Un'indagine molto accurata con l'utilizzo delle immagini delle telecamere ma anche basata sulla collaborazione dei cittadini. Tutto questo è servito a identificare l'autore di una serie di danneggiamenti all'arredo pubblico di Gavardo (fioriere, spazi verdi) che è stato denunciato. Tutto inizia alla fine di febbraio quando un uomo con il volto parzialmente coperto da un cappello viene identificato dalle telecamere di sorveglianza. Sta strappando i fiori, abbattendo i vasi. Il giorno dopo un altro gavardese denuncia di aver trovato la sua auto con la gomma tagliata. Il lavoro certosino degli agenti della Polizia locale (agli ordini del comandante Fabio Vallini), la loro conoscenza del territorio e delle persone porta a un soggetto del paese che viene convocato al comando. L'uomo confessa: "Ero molto arrabbiato", dice. Sempre lui l'autore dei danni all'auto dell'altra persone con cui aveva avuto a che dire. Deve rispondere di danneggiamento aggravato.
Presto a Salò sarà possibile praticare un nuovo sport, sintesi di tennis, squash e badminton: due campi pronti entro l’estate, oltre a un nuovo Spray Park per il Polo sportivo.
Proseguono spediti i lavori iniziati a fine febbraio per la realizzazione dei primi due campi da Padel del Lago di Garda, un’iniziativa che amplia l’offerta del circolo Tennis Salò Canottieri Garda, frequentato ogni anno da oltre 10.000 sportivi. Gli impianti, la cui inaugurazione è prevista per l’inizio dell’estate, saranno collocati tra i quattro campi da tennis e l’area del polo sportivo che comprende tre piscine coperte, una palestra attrezzata, una vasca olimpionica all’aperto e un parco estivo. Proprio qui verrà presto ultimato anche il nuovissimo “Spray Park”, un’area con giochi a getto d’acqua, ideale e sicura anche per i bambini dai 3 anni in su.
Ogni campo da Padel avrà una superficie di 200 metri quadrati, sarà circondato da una barriera in vetro temperato di sicurezza alta 3 metri e da un’ulteriore recinzione metallica alta 4 metri. Il Padel, nato negli anni '70 in Messico, è uno sport in forte crescita e non si è fermato neppure durante la pandemia. Sintesi di tennis, squash e badminton, è caratterizzato da un estremo dinamismo, dato dal fatto che la palla è continuamente in gioco senza tempi morti, quindi costituisce un ottimo allenamento aerobico per ogni età. È praticato nel mondo da 15 milioni di persone di cui 6 nella sola Europa. In Italia questa disciplina, riconosciuta dal C.O.N.I. e promossa dalla FIT, può contare su oltre 1.700 campi, cresciuti dell’800% nell’ultimo anno. Sono 10.000 gli atleti che praticano Padel a livello agonistico nel nostro Paese, con un altissimo tasso di partecipazione femminile, circa il 45% contro il 20% del tennis.
“Il 2021 per noi riveste un particolare significato simbolico - sottolinea il presidente Marco Maroni - perché segna il traguardo dei primi 130 anni della Società. In quello che è forse il periodo più difficile della nostra storia recente abbiamo quindi deciso di investire ancora una volta nello sport e sul territorio, a beneficio della comunità. Lo facciamo puntando su una disciplina innovativa e sempre più amata”. L’offerta Padel della Canottieri Garda si rivolge a un bacino di utenza che oltrepassa il lago e comprende Valtenesi e Valle Sabbia, ma anche gli sportivi delle seconde case e i turisti italiani e stranieri del Garda. La società metterà a disposizione degli utenti anche maestri di Padel abilitati dalla Federazione Italiana Tennis.
Sono 214 le farmacie bresciane pronte a vaccinare, ma non è escluso se ne aggiungano altre nei prossimi giorni. Si tratta del 56% per cento del totale.
Primo step per la procedura di adesione volontaria da parte delle farmacie interessate a effettuare la campagna vaccinale anti covid. Nel Bresciano sono 214 le farmacie che hanno segnalato la loro disponibilità su 382 in totale, ovvero il 56 per cento.
Il reclutamento delle farmacie è stato attivato da Federfarma perché oggi è prioritario provvedere, nel più breve tempo possibile, alla mappatura così da organizzare la logistica e inserire le farmacie aderenti nel piano di distribuzione dei vaccini. “Le farmacie bresciane – dichiara la presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli – sono pronte a dare il loro supporto e sono già tanti anche gli iscritti al corso predisposto dall’Istituto superiore di sanità per essere in grado, non appena saranno disponibili i vaccini, di fare la propria parte nella lotta contro il Covid. Le procedure previste dall’accordo consentono di garantire i massimi livelli di sicurezza e di effettuare la somministrazione in farmacia con tranquillità. La rete delle farmacie dimostrerà anche in questa occasione la propria efficienza e la propria capacità di rispondere in tempi rapidi e in modo efficace alle esigenze di salute della collettività”.
Le modalità di vaccinazione in farmacia sono state stabilite nell'accordo quadro nazionale, firmato di recente da Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm, che ha fissato i requisiti e il ruolo della farmacia in tutto il percorso, dalla prenotazione del vaccino alla fase di consenso informato fino alla somministrazione e osservazione del cittadino.
La vaccinazione in farmacia è già utilizzata in gran parte d’Europa: in Inghilterra i farmacisti vaccinano da mesi con un protocollo del consenso informato analogo a quello italiano perché steso su base europea, così come è sovrapponibile il protocollo operativo dell'assistenza in caso di reazioni avverse, già impiegato anche in Francia.
A pochi giorni dalla giornata mondiale dell'autismo, una studentessa del Liceo delle Scienze Umane del Don Milani di Montichiari racconta la storia della sua famiglia, con due fratellini autistici di sei anni, Irene e Matteo.
