Nel corso del pomeriggio di venerdì la Prefettura di Brescia, unitamente alle principali autorità provinciali e locali di protezione civile - compresi i sindaci dei comuni bresciani interessati dalla frana di Tavernola Bergamasca -, ha partecipato ad un incontro da remoto indetto dalla Regione Lombardia, per acquisire gli esiti dei più aggiornati studi condotti dal team di esperti incaricati dal Dipartimento di protezione civile, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Tavernola Bergamasca e dalla Comunità Montana di Sale Marasino circa la possibile evoluzione della citata frana e le caratteristiche dell’ipotetica onda anomala prodotta dal collasso della stessa. Questo il comunicato della Prefettura.

In tale contesto, oltre a confermare che, già da giovedì, la velocità della frana si è ridotta fino ad una soglia inferiore al livello di “attenzione”, sono state illustrate brevemente tre diverse ipotesi di onda anomala dedicando particolare approfondimento a quella più significativa ovvero quella che, in rapporto ai volumi di materiale coinvolti e ai tempi di caduta, darebbe luogo agli effetti più gravi ma meno probabili.

Dalle prime simulazioni è emerso che detta onda potrebbe assumere un’altezza non superiore a 7 metri nelle aree prospicenti Tavernola Bergamasca e Montisola; la stessa si diffonderebbe poi - ma in misura progressivamente minore - su tutte le zone rivierasche fino a raggiungere valori non superiori al metro di altezza nelle zone più lontane dall’epicentro della frana.

In relazione a quanto sopra, benché sia stato chiarito che gli studi non sono ancora completi - soprattutto per quanto attiene alle aree più urbanizzate e quelle caratterizzate da opere ed infrastrutture particolarmente vulnerabili -, tutti i comuni rivieraschi sono stati invitati a rivedere la propria pianificazione di protezione civile rapportandola ai nuovi - e più rassicuranti - scenari di riferimento presentati nella giornata odierna. Si è convenuto, pertanto, di abbandonare la quota m. 195 s.l.m. – adottata preventivamente quale quota empirica di riferimento per il censimento della popolazione e delle infrastrutture interessate - per adottare quote variabili da comune a comune in quanto più aderenti ai valori presentati nella giornata odierna.

I Sindaci bresciani, quindi, sulla base dei citati, nuovi scenari, proseguiranno nelle attività già intraprese completando i relativi piani di protezione civile, allestendo adeguati sistemi di allertamento della popolazione e predisponendo quanto necessario per assicurare la messa in sicurezza della popolazione medesima.

Il COM del Sebino bresciano si riunirà nuovamente all’inizio della prossima settimana per fare il punto della cennata pianificazione come declinata alla luce delle nuove e più puntuali indicazioni fornite dagli esperti.

I cittadini che avessero bisogno di informazioni di maggiore dettaglio in ordine a quanto sopra, ove non riuscissero ad ottenerle presso le amministrazioni locali di riferimento, potranno indirizzare le proprie richieste - via email - anche al Comitato Operativo Misto (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o alla Sala Operativa della Prefettura (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).