Il comandante dell’aggregazione valsabbina della Polizia Locale presenta i lettori delle targhe automobilistiche di ultima generazione di cui il suo comando si è dotato in questi giorni.

 

Novità in questi primi giorni dell’anno per il controllo del territorio in Valsabbia: la Polizia Locale ha attrezzato un veicolo di servizio di pronto intervento con un dispositivo di lettura targhe che consentirà di tracciare i veicoli senza revisione o copertura assicurativa. Il veicolo, che partirà da Gavardo ma attraverserà l’intero territorio a seconda delle esigenze rilevate, permetterà di effettuare controlli in modo capillare e in forma dinamica, con un vantaggio per la sicurezza e l’ottimizzazione delle risorse.

«Sarà quindi possibile – precisa il comandante Vallini – intervenite immediatamente dopo la segnalazione di un veicolo sospetto per approfondire la situazione. Inoltre, il dispositivo consentirà di controllare zone di solito non raggiungibili dalle telecamere fisse». A questo proposito, il comandante segnala che le installazioni comunque continuano e infatti da venerdì 8 è in funzione una videocamera fissa a Soprazzocco. Servirà per la lettura delle targhe e consentirà di monitorare quel tratto di strada 24 ore su 24 per una maggior sicurezza della popolazione.

Anche il dispositivo mobile, come quelli fissi, è collegato alla centrale operativa del comando e consentirà di riprendere e archiviare il passaggio di tutti i veicoli in transito, segnalando non solo la mancata copertura assicurativa o l’assenza di revisione, ma anche tutti quei veicoli che risultano inseriti nella black list perché identificati come pericolosi. Il sistema consentirà infine di monitorare autocarri e autoarticolati di passaggio e sarà sempre a disposizione anche dei carabinieri e di tutte le altre forze dell’ordine che dovessero richiedere i dati raccolti per indagini.

«Il sistema mobile – conclude Vallini – si configura dunque come integrazione del sistema di videosorveglianza fisso che opera già con continuità in tutti i comuni dell’aggregazione e consentirà un monitoraggio territorio ancora più soddisfacente».

Giovanna Gamba