Mi chiamo Jenny Critelli, sono una ragazza al quarto anno del Liceo Scienze Umane all'Istituto statale Don Milani di Montichiari e ho due fratellini autistici: Irene e Matteo. Irene e Matteo hanno 6 anni e ad entrambi è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico a poco più del loro primo anno di vita. Si parla di spettro autistico perché è un disturbo ampio e variegato, come le persone che ne sono affette.

SECONDO PIANO
Weekend di Pasqua. Il comportamento dei bresciani è stato rispettoso delle norme: lo dice la Polizia
Anche se si è trattato di un periodo festivo anomalo, senza grande flusso di visitatori, la Polizia di Stato ha effettuato numerosi controlli in città e provincia, con particolare riferimento alle zone turistiche dei laghi e delle valli. Ecco il comunicato della polizia.
Le pattuglie della Questura di Brescia e del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia con l’ausilio dell’elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato, hanno controllato 133 persone e 62 veicoli. Da tali controlli, è stato possibile accertare un buon livello di osservazione della normativa vigente espresso con un comportamento individuale del cittadino molto sensibile al rispetto delle normative covid 19.
L'obiettivo primario delle forze dell’ordine è stato e continuerà ad essere quello di prestare la massima attenzione al rispetto delle norme previste in merito alla obbligatorietà dell'uso dei dispositivi di protezione individuale, al rispetto del distanziamento interpersonale e ad evitare assembramenti sociali.
Inoltre, nell’ambito dei servizi specifici antidroga, nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Questura di Brescia hanno arrestato, un 24 enne gambiano, per spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti lo avevano notato a bordo della sua bici, durante l’attività di perlustrazione della zona (stazione) di competenza. L’uomo aveva dichiarato di essere privo di documenti, ma la sua dichiarazione non aveva convinto gli agenti, che hanno perquisito il soggetto trovando tre confezioni di hashish nascoste all’interno del giubbino oltre alla somma 640 euro in banconote di piccolo e medio taglio. Il 24enne, con precedenti specifici, è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Invece, nel tardo pomeriggio di oggi, il provvidenziale intervento della volante ha permesso di evitare ulteriori conseguenze ad un piccolo incendio sviluppatosi in Via Cappellini. Gli agenti hanno immediatamente chiamato i Vigili del Fuoco e messo in sicurezza l’area, che dopo pochi minuti è stata ripristinata.
Una donna, che davanti al Comune si era impossessata di una bicicletta alcuni giorni fa, è stata riconosciuta dagli agenti della polizia locale e denunciata per furto aggravato.
I fatti risalgono allo scorso 11 marzo, quando una signora di Villanuova parcheggia la sua bicicletta davanti al comune per recarsi negli uffici. Nell’uscire, la brutta sorpresa: il veicolo è sparito. Non c’è più dove era stato lasciato, non c’è nelle vicinanze, non ce n’è alcuna traccia. La signora si muove nei pressi del municipio e da lontano vede una donna che si sta allontanando in sella alla sua bicicletta. A nulla servono i richiami, perché la ladra finge di non sentire e continua a pedalare velocemente e con indifferenza.
Alla derubata non resta altro da fare che rivolgersi a una pattuglia della polizia locale per denunciare l’accaduto. Gli agenti si mettono subito in azione per trovare elementi utili all’indagine e come primo passo acquisiscono le immagini dalle telecamere della videosorveglianza, che aiutano a capire dinamica del furto. Si viene così a sapere che, appena la proprietaria era entrata in Comune, era arrivata un’altra donna la quale, guardandosi intorno con fare furtivo – è proprio il caso di dire – ha preso la bici e si è allontanata. Purtroppo le telecamere sono piuttosto lontane e non permettono il riconoscimento dell’autrice del furto, ma intanto continuano le indagini e i dati raccolti vengono condivisi con tutti i colleghi del territorio.
La svolta giunge l’altro ieri, quando una pattuglia nota per strada una donna con un abbigliamento simile a quello indossato dalla ladra, oltre ad altre caratteristiche fisiche coincidenti. La donna viene convocata al comando e identificata; nel frattempo si contatta la signora che ha subito il furto la quale riconosce con assoluta sicurezza la donna. Purtroppo, però, non c’è modo di recuperare la bicicletta, che probabilmente è stata venduta o abbandonata.
La donna, una 50enne con altri precedenti penali, è stata denunciata per furto aggravato. «Pur vivendo a Villanuova – precisa il comandante Fabio Vallini – la signora non risulta tra i residenti, in quanto si è trasferita da poco, e questo elemento aveva in effetti complicato non poco la prima fase delle indagini».
Giovanna Gamba
Numerose pattuglie della Questura di Brescia sono state impiegate questi giorni nelle diverse località, al fine di prevenire il fenomeno degli assembramenti.
In particolare, ieri pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato hanno interrotto una festa in casa, e sanzionato i partecipanti per aver violato le normative anti assembramento per contrastare la diffusione del covid.
I poliziotti sono intervenuti intorno alle ore 17 in Via San Zeno a Brescia, dove alcuni residenti avevano segnalato schiamazzi provenire da un terrazzo. Alla festa erano presenti 10 giovani – di cui 7 minorenni - che sono stati identificati e sanzionati. Sette ore dopo, in un'abitazione del quartiere San Polo, gli agenti sono intervenuti, sempre su segnalazione dei residenti, in una casa in cui erano in 5 a festeggiare. Anche in questo caso sono stati tutti sanzionati.
In totale 15 le persone sanzionate di cui 7 minorenni.
Se n'è andato all'età di 98 anni, l'alpino Angelo Viviani. Tutti noi lo ricordiamo per la sua testimonianza, per la sua costante presenza a tutte le manifestazioni degli alpini con il suo inseparabile colbacco. I funerali si svolgeranno nella parrocchia della SS Trinità di Brescia piazzale Spedali Civili per il cimitero di Mompiano mercoledì 7 aprile alle ore 10.30. Il racconto della sua storia dalla pagina fb dell'Associazione nazionale alpini di Brescia.
