La stagione turistica gardesana 2024 ha fatto registrare importanti risultati in termini di arrivi e di presenze, all’interno di un più generale processo di differenziazione dei profili turistici e di trasformazione del modo di offrire e di praticare il turismo.
Dopo l’indagine campionaria del 2023 sulla domanda turistica del lago di Garda, l’OTG -Osservatorio per il Turismo sul lago di Garda, nato alla fine del 2022 dalla collaborazione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Comunità del Garda e diretto dal prof. Giovanni Gregorini, sta avviando una ricerca su come le amministrazioni pubbliche locali (in primis i Comuni) dell’area gardesana si pongono di fronte ad alcune cruciali sfide poste dal nuovo turismo.
Lo sviluppo turistico rappresenta, infatti, sia un fattore capace di generare opportunità per il territorio ma anche in grado di produrre criticità. In queste dinamiche il ruolo svolto dai Comuni appare cruciale perché essi sono direttamente chiamati a fare i conti e a gestire gli ambivalenti impatti della crescita delle presenze turistiche e delle attività connesse alla filiera turistica. I Comuni possono essere i catalizzatori di un turismo locale sostenibile e attento alla valorizzazione della dimensione culturale, creando condizioni favorevoli agli operatori ma anche tenendo conto delle esigenze presenti e future delle comunità locali e dell'ambiente.
La ricerca qualitativa si svolgerà a ottobre (a consuntivo della stagione estiva 2024) e si rivolgerà agli amministratori locali (in particolare i sindaci) dei comuni del territorio gardesano (Lombardia, Veneto e Trentino). Sarà somministrata una scheda-questionario contenente alcuni quesiti sul cambiamento del turismo, sul rapporto tra turisti e popolazione locale e sulle politiche locali messe in campo per misurarsi con la sfida della sostenibilità.
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