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Nella mattinata di ieri una giovane coppia è entrata in casa di una signora anziana a Gavardo e ha tentato di derubarla. I due sono stati individuati grazie al "fiuto" di un agente della polizia locale valsabbina.

 

Sono circa le 11 di ieri quando due giovani si presentano a un'anziana residente a Gavardo e con furbizia riescono a entrare nella sua abitazione, accampando la scusa di essere arrivati per far visita a un'amica che però non è in casa. I due si fanno offrire un caffè e, mentre la signora lo prepara, la ragazza tra una chiacchiera e l'altra esprime il desiderio di vedere la taverna al piano di sotto.

Le due donne si allontanano e il giovane, non appena resta solo, sfonda con un calcio la porta chiusa a chiave del soggiorno, in cerca di qualcosa da rubare. Viene però interrotto dal ritorno delle due, quindi si sposta di nuovo in cucina dove, con un atteggiamento frettoloso e molto meno affabile, rifiuta di fermarsi per il caffè e si allontana velocemente insieme alla compagna.

I due non avevano però fatto i conti con un agente della polizia locale valsabbina che abita nelle vicinanze e per di più in quel momento non era in servizio. Proprio pochi minuti prima l'uomo aveva notato sopraggiungere l'automobile e si era insospettito vedendo la coppia aggirarsi nei paraggi. Non aveva prove che si trattasse di malintenzionati, ma per precauzione si era segnato la targa del loro veicolo. E in effetti, dando retta alle sensazioni ha fatto centro.

Poco dopo la signora chiede aiuto a una pattuglia in servizio, racconta la vicenda e chiede di poter sporgere denuncia. Per fortuna non le è stato portato via nulla, ma la porta divelta parla da sé sul rischio appena corso. In comando se ne parla durante la giornata e, non appena l'agente "previdente" entra in servizio, collega i due eventi e ricostruisce i fatti partendo dal suo avvistamento sospetto di qualche ora prima.

A questo punto entra in gioco la tecnologia e vengono fatti i dovuti approfondimenti con i sistemi di lettura targhe. La macchina sospetta risulta effettivamente presente in zona nel lasso di tempo in cui è avvenuto il reato. Il riconoscimento fotografico è solo l'ultimo tassello che conferma il quadro delineato. I due, classe 1985 e 1986, lui italiano lei straniera, residenti entrambi in un paese della nostra provincia, vengono riconosciuti sia dalla signora danneggiata che dall'agente, pertanto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per violazione di domicilio, tentato furto e danneggiamento.

Giovanna Gamba