«Io, l'alpino con il colbacco sopravvissuto all'inferno russo»
Della sua classe a scuola, ai tempi dell'Arici, Angelo Viviani fu l'unico a ricevere la cartolina rosa «per la patria e a dover partire per la Russia»: i suoi compagni furono infatti tutti chiamati a fare il militare dopo la guerra. «È per questo - spiega nel suo tinello di casa a Mompiano - che ogni volta che vado in una scuola dico agli studenti di non fare gli asini come me e di andare avanti a studiare». Classe 1922, Viviani i suoi 90 anni se li ricorda bene ancora tutti. Lucido, triste al pensiero della moglie che lo ha lasciato vedovo alcuni mesi fa, ma con il sorriso vispo al pensiero dei tre figli e dei tre nipoti. Ai figli per tanti anni non ha voluto raccontare: l'idea, «forse sbagliata», di non caricarli di quello che ha passato. Ai nipoti, una decina di anni fa, ha invece scritto una ventina di pagine per parlare della sua gioventù.
«A 19 anni ero sul fronte russo. È stato uno shock: tanti miei alpini non sapevano nemmeno dove fosse». Partito da Torino, sfilata davanti al re, una breve tappa a Brescia per salutare amici e famigliari, tante fiasche di vino a tenere compagnia. «Dopo il Brennero ci hanno dato il gelato invece che il vino e doveva sentire le imprecazioni di alcuni». Il freddo, la neve, Nikolajewka erano ancora di là da venire. «In Russia eravamo attendati a Nova Gorlovska: era il primo settembre, e faceva un caldo pazzesco». Il primo grande combattimento avvenne da quelle parti. I lunghi percorsi a piedi, i russi che avevano fatto «una testa di ponte» sul Don, le piccozze per il Caucaso abbandonate e gli spostamenti repentini. Quando furono caricati sui camion, qualcuno disse: «Andiamo a morire». Viviani spiega: «Gli alpini vanno sempre a piedi, e se c'è bisogno dei camion vuol dire che c'è fretta e qualcosa non va».
«Siamo finiti in un oceano di girasoli, erano alti due metri, non si vedeva nulla, men che meno il nemico». Le settimane passano e il 17 gennaio 1943 si ritrova sul Don a dare il cambio ai rumeni. «Lì è iniziato il ripiegamento: eravamo sul fronte e i russi erano già dietro di 200 chilometri». Undici giorni di battaglia, la scoperta «della superiorità delle armi russe: noi con il 91 lungo della prima guerra mondiale e loro con il parabellum e i piumini bianchi». Si incupisce: «Una battaglia di una velocità incredibile, e noi costretti ad abbandonare i feriti che invocavano la mamma e la Madonna, e guardi che è strano perché è noto che gli alpini imprecano». Ferito anch'egli, recuperato però da una slitta, alla fine lo sfondamento e il rientro a casa, passando dalla Polonia, «dove abbiamo incontrato alcune donne ebree che trasportavano pezzi di rotaia». Dell'Italia, al rientro il 15 febbraio, si ricorda l'ospedale militare di Voghera, i feriti portati a spalle perché non c'erano nemmeno le barelle e la gente che diceva: «Ma chi sono questi straccioni?». Erano loro, quelli di Nikolajewka.
Viviani, per tutti, è «l'alpino col colbacco». Glielo ha regalato una donna russa: «Avevo visto i suoi due figli che correvano nella neve a piedi nudi e ho chiesto a mio padre, che aveva un negozio di scarpe, di spedirmene due paia». È in quel negozio, a pochi passi da piazza Vittoria, «sotto i portici», che ha lavorato fino al 1965, prima di diventare rappresentante di calzature fino alla pensione. Erano fascisti quelli di Nikolajewka? «Di antifascisti, in quegli anni, ce n'erano pochi e mio padre, per lavorare, aveva bisogno della tessera del partito. Sul treno di sfegatati ce n'erano ma, guardi, contenti di partire per la Russia non c'era nessuno».
In tanti lo conoscevano e stimavano sul Garda e in Valsabbia. Per lunghi anni aveva infatti esercitato come chirurgo all'ospedale di Gavardo. Aveva anche organizzato convegni internazionali di chirurgia vascolare. Sportivo, appassionato di vela e grande amante del Garda. Se n'è andato ieri sera nella sua abitazione di Salò, il dottor Salvatore Laganà. Aveva 64 anni. Lascia la moglie Silva, i figli Marta e Amedeo. E' possibile fargli visita nella sua abitazione in via dei Lauri 27 a Salò sino a sabato pomeriggio. Quindi la salma proseguirà per il tempio crematorio di Brescia.
Riceviamo e pubblichiamo.
Le Associazioni venatorie lombarde hanno scritto una lettera al Presidente Fontana per sottolineare il problema dei sigilli inamovibili da apporre agli esemplari di avifauna silvestre allevati in cattività. Con le Associazioni si è schierato il consigliere regionale Floriano Massardi, vicecapogruppo in regione per la Lega e destinatario anch’egli della lettera recapitata.
