In seguito all’interruzione della SP24 per lavori di ripristino del sovrappasso autostradale della A21, dopo l’incidente del 2 gennaio scorso, la Provincia ha organizzato un incontro in data odierna con gli Enti a vario titolo interessati dalla chiusura del sovrappasso che collega i comuni di Montirone e di Poncarale.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di valutare, insieme ai Comuni coinvolti, alla Polizia stradale, ai Concessionari autostradali e all’Agenzia del TPL, le azioni da mettere in campo, alla luce delle verifiche strutturali effettuate sul ponte, condotte dalla Società Autostradale Centropadane e che, come già comunicato dalla Prefettura, hanno dato esito negativo per la riapertura, individuando nella demolizione e nuova costruzione del manufatto l’unica strada percorribile.

“Con i Comuni presenti, abbiamo convenuto – ha dichiarato il Consigliere provinciale delegato ai Lavori Pubblici, Antonio Bazzani – di chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la Prefettura di Brescia, di permettere il transito gratuito in A21 esclusivamente ai veicoli in ingresso e in uscita ai caselli di Brescia Sud e Brescia Centro, per il tempo necessario all’intervento di demolizione e ricostruzione del ponte”.

Questa operazione verrà gestita da Autovie Padane (che subentrerà il 15 febbraio a Centropadane nella gestione della A21), e saranno utilizzate le procedure di somma urgenza per ridurre al massimo i tempi di realizzazione dell’opera.

Per limitare i disagi dovuti soprattutto alla congestione del traffico all’interno dei centri abitati dei Comuni interessati a seguito della chiusura del ponte sulla SP24, sarà  posizionata ulteriore segnaletica per l’indicazione di deviazione del percorso, per indirizzare i flussi di traffico verso il raccordo della "corda molle" nella tratta che collega lo svincolo di Montirone con quello di "Brescia Sud" e che costituirà un by-pass della SP24 nella tratta attualmente interrotta.

“La segnaletica sarà comunque razionalizzata -  ha concluso Bazzani -  in modo da disincentivare l’utilizzo di viabilità alternativa, all’interno dei centri abitati, che ha caratteristiche infrastrutturali non adeguate a volumi veicolari eccessivamente elevati, soprattutto in presenza di traffico pesante. Saranno infine i comuni interessati a valutare l’emissione di ordinanze funzionali alla migliore gestione della circolazione in ambito locale”.