Nell’ambito delle iniziative volte ad incrementare il livello di sicurezza nelle acque del Lago di Garda è stato recentemente formalizzato, sotto la supervisione della Prefettura di Verona, il nuovo Protocollo Operativo per gli Interventi di Soccorso, finalizzato a disciplinare le procedure operative per le operazioni di soccorso lacuale in tutti gli ambiti territoriali del Lago; un unico Atto di natura tecnica la cui rilevanza operativa ed istituzionale è insita nella sua applicabilità omogenea per le acque di giurisdizione veronese, bresciana e per la prima volta anche trentina.

Frutto di un inteso lavoro di aggiornamento dei precedenti rapporti di collaborazione tecnica e funzionale tra la Guardia Costiera di stanza a Salò, i Vigili del Fuoco e le Forze di Polizia del bacino gardesano, il nuovo Protocollo si è sviluppato intorno all’esigenza di poter disporre di uno strumento operativo valido per tutta l’area del Lago, da Riva del Garda a Desenzano, in modo tale da poter far fronte agli eventi emergenziali con maggior tempestività, efficienza, standardizzazione e omogeneità.

Grazie all’azione sinergica e condivisa delle Prefetture di Verona e Brescia, del Commissariato del Governo per la Provincia di Trento, della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, il piano prevede una miglior codificazione delle funzioni di direzione del dispositivo di soccorso e assicura l’unicità del coordinamento di tutte le operazioni di ricerca e soccorso sul Lago assegnandone la gestione e la responsabilità al 1° Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera Lago di Garda attraverso la primaria collaborazione dei Comandi dei Vigili del Fuoco territorialmente competenti.

In funzione dello scenario emergenziale potrà essere costituito presso la sala operativa della Guardia Costiera di Salò un Centro Temporaneo di Gestione delle Emergenze per le attività di coordinamento e direzione delle operazioni di soccorso ovvero verrà dislocato, in prossimità del luogo dell’evento, un Posto di Comando Unificato composto dalla forze di soccorso concorrenti.

Precise procedure di condivisione delle informazioni relative agli eventi emergenziali e dei dati di tutte le unità navali impiegabili e prontamente dislocabili sul luogo dell’incidente nonché forme di coordinamento tra le varie sale operative degli Enti coinvolti, in primis Guardia Costiera e Vigili del Fuoco, permetteranno di ridurre i tempi dell’intervento di soccorso e di impiegare efficacemente tutte le risorse umane e strumentali disponibili.