“Il problema dell’inasprimento dei controlli a danno dei cacciatori, circa la regolarità degli anellini inamovibili apposti sulle zampe degli esemplari d’allevamento di avifauna, è serio e va affrontato tempestivamente. Me ne ero già occupato tempo fa, sfortunatamente senza riuscire ad arrivare al risultato sperato: avevo presentato degli specifici emendamenti in sede di Commissione Agricoltura, in occasione dell'ultima revisione ordinamentale, a fronte di alcune istanze del mondo venatorio e a garanzia del maggior rispetto del benessere animale. Ora più che mai la necessità di intervenire a risolvere questo problema è urgente. Durante l’ultima stagione venatoria, infatti, abbiamo assistito ad un serio inasprimento dei controlli verso i cacciatori, cui spesso sono state elevate contravvenzioni penali per la supposta irregolarità dei sigilli. La questione è ormai annosa e drammatica: questi sigilli, apposti sulle zampe degli uccellini appena nati, quale certificazione di provenienza del produttore, col tempo tendono a logorarsi e deteriorarsi inevitabilmente. Sanzionare i cacciatori per il reato di alterazione di sigillo di Stato è pazzesco: sanzioni penali, con conseguenze drammatiche, tra cui il sequestro delle armi e la sospensione della licenza di caccia. Per cosa? Perché gli accertatori effettuano verifiche in modo inadeguato. Ecco tutto. Infatti i controlli vengono effettuai da personale non adeguatamente formato alla manipolazione di fauna avicola, con spesso nefaste conseguenze per gli uccellini: sarebbe utile che questi controlli venissero fatti dal personale veterinario della ATS territorialmente competente. Inoltre, le misurazioni avvengono con l’utilizzo del calibro, strumento totalmente inadeguato a certificare misurazioni di così ridotte dimensioni. Servirebbe il micrometro, come più volte evidenziato dalle associazioni ornitologiche, AMOV e FOI. In ultimo, ritengo assurdo che, nelle norme vigenti, non sia prevista una tolleranza minima sulle misure degli anellini: la tolleranza zero non esiste in natura, già a livello di produzione industriale, questi prodotti nascono con micro-variazioni di dimensione. Ad oggi, infatti, gli accertatori pretendono di riscontrare misure fisse che nemmeno possono essere garantite dal fornitore degli anelli”, continua Massardi.
“Se questi sono i metodi per combattere il bracconaggio, siamo totalmente fuori strada. Nel 99% dei casi vengono sanzionati onesti cacciatori che non hanno in alcun modo intaccato i sigilli. È uno schiaffo a tutta la categoria e di questo passo sarà eliminata la caccia da appostamento fisso, non di certo il bracconaggio. Combattere le irregolarità è interesse primario di tutti, soprattutto dei cacciatori. Per questo motivo anch’io ho scritto al Presidente Fontana e alle forze politiche di maggioranza affinché sostengano queste legittime istanze e ora focalizzerò la mia attenzione sulla prossima legge di revisione ordinamentale, al fine di ripresentare gli emendamenti già proposti nei mesi scorsi. È necessario superare le criticità evidenziate dal mondo venatorio, sia per quanto riguarda il benessere animale, in relazione alla tipologia del materiale del contrassegno, sia in merito alla dovuta certezza nell'applicazione delle norme da parte degli organi di vigilanza” conclude Massardi.
Fino al 31 agosto 2021 le ragazze e i ragazzi nati nel 2002 possono richiedere il cosiddetto bonus cultura, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Peri i diciottenni è infatti prevista un'erogazione di 500 euro da spendere in buoni per cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro, di lingua straniera, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.
Per tutte le informazioni utili e per registrarsi, si può consultare il sito www.18app.italia.it
Banchiere, Consigliere della Banca Credito Agrario Bresciano, del Banco di Brescia, Consigliere di Editoriale Bresciana, Presidente della Fondazione Cab, della Fondazione Guido Berlucchi. Fotografo, viaggiatore, filantropo, Pierangelo Gramignola è stato un profondo conoscitore della cultura bresciana e alla presidenza dell’Associazione Amici dei Musei di Brescia si rese protagonista di un importante recupero: l’Arnaldo da Brescia realizzato nel 1866 dallo scultore Odoardo Tabacchi.
Nel 2016 Pierangelo Gramignola apprese che l’antiquario Francesco Bucaro di Varese possedeva una scultura di straordinaria importanza per Brescia. Si trattava dell’Arnaldo scolpito nel 1866 da Odoardo Tabacchi, autore del bronzo monumentale che nel 1882 venne inaugurato nell’omonima piazza cittadina.
La scultura, realizzata in marmo statuario di Carrara, costituiva il prototipo dal quale la Città di Brescia approvò la fisionomia di Arnaldo.
Nessuna scultura di Odoardo Tabacchi è posseduta da collezioni pubbliche bresciane, nonostante l’artista avesse realizzato anche alcuni monumenti funebri per il cimitero Vantiniano.
Compresa immediatamente l’opportunità, Pierangelo Gramignola coordinò una cordata composta da Fondazione CAB, Associazione Amici dei Musei di Brescia e Fondazione Ugo Da Como, per raccogliere la somma necessaria.
Raggiunto l’obbiettivo, la bellissima scultura di Odoardo Tabacchi venne donata alla Fondazione Ugo Da Como, laddove poteva affiancarsi ad altre testimonianze progettuali legate alla genesi del più importante monumento risorgimentale bresciano, fortemente voluto da Giuseppe Zanardelli e l’intera classe politica liberale.
Una volta giunta a Lonato, sede della casa museo del Senatore Ugo Da Como, la scultura è stata sottoposta a restauro e immediatamente esposta all’interno della mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e intitolata “Arnaldo ritrovato”.
La scultura è oggi perfettamente inserita nel percorso di visita della Fondazione Ugo Da Como.
Questo episodio testimonia perfettamente la determinazione di Pierangelo Gramignola, raffinato esteta e gentiluomo d’altri temi di cui tutta la Comunità bresciana sente la mancanza.
L'associazione dei familiari di ragazzi diversamente abili propone una nuova iniziativa solidale, l'acquisto di una guida pratica per curare l'orto, opera di Daniela Rabaglia. Il ricavato contribuirà alla costruzione della casa famiglia in progetto nella frazione di San Vito.
Questa volta si chiama "Regali per costruire" e come sempre chi aderirà sa in partenza di dare un contributo concreto, per quanto minuscolo, alla costruzione di qualcosa di importante e speciale: i genitori la chiamano "la casa per il dopo di noi" ed è la struttura pensata per ospitare i figli diversamente abili quando i familiari faticheranno a occuparsi di loro. Un progetto per il futuro, che testimonia ancora una volta la lungimiranza dell'instancabile associazione bedizzolese.
