Nel pomeriggio di oggi una vicenda che ha mobilitato polizia locale e carabinieri si è conclusa con un abbraccio liberatorio dopo tanta paura.

Sono le 16 quando alla sede della polizia locale di Gavardo arrivano due persone che tengono per mano Gaia (la chiameremo così per la serenità con cui ha affrontato questa “avventura”), 4 anni. La piccola vagava da sola per una via del centro in cerca della mamma: non piangeva, non si mostrava impaurita, diceva soltanto che la mamma era andata via. I due adulti non ci pensano un secondo e accompagnano Gaia al comando dei vigili.

La piccola viene accolta dagli agenti che le rivolgono le prime domande per ricostruire un quadro di riferimento. Vengono così a sapere che Gaia, originaria della Costa d’Avorio, risiede a Nuvolento con i genitori - di cui sa riferire nome e cognome - e ha raggiunto Gavardo in autobus con la madre. Sono dunque contattati gli agenti della polizia locale di Mazzano, cui fa capo il Comune di Nuvolento, che si recano prontamente a casa della famiglia di Gaia. Dove però non trovano nessuno. Intanto la segnalazione si diffonde tra le forze dell’ordine.

Alle 17:30 la svolta: arrivano i carabinieri con la mamma di Gaia che nel frattempo, disperata, aveva denunciato la scomparsa della figlia. L’abbraccio commuove i presenti e scioglie in un pianto la donna che non smette di tremare, mentre Gaia si abbandona alle tenerezze un po’ confusa, ma tutto sommato tranquilla e sorridente. Tutto è bene quel che finisce bene, ma dopo le prime emozioni bisogna cercare di capire cosa sia successo. 

La mamma racconta di essere arrivata in pullman nel primo pomeriggio per recarsi alla CGIL di Gavardo. Prima di entrare, ha lasciato Gaia davanti al portone di fianco dove abita la zia, da cui la bambina è abituata ad andare, dicendole di aspettarla a casa della donna. Gaia forse non ha ascoltato o non ha capito e, invece di aprire la porta, si è messa a gironzolare nei dintorni, dove l’hanno subito intercettata le due persone che se ne sono prese cura. La mamma, uscita dopo pochi minuti, ha dovuto poi cercare la figlia per un paio d’ore, combattendo con gli scenari più foschi, prima di poterla ritrovare sana e salva. Calma e fiduciosa, sicura che la mamma sarebbe arrivata presto. Gaia, appunto.

Giovanna Gamba