«In occasione del risveglio della primavera - spiega la presidente Ernesta Cominelli - abbiamo pensato di proporre l'acquisto di un volume dedicato alla coltivazione degli ortaggi, una guida pratica per la cura dell'orto fai-da-te. Ringraziamo l'autrice Daniela Rabaglia per la collaborazione all'iniziativa».
"L'orto di casa mia con un tocco bio" è dunque disponibile per l'acquisto e si può prenotare chiamando il numero 330.216926 o scrivendo alla pagina facebook dell'associazione, www.facebook.com/ilfarobedizzole. Offerta minima, 18.50 euro.
Per conoscere meglio il progetto (nella foto) e le attività dell'associazione, www.ilfarobedizzole.org.
Giovanna Gamba
Ciao a tutti,
sta per terminare un anno particolare, il mondo, da marzo, è entrato in una dimensione alienante, che ha condizionato, limitando di molto la libertà di ciascuno di noi. È prevalsa la modalità di vita conservativa, a discapito delle attività sociali, relazionali e aggregative, questione di priorità.
Tutto questo in un’ottica di preservazione della nostra esistenza, continuità della specie, nel vero senso della parola, con speranza di tornare al più presto alla nostra quotidiana routine. Sarà senz’altro così, l’ottimismo in questi casi è perentorio, nutrimento vitale.
Ovviamente anche l’attività della Polisportiva Pertica Bassa ha subito uno stop, da primavera le competizioni sono state annullate, qualcuno, in altri contesti, ha provato a posticiparle ma alla fine è prevalso il buon senso, giustamente.
Gli eventi sportivi/aggregativi sono stati posticipati al 2021.
Per cui niente Giro Del Monte Zovo e Sunset Bike che per ora sono rinviate rispettivamente al 30 maggio ed al 6 giugno 2021.
L’ultima attività messa in campo nel 2020 dalla Polisportiva è stata la Ciaspopertiche, appena prima della serrata generale, con conseguente chiusura dello sport locale.
Unico appuntamento, seppure ridimensionato (riservato ai nostri tesserati), la cronoscalata a ottobre con nuovo arrivo presso località Piazzole, a seguire ottimo spiedo presso il rifugio Amici Miei (format che ripeteremo anche nei prossimi anni).
In questo tempo sospeso, sono mancate senza dubbio le occasioni di confronto e competizione sui campi di gara, dal ciclismo al podismo, le uscite in compagnia, la convivialità e piacevolezza dello stare insieme.
L’uomo, viene ribadito spesso, è un animale sociale.
Il nostro sodalizio è ormai riconosciuto anche per la sua dinamicità ed abilità nel sorprendere, e quest’anno è stata anche l’occasione per il “rebranding” del nostro Logo a cui dedichiamo un articolo specifico.
Alla nostra comunità abbiamo cercato di non far mancare il nostro supporto nel periodo di maggiore emergenza, mettendo a disposizione il nostro pulmino societario ed alcuni volontari per supportare gli aventi bisogno nel trasporto.
Un raggio di sole ha squarciato l’opacità di questo periodo, mi riferisco alla fantastica prestazione della nostra Simona, vincitrice per la prima volta del Campionato Italiano FCI Up Hill (13 settembre 2020 a Moena nel vicino Trentino) e per il secondo anno consecutivo Campionessa Italiana FCI Marathon (10 ottobre Isola d’Elba) ormai una campionessa assoluta, che porta sempre alto il nome della Polisportiva e del nostro territorio Perticarolo, una vera e propria testimonial. Complimenti vivissimi, sempre al top, grazie alla sua grande determinazione unita alla passione e indiscusso talento. Tenacia, umiltà e costanza in un perfetto connubio tra bellezza fisica e sportiva, la rendono UNA CAMPIONESSA!
Questo breve testo è anche gradita occasione da parte di tutta la Polisportiva Pertica Bassa per augurare un Sereno Natale, a tutti voi, sicuramente meno appariscente, ma sempre luce per ciò che rappresenta.
Un segno della nostra vicinanza è stata la distribuzione a domicilio dello spiedo natalizio sabato 19 dicembre (ben 100), grazie alla preziosa opera di alcuni volontari, iniziativa in linea con l’emergenza sanitaria in corso, che non consentiva l’annuale ritrovo presso il ristorante Al Mulino, ma che ha avuto un grande successo e ci ha permesso di aiutare una delle nostre attività di ristorazione fortemente penalizzate in quest’annata oltre che entrare nelle case di molti che condividono le stesse passioni, con la nostra positività e con il nostro drago, questa volta oltre che con il nostro immancabile gadget anche con il “Dolce del Drago” realizzato da Simona nella Pasticceria Mazzacani di Gavardo.
Il Nostro “Drago di Natale” non poteva dimenticarsi dei bimbi delle nostre scuole d’infanzia e primaria, ed anche quest’anno, seppure con modalità diverse a come eravamo abituati, abbiamo fatto sentire la nostra vicinanza con il solito panettoncino, il trittico di braccialetti, una borraccia in alluminio e la nostra sciarpa del “tifoso”, il tutto ovviamente brandizzato Polisportiva Pertica Bassa.
Torneremo, presto, a vivere la nostra vita, piena, facendo quello che ci piace e ci rende liberi.
Il drago, dal canto suo, come nella Desolazione di Smaug, è sopito, pronto a spiccare nel cielo al minimo segnale.
Buon Natale a tutti
Andrea Pialorsi
REBRANDING LOGO POLISPORTIVA PERTICA BASSA
Ad inizio anno, uno dei nostri più talentuosi giovani Perticaroli, Michele Bacchetti, ci ha chiesto se potessimo collaborare con lui ad un progetto nato da un corso universitario di computer graphic a cui iscritto e finalizzato al rebranding del nostro logo, che racchiudesse anche il nostro desiderio di promozione del territorio e di tutto ciò che ha da offrire con i suoi eventi e con la gente che ne fa parte.
Abbiamo subito appoggiato l’iniziativa per due semplici motivi, il marchio aveva bisogno di essere “svecchiato”, fermo al 2003, anno di costituzione della Polisportiva Pertica Bassa e secondo motivo, dove possiamo appoggiare i nostri ragazzi non ci siamo mai tirati indietro.
E così, nella splendida cornice dell’Agriturismo Piane, domenica 14 giugno, con molti dei nostri tesserati, abbiamo presentato questa novità:
il rebranding della Nostra Polisportiva!
In questo modo, abbiamo "svecchiato" la Nostra immagine con un logo più aggressivo, riprendendo alcuni elementi del vecchio logo, come l'increspatura della cresta ed i colori iconici della società, ma dandogli un aspetto più dinamico ed energico.
In questa nuova icona volevamo racchiudere ciò che sono i nostri valori:
ENERGIA.
L'iconico drago non è più fermo ma è in volo, questo per rappresentare la forza di volontà che durante gli anni ci ha portato a raggiungere grandi risultati.
UNIONE.
Il simbolo è racchiuso dentro un cerchio, però aperto, per sottolineare il desiderio di Polisportiva di unire e coinvolgere attraverso lo sport ed i suoi eventi.
SOGNI.
Il drago è stato da subito scelto per simboleggiare la determinazione ed il desiderio di riscatto, infatti lo slogan scelto da Polisportiva è da sempre "Follow your dreams".
Nelle nostre pagine social e nell’abbigliamento dei nostri Team abbiamo già sostituito il Logo, gradualmente lo sostituiremo anche nel sito web e dove ancora brilla il vecchio “drago”.
In un’annata particolare, altro fuoco per il nostro drago, funzionale nel continuare come abbiamo dimostrato anche nel 2020, ad aiutare il nostro territorio nella sua promozione, le nostre strutture di ristorazione a lavorare, ma soprattutto creare aggregazione, sempre più indispensabile in questa società dove prevale l’individualismo.
Grazie Michele,
Grazie ai più di cento tesserati che continuano a scegliere la Polisportiva Pertica Bassa per coltivare le proprie passioni sportive in amicizia.
Vi salutiamo con una frase di Papa Francesco che abbiamo fatto nostra negli Auguri Natalizi,
“Nessuno vince da solo, né sul campo di gioco, tantomeno nella vita.”
Auguri di Buon Natale ed di un Fortunato 2021.
Polisportiva Pertica Bassa
Il Direttivo
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Alla prima edizione della Rowing Winter Challenge, gara nazionale di canottaggio di fondo sulla lunga distanza (6 Km), che si è svolta sabato 23 e domenica 24 gennaio sul lago di Pusiano (CO), gli atleti della Canottieri Garda Salò sono saliti sul podio con 1 oro, 3 argenti e 2 bronzi nelle diverse specialità.
Andrea Apollonio e Martin Papa si sono aggiudicati il primo posto nel Doppio Junior, secondo posto per Vittoria Tonoli nel Singolo U23, per Giulia Macchia nel Singolo Ragazze e per Attilio Storari, Giovanni Longo Simonini, Samuele Prati e Nicola Pretto nel 4 di coppia Cadetti; terzo posto per Priscilla Olivetti e Chiara Bertelli nel Doppio U23 e per Emanuele Distaso nel Singolo Junior.
Al suo debutto, l’8 femminile della Canottieri Garda Salò, composto da Camilla Zanni (timoniera), Gemma Fontana, Laura Benedetti, Anna Salvadori, Giulia Maroni, Eleonora Bogoni, Anna Benedetti, Giada Copeta e Carlotta Zanca, ha conquistato il secondo gradino del podio.
“La prima regata della stagione è sempre un momento importante per verificare la bontà della preparazione invernale. Torniamo a casa con ottime conferme e consapevoli del lavoro da fare nei prossimi mesi. Questo è stato anche il debutto del nuovo organigramma tecnico societario con Francesco Niboli e Andrea Bortolotti responsabili della sezione Agonistica e Matteo Pasini della sezione giovanile: sono sicuro che lavorando in team potremo ottenere grandi risultati”, commenta Stefano Melzani, responsabile tecnico della sezione canottaggio e neo direttore della sede e del porto Canottieri Garda.
Alla prima gara dell'anno di sedile scorrevole hanno partecipato diverse tipologie di barca: singolo, due di coppia, quattro di coppia e otto, e diverse categorie di atleti dai cadetti ai seniores, fino ai master. Più di quaranta le società che hanno aderito provenienti anche da fuori regione (Lazio, Liguria, Piemonte e Veneto), per un totale di quasi 500 atleti.
La Canottieri Garda Salò ha fatto scendere in acqua 29 atleti di livello agonistico over 15.
L'evento ha previsto un rigido protocollo anti Covid-19, approvato dalla Federazione Italiana Canottaggio, e si è svolto a porte chiuse.
Il canottaggio è una delle poche attività che, svolgendosi all'aperto, ha permesso ai soli atleti agonisti di continuare a fare attività, con le dovute restrizioni.
La Provincia di Brescia aderisce alla richiesta di istituzione della Fondazione Mille Miglia, avanzata del Presidente dell’Automobile Club Brescia, Aldo Bonomi, con l’obiettivo di migliorare, grazie a un maggior coinvolgimento del territorio, i già ottimi risultati ottenuti dal marchio 1000 Miglia, a vantaggio dell’intera provincia.
La 1000 Miglia vanta una storia che risale al 1927 e che da allora vede appassionati e collezionisti in prima linea per far rivivere il mito della corsa Brescia-Roma-Brescia. Un prestigio e un’appartenenza che si rinnova e che indiscutibilmente rilancia al mondo un messaggio univoco: il fascino della 1000 Miglia vince la sfida del tempo e dei confini, oltrepassa le barriere del comune sentire per restare un contributo solido e concreto alla cultura del lavoro e del saper raccogliere sfide tecnologiche e di grande complessità.
Una sfida nel tempo contro il tempo, che ha saputo andare oltre alla sua semplice valenza di gara sportiva, per diventare momento epico di confronto e crescita culturale ed economica.
“La Provincia di Brescia aderisce volentieri alla istituzione della Fondazione 1000 Miglia – ha commentato il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi – in quanto, nel tempo, il marchio 1000 Miglia ha saputo sapientemente espandere, anche a livello internazionale, l’interesse non solo per la competizione sportiva, ma anche verso il nostro territorio, consolidando la storicità della manifestazione e tramutandola in una tradizione alla quale i bresciani sono legati e offrendo alla provincia di Brescia una potente e originale occasione di visibilità. Una Fondazione dedicata alla “corsa più bella del mondo” è un importante volano per accrescere ulteriormente il valore culturale della manifestazione, considerata la valenza pubblica della 1000 Miglia. Ritengo utile pertanto procedere con la creazione di una Fondazione che veda tra i soci i principali Enti Pubblici del bresciano. Ringrazio pertanto il Presidente Aldo Bonomi per la richiesta e garantisco la mia disponibilità affinché il progetto veda la luce nel minor tempo possibile”.
Riceviamo e pubblichiamo.
“È stata approvata in Consiglio Regionale una nuova legge con la quale verranno stanziati 101 milioni di euro a favore dei Comuni e delle Province lombarde” fa sapere Floriano Massardi, vicecapogruppo della Lega in Consiglio Regionale.
“La legge approvata ieri, denominata “Interventi a sostegno del tessuto economico lombardo”, intende distribuire queste risorse in favore dei nostri Enti locali in particolare i Comuni, con la finalità di permettere loro di effettuare investimenti a beneficio del territorio, per migliorarne la sicurezza, la vivibilità e il decoro. Vogliamo dare un contributo concreto alla ripartenza economica. Questa nuova norma prevederà, nello specifico, stanziamenti pari a 24,5milioni di euro sul 2021 e 76,5milioni di euro sul 2022, destinati alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la sicurezza stradale, ponti e viadotti nonché interventi sulla viabilità e sui trasporti, sulla messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dei Comuni. Quindi si interverrà sulla sicurezza e sullo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico di massa, sui progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo fonti rinnovabili, infrastrutture sociali, bonifiche ambientali dei siti inquinati, acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche e altri beni mobili a utilizzo pluriennale.
Le risorse verranno così ripartite: per i Comuni fino a 3000 abitanti saranno stanziati 30.000€, per quelli fino a 5000 abitanti saranno 60.000€, da 5 a 10mila abitanti i fondi ammonteranno a 100mila euro, per i Comuni fino a 20mila abitanti i fondi saranno pari a 140mila euro e per i Comuni fino a 50mila abitanti si arriverà a 200mila euro. Tenuto conto del contesto emergenziale e al fine di assicurare il pieno impiego delle risorse, i comuni beneficiari del contributo sono tenuti ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 10 settembre 2021”.
“La Lombardia continua ad investire sulla ripartenza, con la volontà di riattivare l’economia partendo dal territorio. Questo maxi stanziamento va ad aggiungersi ai 400 milioni già destinati l’anno scorso a Comuni e Province lombarde, a seguito dello scoppio della pandemia” conclude Massardi.
Pubblichiamo la lettera indirizzata al Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi per chiedere un intervento urgente sulla Strada della Forra. Un
invito quello dell’Assessore regionale Alessandro Mattinzoli e della Consigliera regionale Claudia Carzeri, Presidente della V Commissione
Territorio e Infrastrutture, per dare la massima disponibilità istituzionale e raggiungere un obiettivo comune: il ripristino della SP38.
La comunità tremosinese dipende infatti in maniera determinante dai
flussi turistici e la strada della Forra garantisce un importante
richiamo oltre che una facile e veloce via di comunicazione, anche per i
mezzi di soccorso in situazioni di emergenza.
“Questa nostra nota è per rimarcare l’urgenza di ripristinare la SP 38
che collega la Gardesana con la frazione di Pieve - ha commentato
l’assessore regionale Mattinzoli- questo al fine di aiutare l’economia e
il turismo della zona possibilmente prima della ormai imminente stagione
turistica”.
“Il perdurare del periodo caratterizzato dall’emergenza COVID 19 - ha
aggiunto la consigliera regionale Claudia Carzeri - sta seriamente
compromettendo tutte le attività economiche legate ai flussi turistici
del Comune di Tremosine che sono drasticamente diminuiti nel corso
dell’anno 2020. L’invito è quindi di un impegno comune per non
prolungare questa situazione anche nel periodo estivo.”
“Confidiamo - hanno sottolineato i due rappresentanti regionali - che,
malgrado le risapute difficoltà della provincia, possa essere avviata
una procedura per riaprire in tempi brevi la strada al flusso veicolare
e consentire alle attività di riprendere, senza ulteriori disagi, il
proprio lavoro.“
Nel corso del pomeriggio di venerdì la Prefettura di Brescia, unitamente alle principali autorità provinciali e locali di protezione civile - compresi i sindaci dei comuni bresciani interessati dalla frana di Tavernola Bergamasca -, ha partecipato ad un incontro da remoto indetto dalla Regione Lombardia, per acquisire gli esiti dei più aggiornati studi condotti dal team di esperti incaricati dal Dipartimento di protezione civile, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Tavernola Bergamasca e dalla Comunità Montana di Sale Marasino circa la possibile evoluzione della citata frana e le caratteristiche dell’ipotetica onda anomala prodotta dal collasso della stessa. Questo il comunicato della Prefettura.
In tale contesto, oltre a confermare che, già da giovedì, la velocità della frana si è ridotta fino ad una soglia inferiore al livello di “attenzione”, sono state illustrate brevemente tre diverse ipotesi di onda anomala dedicando particolare approfondimento a quella più significativa ovvero quella che, in rapporto ai volumi di materiale coinvolti e ai tempi di caduta, darebbe luogo agli effetti più gravi ma meno probabili.
Dalle prime simulazioni è emerso che detta onda potrebbe assumere un’altezza non superiore a 7 metri nelle aree prospicenti Tavernola Bergamasca e Montisola; la stessa si diffonderebbe poi - ma in misura progressivamente minore - su tutte le zone rivierasche fino a raggiungere valori non superiori al metro di altezza nelle zone più lontane dall’epicentro della frana.
In relazione a quanto sopra, benché sia stato chiarito che gli studi non sono ancora completi - soprattutto per quanto attiene alle aree più urbanizzate e quelle caratterizzate da opere ed infrastrutture particolarmente vulnerabili -, tutti i comuni rivieraschi sono stati invitati a rivedere la propria pianificazione di protezione civile rapportandola ai nuovi - e più rassicuranti - scenari di riferimento presentati nella giornata odierna. Si è convenuto, pertanto, di abbandonare la quota m. 195 s.l.m. – adottata preventivamente quale quota empirica di riferimento per il censimento della popolazione e delle infrastrutture interessate - per adottare quote variabili da comune a comune in quanto più aderenti ai valori presentati nella giornata odierna.
I Sindaci bresciani, quindi, sulla base dei citati, nuovi scenari, proseguiranno nelle attività già intraprese completando i relativi piani di protezione civile, allestendo adeguati sistemi di allertamento della popolazione e predisponendo quanto necessario per assicurare la messa in sicurezza della popolazione medesima.
Il COM del Sebino bresciano si riunirà nuovamente all’inizio della prossima settimana per fare il punto della cennata pianificazione come declinata alla luce delle nuove e più puntuali indicazioni fornite dagli esperti.
I cittadini che avessero bisogno di informazioni di maggiore dettaglio in ordine a quanto sopra, ove non riuscissero ad ottenerle presso le amministrazioni locali di riferimento, potranno indirizzare le proprie richieste - via email - anche al Comitato Operativo Misto (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o alla Sala Operativa della Prefettura (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Assegnata una nuova unità navale al Nucleo Guardia Costiera del lago di Garda. La motovedetta CP 605 è arrivata in questi giorni ed è la quinta della flotta.
L’imbarcazione è stata assegnata dal comando generale delle capitanerie di porto di Roma, su specifica richiesta della direzione marittima di Venezia. Le operazioni logistiche sono state assicurate grazie alla convenzione stipulata con la Comunità del Garda, l’autorità di Bacino Garda e Idro, le regioni Lombardia e Veneto e con la Provincia autonoma di Trento.
Con i suoi 45 nodi di velocità, la motovedetta è tra le più veloci in dotazione alle capitanerie e si aggiunge alle altre quattro che operano quotidianamente sul lago, partendo dalla sede di Salò, per garantire il soccorso e il rispetto della sicurezza nella navigazione.
Nei prossimi l’equipaggio, composto da tre militari abilitati al salvamento, potrà iniziare le attività addestrative e di ambientamento in preparazione dell’ormai imminente stagione primaverile. Purtroppo, a causa della pandemia, non è stato possibile realizzare la cerimonia di presentazione della nuova unità, che prevedeva la presenza delle istituzioni civili e militari e la partecipazione del presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini.
"Due passi e un Pirlo....di nuovo a Desenzano": riparte da qui la Galleria Civica Bosio dopo i mesi della chiusura e la rinnovata possibilità di aprire grazie all'ultima ordinanza ministeriale che colloca Desenzano in zona gialla.
Da venerdì 5 febbraio gli allestimenti a Palazzo Callas Exhibitions sono nuovamente aperti al pubblico ogni venerdì dalle 16 alle 21. Consigliata la prenotazione al numero 030.9909184 (Ufficio Cultura).
È tempo di ripartire anche per Sirmione e per i sirmionesi. Venerdì 5 febbraio Palazzo Callas Exhibitions ha aperto nuovamente i battenti al pubblico, pronto ad accogliere turisti e curiosi con la XIII mostra collettiva degli artisti del paese. Opera – Art in progress, l’allestimento che raccoglie le opere di 36 artisti tra pittori, scultori fotografi e poeti, dopo aver subito un temporaneo arresto a causa della pandemia, sarà nuovamente visitabile.
Sirmione riparte dalla cultura, dall’arte e dalla bellezza, firmata da chi Sirmione la vive, la respira e la racconta nella vita di tutti i giorni. L’arte è una creatura in continuo mutamento ed evoluzione, un moto perpetuo di correnti, movimenti, tecniche e sensibilità. Specchio di una realtà che scorre incessantemente, l’arte rappresenta la capacità creativa di cambiamento e re-invenzione. Una capacità che oggi, in un mondo chiamato ad affrontare un capitolo inedito, può aiutare a decifrare il presente e ripensare il futuro.
Espongono: Elisabetta Arici, Luisa Baccinelli, Roberto Bellini, Edoardo Bianchi, Marco Bombana, Michela Bonzio, Massimo Bottura, Elia Brighenti, Umberto Cagliari, Maria Gioia Casagrande, Nazzareno Coccia, Maria Chiara Dal Cero, Antonella Domenegoni, Aurelio Drago, Alessandro Duina, Mauro Duina, Benedetta Ferranti, Giulia Ferrari, Cristina Gaiera, Elena Giordano, Vito Grisoni, Jennifer Guerra, Peppino Mellini, Chiara Mezzana, Enrico Mezzana, Antonello Perin, Maria Teresa Pietta, Anna Prandi, Giuseppe Rossini, Margherita Salaorni, Gaia Soldà, Cristina Treccani, Damiano Valbusa, Luciano Vicentini, Renato Vismara, Elena Volongo.
Provvisoriamente verrà mantenuta l’apertura ogni venerdì. Per garantire una visita della mostra in completa sicurezza è consigliabile la prenotazione.